Informazioni su ansia/depressione.

Salve dottori, visto la vostra grande professionalità, vorrei porVi questi quesiti, perchè molto interessato a le vostre opinioni.
Da un annetto circa ho scopero di essere molto vulnerabile a stati ansioso/depressivi, insomma sono una persona che può soffrirli tranquillamente, a seconda dei periodi e delle situazioni. Sto tutt'ora seguendo una cura, utilizzo come antidepressivo la venlafaxina, assunto in dosi da 75 mg e 150 mg a rilascio prolungato, dopo una forte crisi ansioso/depressiva.
Ecco i quesiti: 1. A che età di solito si manifestano in maniera netta i sintomi ansioso depressivi? Io li ho avvertiti a 22 anni, non riesco a spiegarmi perchè non li abbia riscontrati prima, visto che comunque non svolgevo una vita tanto diversa..andavo a scuola, il che era un impegno importante e stressante , finita la scuola la caccia alla realizzazione e i continui dibattiti con i genitori sul mio futuro, forse hanno contribuito a innescare una situazione negativa. Vi chiedo questo perchè, io sono per una causa endogena, avendo due genitori anche loro grandi somatizzatori ansiosi più che depressivi, cioè non riesco a concepire il fatto che un mio stato emotivo interiore abbia potuto scatenare all'ora un malessere davvero forte, ero diventato un morto vivente, incapace di assolvere le piccole cose quotidiane, cioè pura depressione accompagnata all'inizio da ansia. 2. Sto scoprendo che in alcuni periodi dell'anno, questi sintomi aumentano...cioè nei periodi chiamati "cambiamento di stagione", mi potete dire esattamente in quali mesi dell'anno si potrebbe soffrire di più? E sopratutto quanto possono influire sulla patologia? Il cambiamento di stagione a quali sintomi porta? Io spesso ho notato come in questo periodo prima di tutto la stanchezza e l'apatia, un umore non nero ma grigio. 3. Io ho iniziato la terapia con 150 mg di venlafaxina a rilascio prolungato, la situazione è migliorata tantissimo nel giro di poco tempo, in 6 mesi sono rinato, ho avuto una risposta positiva da subito con la venlafaxina, in 2 mesi mi ero ripreso abbastanza, nei restanti ho affinato molto di più la situazione, ho ripreso a lavorare, quindi stress, fatica...ho iniziato poi a diminuire il dosaggio, sempre sotto controllo medico, sono passato a 75 mg e ancora tutto ok, il mio dottore mi considerava sulla strada giusta per tentare la sospensione totale del farmaco addirittura, visto il mio stato di formo ottimale, chiaramente sempre col tempo. Purtroppo qualche piccolo evento burrascoso, una vita quotidiana un pò piatta, forse un cambiamento di stagione rapido (al sud da un mese ci sono già temperature che superano i 20 gradi alle 12.00), mi hanno portato a stare un pò giù, niente di grave come in passato, ma si nota la stanchezza, l'apatia, un umore un pò grigio, mi innervosisco facilmente..insomma ho ripreso il 150 mg e ora sono in attesa di qualcosa di positivo.Voglio chiarimenti per poter conoscere la mia patologia, in modo da affrontarla meglio. Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Quali informazioni ha avuto dal suo psichiatra in merito alla patologia di cui soffre?

Perchè si pone queste domande? Sono continue nel corso della giornata?

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dopo
Utente
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Salve dottore,
non sono continue. Non sono preso da nessuna ossessione, però ogni tanto cerco di capire un pò cosa mi succede e come posso fare per affrontare meglio il mio malessere. Sono stato colpito da uno stato d'ansia generalizzato all'inizio e più tardi si sono manifestati sintomi depressivi. Grazie alla venlafaxina mi sono ripreso, però ogni tanto ho dei periodi in cui ho dei cali di forma. Volevo appunto capire il perchè, se fossero i cambiamenti di stagione o quello che vivo nela quotidianeità. Perchè questi cali ogni tanto?
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