Ansia costante e stanca di tutto

Salve, sono una ragazza di 21 anni e da qualche mese a questa parte ho un senso di ansia e "voglia di fuggire". Ma per raccontare come ci sono arrivata devo partire dal presupposto che: vivo in una famiglia dove madre e padre non vanno quasi mai d'accordo; mio padre è sempre nervoso e mia mamma non lo aiuta di certo a calmarsi. Non mi sono mai sentita apprezzata dalla mia famiglia, soprattutto ultimamente, ho iniziato l'università e loro non mi hanno di certo incoraggiato. Solo solo contenti se lavoro perchè "almeno faccio qualcosa" (dal 2006 ho sempre cercato di lavorare l'estate e anche durante la scuola).

Ad Agosto 2013 scompare mio nonno paterno. I miei nonni paterni sono coloro a cui sono più legata, in quanto mi hanno cresciuto ed educato quindi la scomparsa di mio nonno è per me come aver perso una colonna portante della mia vita.

A novembre 2013 mia sorella di 12 anni si ammala di leucemia e come si può immaginare inizia un periodo di stress\dispiacere\tensione per tutti; quindi mia mamma e mia sorella si ricoverano a Bologna e io rimango a casa con mio babbo. Per un mese ho vissuto da mia nonna paterna perchè casa mia era in fase di pulizia completa (fissa di mio babbo nel far disinfettare tutto per paura che mia sorella contrasse qualche malattia da qualche microbo o acaro della polvere), lei mi riempiva di attenzioni, mi viziava come giustamente le nonne fanno ed ero serena, Chiaramente è arrivato il momento di tornare a casa mia con mio babbo, questo 2 mesi fa e da qui inizia il mio malessere: io e mio babbo non abbiamo un colloquio, non è una persona cattiva, assolutamente no, ma è nervosa, molto, e pur di non farlo innervosire cerco di tenerlo più tranquillo possibile facendo tutto quello che mi chiede; ad esempio spesso e volentieri salto le lezioni all'università per pulire casa, preparargli il pranzo o la cena o comunque fare delle commissioni per lui (lui fa il camionista e qualche giorno a settimana è fuori casa). Questo mi provoca uno stato di malessere perchè vorrei fare cose più di mio interesse invece di fare da governante e da moglie.
Per quanto riguarda la situazione con mia mamma, ovviamente lei in questo periodo è concentrata su mia sorella che è malata, ma anche da parte sua non noto molto interesse nei miei confronti. Se non la chiamo io per sapere come va lei non si preoccupa che ha una figlia a casa. Questo forse può essere normale ma a me fa stare male.
Questo è un po' il quadro del mio malessere, ho un'ansia costante, mi sveglio la notte pensando che suoni il telefono o che mio babbo mi sta chiamando, Non posso dormire fuori casa o comunque con qualcuno a casa perchè ho paura che mio babbo torni o che mi chiami e si innervosisca. Sono stanca di fare da moglie e da governante e non essere considerata una figlia e non ricevere attenzioni. Capisco che il problema sia di tutta la mia famiglia, ma come posso fare io per stare meglio?
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile ragazza,
in psicologia difficilmente possiamo proporre soluzioni che in un click siano risolutive.
È possibile che lo stress prodotto dal lutto e dalla malattia di sua sorella abbia accentuato alcune dinamiche ed emozioni che già erano presenti in famiglia.
Da un lato è possibile che la sua famiglia "chieda di più" in questo periodo di emergenza, d'altro canto però, credo che se lei non se la sente di adempiere a troppe incombenze faccia bene ad andare in chiaro con suo padre, comunicandoglielo.
Che ne pensa?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazza,
concordo con quanto detto dal collega. Chiaramente la diagnosi di leucemia per sua sorella è arrivata come un fulmine a ciel sereno ed ha messo in discussione il vostro equilibrio familiare, compreso il suo ruolo. La invito però a non caricarsi troppo se non ne ha voglia o non se la sente, perchè ciò potrebbe avere delle conseguenze sulla sua salute. Meglio allora rallentare e mettere le cose in chiaro con la sua famiglia, dicendo onestamente ciò che sente e prova.
Meglio un piatto di pasta in meno per suo padre che ritrovarsi una figlia in crisi e sempre nervosa.
in bocca al lupo

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, certo il periodo che la vostra famiglia sta attraversando è molto difficile e comprendo come, pur partecipando emotivamente e concretamente alla grande angoscia di tutti, lei si senta scippata del ruolo di figlia, che desidera ed ha bisogno di attenzione , anche di affetto e premure.

Cerchi di parlare con suo padre, che fa un duro lavoro, è angosciato per la figlia malata e anche, penso sente la mancanza della moglie , per trovare un contatto emotivo ed una mediazione sui suoi doveri ,occuparsi un pò della casa e del menage penso sia inevitabile, saltare la frequenza all'università per pulire casa , no , la casa può essere pulita in altro modo e con altri orari , telefoni lei alla mamma e alla sorella e dica quanto le mancano ,la mamma sarà angosciata e gli ospedali a starci sempre sono pesanti.
Mia cara, è il tempo del coraggio e dell'intelligenza, le si chiede molto , potrebbe appoggiarsi ad un Consultorio per sentirsi supportata e compresa, ma cerchi anche da sola di guardare avanti, quando la nave è in balia della tempesta, quello è il momento di reggere il timone insieme a tutti..
Restiamo in ascolto, con auguri e vicinanza, se crede..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
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Ringrazio tantissimo a tutti i Dottori, E' vero, dovrei parlare con mio padre, anche se non è così facile quando hai davanti una persona abbastanza incomprensiva e che si sente frustato dal lavoro, dalla situazione con mia mamma, dalla malattia di mia sorella, Non vorrei creargli più stress e pensieri di quelli che ha. D'altra parte so che inevitabilmente dovrò farlo per cercare di stare più serena. A volte vorrei abbandonare tutto e tutti ma so che non è così che si aggiustano i problemi e quindi resisto e cerco di andare avanti.
Come posso cercare di avere un approccio con mio padre? Il nostro colloquio è veramente minimo e ogni volta che magari esce l'argomento " tensione in casa" sono sempre bloccata nel parlare.
Grazie mille di nuovo!
Saluti e buon lavoro
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