Zoloft e alcool

Salve sono una ragazza di 23 anni e da quasi due anni soffro di problemi d'ansia.
Dal momento in cui il semplice sostegno psicologico non è stato sufficente, mi è stato prescritto lo Zoloft 50 mg.
Poichè il mio medico curante in questo periodo è in ferie, avrei neccessità di fare alcune domande che mi sono dimenticata di sottoporre al medico.

- prendendo la compressa al mattino, vi sono dei rischi se, eventualmente, l'orario dell'assunzione dovesse essere posticipato di un paio d'ore o più?
- assumendo alcool a quali rischi vado in contro?
- se dovessi superare i "due bicchieri di vino" consigliati dal medico, a quali effetti verrei sottoposta?

Grazie
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Se il suo medico le ha consigliato di non superare i due bicchieri di vino o equivalenti, si attenga a questa prescrizione.
Sta facendo una terapia, e l'alcol in dosi elevate, come è di moda fra i giovani, ha sul cervello l'effetto opposto. Inoltre, dato che alcol e farmaci ssri vengono metabolizzati dagli stessi enzimi, il fegato impiega più tempo ad eliminare entrambe le sostanze, c'è depressione del sistema nervoso, intontimento, a volte depressione respiratoria. Sono stati descritti anche casi letali.
Perché sia efficace, la terapia va assunta ogni 24 ore circa, così il livello nel sangue si mantiene costante. Sarebbe opportuno anche non variare troppo l'orario del sonno, per non alterare il ritmo circadiano e peggiorare i disturbi ansioso depressivi.
Mi rendo conto che tutto ciò in una persona giovane d'estate può suonare moralistico, ma una compressa non è una pozione magica e per funzionare ha bisogno di uno stile di vita un po' "tranquillo".

Franca Scapellato

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Utente
Utente
La ringrazio per la velocità della sua risposta ma mi sono sorte altre domande in merito alla questione riposo che ha menzionato.
Mi potrebbe consigliare quale delle seguenti soluzioni sia la migliore?

1) assumere la compressa la mattina presto. Nei casi in cui, come nei weekend, mi svegliassi tardi, cosa dovrei fare? Potrei mettere la sveglia come al solito e tornare a letto o assumerla al risveglio? Le 10.30/11 ad esempio.
2) per aggirare il problema, l'assunzione della compressa a mattina inoltrata, verso circa le 10.30/11:00 in maniera fissa potrebbe essere una soluzione?
3) spostare l' assunzione della compressa alla sera, potrebbe essere una soluzione ai quesiti sopracitati? o aggraverebbe l'interazione con l'alcol? (solitamente assunto a orari serali)

Devo ammettere poi che i casi letali da lei citati mi hanno un po' spaventato. Quali sono i casi o i fattori che potrebbero portare alla morte?
Ho ovviamente intenzione di limitarmi, ma se dovessi passare il limite che ci siamo dati andrei incontro a un rischio grave nell'immediato o i casi da lei descritti rappresentano situazioni particolari?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Se l'intervallo non è troppo lungo, un paio d'ore al massimo, non ci dovrebbero essere problemi. Ad assumerlo a metà mattina c'è il rischio di dimenticarsi qualche compressa.
L'associazione con alcol non è vietata del tutto, i casi letali si sono verificati per assunzioni massicce di antidepressivi e alcol, non è il suo caso, ma dimostrano che Zoloft, innocuo anche se assunto a dosi molto più alte di quelle terapeutiche, può diventare pericoloso (a dosi alte) se assunto insieme ad un notevole quantitativo di alcol.
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Utente
Utente
Ok, per l'alcol, eviterò il più possibile.

Sono ancora indecisa sull'orario. Se non dimenticassi di prendere le compresse quindi potrebbe andare bene a metà mattina?
Quel discorso sul prenderla e rimettersi a letto è da escludere?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Anche a metà mattina va bene, se si ricorda, non è necessario prenderla a stomaco pieno, come pure assumerla e tornare a dormire, se riesce.
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Utente
Utente
Grazie Dottoressa, è molto esauriente.
Le faccio un'ultima domanda e poi le lascio libera la domenica sera.
Oggi ho preso la prima mezza compressa, ma visto che anche con il medico siamo rimasti in forse (nel senso che il trattamento può essere consigliabile ma non ritenuto essenziale) ho pensato che ci vorrei pensare più a fondo.
Sapendo che l'interruzione di una terapia con psicofarmaci non è una cosa da prendere alla leggera, mi chiedo se io abbia fatto male a prendere questa mezza pastiglia per pentirmene.
Insomma, posso prendermi del tempo e ricominciare (con sicurezza) magari a distanza di qualche settimana o devo seguire delle precauzioni?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Non sapevo che avesse appena cominciato. Dal momento che ha ancora tanti dubbi le consiglierei di consultare uno psichiatra per valutare se la terapia (che andrebbe continuata per almeno 1 anno e necessita di almeno 3 settimane a dose piena per iniziare a far effetto) è necessaria oppure no. Il medico di famiglia, con tutta la sua buona volontà, non ha il tempo per seguire nei dettagli la terapia.
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Utente
Utente
Grazie dottoressa, probabilmente è quello che farò.
Io al momento vado da una psicologa, che anche lei mi ha lasciato la libera scelta. Quindi, insomma, temo che il parere dello psichiatra sarà simile.
Comunque a me hanno parlato anche di 2 anni di terapia, per evitare le ricadute.
In ogni caso, oggi non ho preso la mezza compressa con la quale ieri avevo iniziato. Posso stare tranquilla?