Crisi di violenza fisica e verbale, cattiveria e gelosia incontrollata.

Ho 21 anni, da qualche mese ho delle gravi crisi incontrollabili di violenza, strattono, grido insulto, vado in escandescenza per futili motivi, sono diventato iper possessivo con la mia ragazza, le impedisco di avere contatti con chiunque tranne che con me, la tratto male come se fosse solo un peso per me, ho sbalzi di umore incredibili, dal ritrovarmi felice come una pasqua a ritrovarmi in lacrime disperato rompendo mobili e porte, sentendomi come condannato a qualcosa. è stato tutto un crescendo sin da quando ero piccolo, sono stato affidato ai miei nonni paterni perchè mia mamma aveva problemi di droga, sono cresciuto con loro con mio nonno che mi picchiava in continuazione per futili motivi e stress da lavoro, vedevo trattare mia nonna da schiava e lui bestemmiava in ogni frase, e con me era molto manesco, mio padre lo stesso carattere ma con lui non ci ho mai avuto a che fare perchè ha un altra vita in un altra città, a 15 anni mia madre che aveva superato i problemi di droga ha chiesto il mio affidamento e lo ha ottenuto, i miei nonni per rabbia nei miei confronti per essermene andato hanno venduto tutto il mio oro della comunione, hanno estinto il conto in banca creato per me, hanno venduto la casa che doveva essere mia, e non mi hanno rivolto la parola per tanti anni cosa che mi ha ferito enormemente. Da quando sono andato a stare con mamma con la scusa che mi stressava troppo avevo un giorno si e un giorno no crisi violente distruggendo casa, strattonando mia madre e insultando tutti i componenti della famiglia senza un vero e proprio motivo anche se in quel momento sembrava sensato quello che facevo. La persona a cui ero più legato era mio nonno materno, si può dire che da quando mia madre ha avuto l'affidamento mi ha adottato lui, facendomi da padre madre e da miglior amico, una persona saggia e buona di poche parole ma di cuore, una persona squisita, a 18 anni ho iniziato a lavorare in aeroporto con lui poi per una cosa da niente ci ho litigato e sono andato in marocco per qualche mese con crisi di pianto giornaliere e depressione che ormai accompagna le mie giornate da sempre, poi sono tornato in italia nelle marche da mia zia pensando a come riappacificarmi con mio nonno intenzionato a tornare a lavoro., quando un giorno ho saputo che mio nonno stava morendo di tumore, se avessi potuto sarei morto al posto suo e volevo morire anche io in ogni caso, sono tornato giu e l'ho assistito gli ultimi giorni di vita in calabria. Ho superato lo shok perchè in seguto al lutto mi sono riappacificato con i nonni paterni e sono andato a vivere con loro anche perchè ormai non avevo piu un lavoro ne una casa, Da allora non vivo più, le mie giornate sono un alternarsi di pensieri suicidi, non sono capace di gestire soldi, spendo tutto in cavolate, non riesco ad andare a lavoro per sonnolenza, mi sento così stanco e depresso che non dormo piu la notte, sono disperato e senza soldi per psichiatri, ho paura di uscire di casa, cosa faccio?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Ha avuto una vita difficile, l'unica persona di riferimento che non l'abbia tradito è stato il nonno materno che però è morto, è comprensibile che sia arrabbiato e triste e disperato.
Il servizio di salute mentale della sua Asl la può aiutare gratuitamente, provi a rivolgersi a loro.
Probabilmente ha bisogno sia di un aiuto farmacologico per stabilizzare l'umore e sentirsi più calmo sia di un supporto psicologico. Già il fatto che si renda conto di stare male e che chieda consiglio è una cosa positiva. L'unica definizione che non è giusta per lei è "cattiveria". Ha vissuto la violenza fin da piccolo e ha imparato quella, si può disimparare ma occorre un po' di aiuto.

Franca Scapellato

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Utente
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La ringrazio molto per la risposta, domani andrò sicuramente all'asl e chiederò aiuto. Credo anche che la marijuana di cui faccio uso da 7 anni in quantità pari a 5 grammi al giorno abbia influito negativamente, non ho mai fatto uso di altre droghe per una mia repulsione psicologica avendo avuto esempi in famiglia, a farmi rendere conto di tutta la situazione è stata la mia ragazza e i miei amici, la cosa peggiore è che ci sono momenti in cui mi sento l'uomo più potente del mondo, quando guadagno una bella cifra o altro, e sentendomi così potente tratto male tutti e chi si permette a ribellarsi alla mia autorità viene aggredito da un mio attacco di ira, poi dopo qualche ora basta un pensiero negativo e vado in depressione, sudo freddo, tremo, mi viene l'ansia mi chiudo dentro casa ed ho paura ad uscire mi spaventano i luoghi affollati e non avere il controllo su tutto ciò che mi circonda, e mi rendo conto che fino a qualche anno fa non ero così, avevo tantissimi amici, ero rispettato ovunque, ora o mi evitano o si spaventano di me, la mia ragazza ha paura a dire qualsiasi cosa essendo abituata a vedermi andare in bestia per nulla, non riesco a controllarmi questo lo giuro su dio, io non sono così, è come se non fossi io in quei momenti, ma ora non sono momenti, nell'arco di una giornata ho solo qualche ora di lucidità e solo dopo aver fatto uso di marijuana, se non ne faccio uso per un giorno divento piu violento e piu aggressivo del normale e non sono solo momenti ma per tutta la giornata e afine giornata mi portano a fare azioni stupide come provocare uno sconosciuto. Altro problema dei soldi, se non ho soldi in tasca anche se non mi servono è la peggiore cosa che mi possa succedere mi sento morire e penso a soluzioni drastiche. Se invece ho troppi soldi me li sento bruciare addosso, e devo spenderli subito per sentirmi apposto con me stesso, come se fossero un male troppo grande di cui devo liberarmi per non avere brutte tentazioni e una volta che me ne sono liberato o comprando cavolate o giocando alle slot machine mi sento "puro" e in pace con me stesso per qualche ora, poi non ho soldi nemmeno per comprare le sigarette e ricado in grande depressione. Secondo voi che cosa ho? A lungo andare può peggiorare ancora?? C'è la possibilità che un giorno io non sia piu capace ne di intendere ne di volere?
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Utente
Utente
E così non posso continuare, perchè in famiglia non ci sono più case di proprietà, mia madre è disoccupata mantenuta da mia nonna che ha una pensione ridotta all'osso dai debiti, ho bisogno della mia indipendenza è di lavorare, perchè tra qualche anno i miei nonni non ci saranno più e io finirò in mezzo alla strada se non ho un lavoro. Ogni lavoro che ho trovato mi sono sempre trovato bene e lavoravo con gioia, ma arrivavano periodi in cui dovevo stare tutto il giorno a letto PER FORZA. Per quersto motivo ho lasciato tanti lavori, quando sub entra la depressione mi ritrovo assonato, privo di forze con la tachicardia e la paura insensata di uscire di casa. Spero che esista una cura che mi permetta di avere una vita normale o finirò veramente male. L'anno scorso gli ultimi 3000 eeuro che avevo ho fatto dei corsi imo per lavorare nelle navi, non sono riuscito a trovare imbarco ed era il mio sogno lavorare nelle navi sin da bambino, ora ho paura di andare in nave, perchè dovesse prendermi una crisi di queste in mezzo all'oceano mi sentirei in trappola e mi suiciderei, come stavo per fare in marocco, ho avuto una crisi ed ero solo, non avevo cari o amici a cui chiedere aiuto o conforto e stavo per fare una cavolata, ho paura di me stesso. Sono disperato, vi prego di guidarmi come meglio potete, ho solo 21 anni.....
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Su internet non è possibile e non sarebbe corretto fare diagnosi, ci limitiamo a dare informazioni.
Oltre all'aiuto professionale che spero cercherà prima possibile anche il sostegno degli amici è molto importante e non se lo deve far mancare.
Se c'è da parte sua impegno e desiderio di cambiare vedrà che i risultati arriveranno.