ADHD in età adulta e disturbi d'ansia

salve,
Recentemente, a causa della fine di una relazione sentimentale, ho cominciato a soffrire di disturbi d’ansia (tachicardia, tachipnea, insonnia, nausea, stomaco chiuso ecc.) quindi mi sono recato dal mio medico di base che mi ha suggerito di andare da una psicologa.

La psicologa mi ha subito suggerito che potrei avere un ADD che non è stato diagnosticato in età infantile, mi ha anche fatto compilare un test della personalità (MMPI, in attesa di valutazione).

Innanzitutto ho fatto delle ricerche su internet e su dei libri per vedere come si manifesta questo tipo di distrurbo, e in base a quello che ho trovato ho cominciato a fare delle indagini a ritroso nella mia vita e tutto coincide sempre di più in maniera pazzesca.

I sintomi che ho riscontrato in me sia nell’infanzia/adolescenza coincidono con quelli che ho adesso, solo che adesso si presentano in maniera più aggravata: estrema disorganizzazzione nella vita e nello studio, incapacità di pianificare qualsiasi cosa, difficoltà nel decidere, difficoltà nel rimanere concentrato quando studio (la mia autonomia di concentrazione media è di 90 secondi, ho fatto dei test con un cronometro: per leggere 6 pagine di schemi già sottolineati ci ho impiegato 19 minuti effettivi e mi sono scoperto a pensare totalmente ad altro per 12-13 volte, e ogni volta che mi sentivo deconcentrato interrompevo la lettura e segnavo il tempo con il cronometro insieme a quello che mi passava per la testa in quel momento).
Inoltre ho una bassissima autostima, che mi dà grossi problemi nell’affrontare la mia vita sentimentale oltre che quella universitaria.


Gli altri sintomi che ho riscontrato sono:
1) Leggera iperattività: spesso tamburello con le dita o con le gambe (specialmente quando faccio qualcosa che mi annoia)
2) Tensione frequente: anche in situazioni tranquille tendo a far schioccare le nocche e a circondurre il collo ( è una modificazione di un tic che avevo da piccolo fino ai 6-7 anni)
3) Incapacità di aspettare il mio turno
4) Incredibile eccitazione: quando qualcosa mi interessa mi ci butto a capofitto interessandomi solo a quello, fin quando le cose rimangono facili, perché alla prima difficoltà mollo tutto (ho provato a suonare il clarinetto da piccolo, il pianoforte da adolescente e la chitarra da adulto e tutti hanno fatto la stessa brutta fine, anche se tutti mi hanno sempre detto che sono molto portato).
5) Scatti d’ira: incontrollati di breve durata per motivi futili.
6) Noia/Inattività=depressione/tristezza
7) Situazioni stimolanti= eccitazione/euforia/felicità
8) Incapacità di stabilire priorità e di terminare un compito: passo continuamente da una cosa all’altra
10) Frequente ansia nelle situazioni in cui sono teso.


Cosa mi consigliate di fare? So benissimo che qui non si può fare diagnosi, ma vorrei dei consigli sull'iter migliore da seguire (se continuare con la psicologa o passare a uno psichiatra) e sui possibili risvolti terapeutici.

Grazie in anticipo.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il fatto che lei abbia avuto un disturbo specifico di apprendimento nel corso dell'infanzia poco si collega con la situazione attuale per cui lei ha dei disturbi di altro genere.

Trovo poco utile indagare il passato senza considerare che attualmente le sue problematiche sono di altro genere.

Si rivolga ad uno specialista in psichiatria.

Dr. F. S. Ruggiero
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