Depersonalizzazione

Salve, vorrei un vostro parere riguardo al mio problema. Ho 22 anni e nel Giugno del 2014 ho iniziato ad assumere seurepin per un disturbo di panico e ansia anticipatoria ormai invalidante. La dose era 1 compressa e mezza al giorno, l'ho assunta per 1 anno e 5 mesi, finché nel Novembre del 2015 ho iniziato a scalare la dose e piano piano, verso Febbraio sono riuscita a staccarla del tutto. Durante lo scalaggio della dose, iniziai ad avvertire ansia e nervosismo con veri e propri attacchi d'ira durante la fase premestruale, così tornai dallo psichiatra che mi diede delle goccine di laroxyl per il disturbo disforico della fase luteale, con scarso successo. A Febbraio finisce lo scalaggio del seurepin e interrompo anche le gocce, lo psichiatra però mi consiglia di assumere anticoncezionali per attenuare questo mio disturbo. Ad Aprile, dopo una visita ginecologica, inizio ad assumere Effiprev. Il 13 aprile a causa di un'ondata di caldo inizio ad avere un attacco d'ansia fortissimo, quasi come un attacco di panico. In poco tempo scompare la libido , il mio umore non più ballerino si stabilizza, ma sul depresso andante. Non appena termino il primo blister , scompaiono gli scatti d'ira ma permane una tensione interna e un senso di tristezza senza fine, con continui stati di depersonalizzazione e derealizzaziine. La dottoressa mi propone di tentare con l'anello vaginale ma decido di staccare tutto e provare con degli integratori. Al momento assumo agnocasto, magnesio pidolato e vitamina b6. Il sollievo e minimo ma l'umore è sempre più instabile e la derealizzazione è continua. Mi chiedo se sia il caso di tornare dallo psichiatra o rivolgermi ad uno psicologo. Attualmente sono lontana da casa per lavoro, ma a settembre andrò. Secondo voi potrebbe essere il risultato di un errore nella cura effettuata o una ricaduta? Ho molta paura, non vorrei aver fatto un buco nell'acqua , eppure soprattutto nei giorni che precedono il ciclo mi sembra di esser tornata a 2 anni fa, con quelle ansie e paure inspiegabili. Grazie in anticipo e scusate la lunghezza del post.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Le problematiche potrebbero essere indipendenti e sarebbe il caso di far valutare la situazione psichiatrica più approfonditamente per capire se vi siano elementi patologici che possano richiedere un trattamento più specifico.

Dr. F. S. Ruggiero
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Utente
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Grazie mille Dottore. Pensa possa essere necessario anche un approccio psicologico?