Senso di svenimento

Buongiorno dottori

Sono uno studente in salute.

8 anni fa in moto ho avuto un attacco di panico, seguito da un periodo di mesi di ansia continua, dopo il quale mi sono rivolto a uno psicoterapeuta e in poche sedute ho definitivamente (spero) risolto questo problema.

Pochi mesi fa, a conclusione di un periodo abbastanza stressante, e un'influenza, ho iniziato ad avvertire prima una volta al giorno in pratica, adesso anche una volta ogni settimane una sensazione strana: una sensazione di svenimento, di capogiro (li chiamerei svarioni) dalla durata di due-5-10 secondi, non di più, durante i quali resto cosciente, molto impaurito, avverto cardiopalmo e tachicardia e nessun altro sintomo o segno neurologico (parlo,cammino ecc). Si sono verificati in varie posizioni e in vari momenti della giornata.

Non so spiegarmi neanche io perché, ma mi fanno molta paura. Penso perché sono cose che non posso controllare. Sono eventi così fastidiosi che dopo resto molto spaventato e nei periodi fra eventi iniziò a sentire tremori e capogiri in maniera più diffusa. Quesi capogiri però sono diversi,e più simili a quelli che occasionalmente ho in situazioni di ansia e che riesco a controllare.

Ho fatto visita neurologica, risultata negativa, e rmn encefalo per tranquillizzarmi. I medici con cui ho parlato quindi fanno risalire questi sintomi (ripeto, 'attacchi' di pochissimi secondi di capogiri e senso di svenimento con tachicardia e freddo alle mani e addosso) a uno stato di ansia e di agitazione, presente o passato, che da questi sintomi.

Vorrei chiedervi per favore, é possibile che io somatizzi a tale punto? Possono l ansia o la 'testa' fare questo? Con le visite che ho fatto, possono essere escluse cause organiche e nel caso cosa altro dovrei fare?

Spero in una vostra risposta, grazie in anticipo
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non si capisce perché dica che è risolto, Lei descrive un disturbo che può essere appunto di panico e sta proseguendo.
La cura del panico è farmacologica in prima battuta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie per la rapida risposta!

Ho detto risolto perché adesso qualsiasi situazione di ansia penso di saperla controllare, e perché proprio con questo controllo i sintomi del primo attacco di panico non si sono più ripresentati negli anni. Mi dispiace se mi sono espresso male.

Dunque riformulando la domanda, questi possono essere sintomi di un attacco di panico (dalla durata estremamente breve magari)? Ci avevo pensato, però mi sembra tutto molto improvviso e di breve durata.

Comunque è giusto che ricerchi una causa psichiatrica/psicologica e non più organica?

Grazie mille
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Eppure quello che descrive poi somiglia proprio a un attacco di panico.
Lascerei perdere i concetti di organico e non organico, la psichiatria e la psicologia si occupano di cervello.

Il panico prevede attacchi e soprattutto condizionamento legato alla paura di star male o di avere qualcosa.
[#4]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie mille dottore.

Si in effetti dopo i primi episodi sono più frequenti i pensieri di star male e di avere malattie (e glielo posso giurare che non ne ho mai avuto paura prima). Poi mi convinco che é una questione di testa e che le analisi che ho fatto dovrebbero escludere problemi neurologici e cardiaci, probabilmente. Poi però mi viene un nuovo episodio di sensazione di svenimento e confusione e riparto da capo. È veramente spiacevole e difficile.
Mi rivolgerei a uno suo collega, ma penso che finché non mi convinco di non avere malattie non ne trarrei molto giovamento. Secondo lei invece uno specialista potrebbe aiutare per questo problema?

Scusi, spero di aver finito di disturbarla!
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non si ragion per esclusione, ma per inclusione. La diagnosi riconosce i sintomi di ciò che si vede, e su questo si imposta una cura.

Lo specialista di riferimento per inquadrare sintomi d'ansia è lo psichiatra
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