Crisi di panico

Gentilissimi dottori, salve ho 19 anni e da circa un anno ho problemi di varia natura a livello psicologico. Tutto é iniziato un anno fa all età di 18 anni. Inizio il primo anno di università,premetto che sono uno studente fuori sede (sud-->nord) ,vivo da solo. Inizio a frequentare le lezioni universitarie molto contento e voglioso di iniziare questa nuova carriera. Tutto va bene per il primo mese di lezioni. Un giorno mi reco normalmente in aula e pochi minuti dopo l' inizio dalla lezione(seduto dentro l'aula) avverto questi sintomi: battito accelerato,sudorazione fredda,nodo alla gola e forte sensazione di vomito. Spaventato per la paura di vomitare dentro l'aula decido di uscire in tutta fretta dall aula e mi reco a casa cercando di provocarmi il vomito mettendo due dita in gola. (La mia convinzione era quella di aver avuto un indigestione causata da una piadina con i funghi mangiat a a pranzo). Pensando fosse tutto normale mi metto a letto e cerco di riposarmi. Il giorno dopo torno in aula e da qui inizia il mio calvario: entrando in aula riprovo le stesse sensazioni in modo molto più grave e nemmeno il tempo di iniziare la lezione che io già ero uscito. Torno nuovamente a casa. Il giorno dopo riprovo ma niente,le stesse sensazioni. Da quel giorno in poi non sono più andato ad assistere ad una lezione universitaria. Mi convinco di poter studiare a casa senza seguire. Arriva il giorno del mio primo esame,arrivo all incrocio della strada (avendo studiato molto per l'esame) e decido di non andare perché si sono ripresentati i sintomi in modo molto ma molto più grave. Torno nuovamente a casa. Arrabbiato per questa situazione decido di parlarne con un 'amica che all esame dopo decide di accompagnarmi. Riesco ad entrare in aula e a fare l'esame però in total stato di angoscia con tutti i sintomi descritti prima,una situazione non molto bella che mi ha fatto stare molto male. Fortunatamente l'esame va molto bene. Da qui in poi queste sensazioni si sono ampliate a qualsiasi cosa io faccia( tram,pizzeria,uscire con i colleghi,stare con la fidanzata). Tutte queste situazioni sfociano con la sensazione di nausea,mi sento sempre in procinto di vomitare anche se in realtà non devo farlo. É diventata una situazione insostenibile e non so più come uscirne. Tutto ciò ha influito sul mio livello di concentrazione,di studio e sulla mia vita sociale poiché non riesco a stare tranquillo perché ho sempre la paura di poter vomitare. Credo che tutto ciò sia dovuto alla crisi di panico avuta quel giorno e con il conseguente evento traumatico che mi ha bloccato psicologicamente e con la successiva ansia. Parlando con una ragazza mi ha detto che lei ha usato il daparox in gocce per le crisi di panico. Non sono molto propenso all uso di psicofarmaci, e credo che la terapia cognitiva-comportamentale non funzioni poiché ormai é quasi passato un anno. Vorrei avere un parere da persone esperte ,gentili dottori,grazie mille. Cordiali Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Se ha un disturbo di panico, con tutti i sintomi secondari e la demoralizzazione che nel tempo ne consegue, la terapia è farmacologica in prima battuta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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