Una stessa area cerebrale dietro due sindromi?

Salve, da anni lamento apatia, anedonia, sonnolenza diurna, difficoltà di concentrazione. Ho anche un disturbo dell'umore che è curato con un antidepressivo. Prima prendevo un SSRI, e mi trovavo bene dal punto di vista depressivo se non fosse per gli effetti collaterali sulla sfera sessuale e il peggioramento della sonnolenza fino a livelli non più sopportabili. Ora prendo il bupropione e non ha i due precedenti effetti collaterali e nononostante è diverso dai farmaci che agiscono sulla serotonina, è quasi nullo per le difficoltà riscontrate riguardo apatia e anedonia, nonché sonnolenza e focus. Con gli SSRI avevo perso interesse per l'altro sesso, e questo non era più sopportabile, quindi meno male che il bupropione ha funzionato almeno come antidepressivo. Gli antidepressivi, finché funzionano, mi impediscono di provare malinconia, rimorsi, rimpianti e simili, però sono nulli sugli altri sintomi. Anche la sonnolenza è un problema nonostante il buproprione che dovrebbe essere attivante. Il bupropione mi ha dato più energia fisica ma è nullo a livello di anedonia mentale.

Mi è difficile concentrarmi a lungo su attività come la lettura, mentre ricavo poco o nessun piacere da attività intellettuali di vario tipo. Ovvero la mia anedonia non si manifesta come assenza di piacere in attività fisiche come quella sessuale o nell'assunzione di cibo o nel moto fisico... ma si manifesta a livello più intellettuale, nel perseguire uno scopo, nel fare pensieri costruttivi, a livello di presenza mentale... come un senso di distanza dalle cose.
Informandomi ho letto che sia la distimia-anedonia che il deficit d'attenzione condividono una pigrizia di un'area cerebrale specifica, cioè la corteccia prefrontale. Siccome in passato ho assunto modafinil il quale mi dava un miglioramento dei sintomi, benché temporaneo in quanto perdeva in parte efficacia col tempo, sia per quanto riguarda la distimia-anedonia sia per quanto riguarda la mancanza di "grip" mentale per quanto riguarda ogni attività intellettuale che va oltre gli stretti bisogni fisici, vorrei sapere se nel mio caso distimia e difficoltà di focus prolungato su attività intellettuali potrebbero essere due facce della stessa medaglia e riguardare una pigrizia della stessa area cerebrale. E se inoltre potrei avere una comorbità del cosiddetto deficit dell'attenzione. Anche la sonnolenza rappresenta un problema. Era come se il modafinil risvegliasse una parte della mia mente che di solito dorme, dandomi energia e presenza mentale, maggior piacere nell'eseguire e completare un compito che di solito mi annoiava terribilmente. Sono sintomi affini e mi viene difficile capire se viene prima l'uovo o la gallina, se uno è quello principale e gli altri sono una conseguenza. Magari potrebbe essere anche soltanto che dormo malissimo e non ne so niente al riguardo. Ho fatto una polisonnografia con monitoraggio cardio-respiratorio ma mai quella compresa di EEG che va a indagare i vari stadi del sonno.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
[#2]
dopo
Utente
Utente
Non è necessario mettere dei punti interrogativi perché ci siano delle domande.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Lo sta chiedendo come una domanda o è una affermazione?


La grammatica italiana prevede l'uso di punti interrogativi.

Inoltre se scrive meno fitto e mette le domande in evidenza è anche più facile rispondere, guardi un pò.