Paranoie e fissazioni maniacali

Buongiorno,
convivo con mia madre di 85 anni, perfettamente autosufficiente dal punto di vista fisico ma che ha maturato negli anni una serie di fissazioni e paranoie. Da un anno a questa parte è diventata fuori controllo, nel senso che ha cominciato col non riconoscere più come mia (o nostra) gran parte delle cose che si trovano in casa magari usate fino a poco prima : abbigliamento sia mio che suo, oggetti vari, biancheria, asciugamani, cuscini etc. Di conseguenza, tutto ciò che non la convince viene buttato, perchè infetto dice, o rubato, col risultato che ormai abbiamo gli armadi semivuoti.
Alla fine si è convinta che ho una relazione con una fantomatica puttana (come la chiama lei) che entra di notte in casa nostra e sostituisce le cose nei cassetti, o porta oggetti che prima non c'erano, e più passa il tempo più arricchisce di particolari queste fantasie al punto da descrivere questa puttana immaginaria e di affermare di aver ricevuto telefonate da parte di sua madre (!).
A volte invece di dormire vaga la notte per la casa perchè dice che deve controllare che non entri nessuno, rovista in continuazione tra le mie cose in cerca di chissà che, se rientro qualche minuto più tardi di quello che si aspetta ha delle crisi isteriche, accusandomi di non essere andato dove le avevo detto, è ossessionata dai soldi benchè non abbiamo problemi economici, e così via.
Quando ha questi deliri diventa furiosa e aggressiva, specie se si cerca di confutare quanto dice o si prova anche solo ad insinuare il dubbio che si sta sbagliando, e le crisi non sono occasionali ma durano anche settimane o mesi senza soluzione di continuità. Tutto il suo furore si scarica su me ( con estranei è addirittura affabile ) e non riesco a imbastire alcun ragionamento logico, ho solo rimediato sberle, graffi, insulti e accuse d'ogni genere.
Il nostro medico dopo averle prescritto esami del sangue e tac, che a stento sono riuscito a farle fare, ha escluso che ci siano problemi fisici alla base di tali comportamenti, e mi ha spiegato che si tratta di una forma di demenza, che non potrà che peggiorare e che in questi casi il "nemico" è sempre la persona che è più vicina (cioè io). Il fatto è che mia madre rifiuta qualsiasi visita (anche a domicilio) e tantomeno terapie, e se per caso si lascia convicere a prendere qualcosa, lo butta dopo pochi giorni (tipo la cardioaspirina). Mi ha anche spiegato che in assenza di "eventi acuti" non si può obbligarla a far nulla, e che al tempo stesso non posso neppure andarmene perchè potrei assere denunciato per abbandono d'incapace, ma non ha voluto rilasciarmi alcun referto al riguardo.
Mi sembra una situazione senza via d'uscita che sta rendendo la mia vita un inferno e fa stare male anche lei.
Vorrei cortesemente sapere se c'è un modo o un percorso per affrontare una situazione del genere o se devo rimanere in attesa che prima o poi si verifichi il famoso "evento" magari irreparabile ... Grazie

Cordiali saluti,

Marco
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

In una persona anziana un quadro di questi tipo è spesso di tipo demenziale, e legato ad una ischemia cronica di cui ad un certo punto si rendono evidenti le manifestazioni. Non è l'unica causa, ne esistono altre che possono essere verificate con esami neuroradiologici.

Per quanto riguarda la cura, l'aspetto delirante in genere è trattabile, quindi è consigliabile che trovi un modo per far visitare la persona.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sollecita risposta,
avevo in effetti anche pensato di rivolgermi ad un assistente sociale o ad uno specialista per una ev. visita a domicilio, ma mi ha trattenuto finora il timore di radicalizzare ancor più la situazione.

grazie ancora

saluti
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Non capisco come visitare una persona possa radicalizzare una malattia.