Cambiamento di personalità

Buongiorno, sono una donna di 50 anni, lavoro e ho due figli adolescenti. Sono separata da quando il mio figlio minore aveva quasi due anni. Il mio matrimonio non era felice, è emerso in un secondo tempo, dopo una diagnosi di asperger di mio figlio, che anche il padre cioè mio ex marito lo è, perché valutando i tratti asperger ne riconosco tanti in lui. La rigidità, anaffettivita' , repulsione al mio contatto fisico esempio sul viso ( non potevo accarezzarlo).. la sua caratteristica era di rinfacciarmi la mia infanzia e adolescenza, con una madre disturbata che mi ha fatto maltrattamenti fisici e psicologici. Queste cose mi laceravano perché io vorrei lasciare alle mie spalle tutto il dolore che ho provato ma i suoi rinfacciamenti mi riaprivano le ferite. Un giorno lo fece davanti ai miei suoceri e fu per me il tracollo. I miei suoceri rimasero ammutoliti tutto il giorno, io il giorno dopo finii per mia scelta in neurologia dove un medico mi dette delle gocce per farmi smettere di piangere. La frattura era troppo grande e dolorosa. Scoprii casualmente la chat e mi misi a chattare con sconosciuti a tutte le ore. Ogni mio momento libero era per la chat, pensavo che ogni uomo potesse essere l.amore della mia vita.. Decisi di lasciare mio marito, senza appello, in modo spietato, non nascondendo le chat, nel giro di 3 anni ho conosciuto forse un centinaio di uomini e avuto un comportamento dissoluto che non mi appartiene. Ho fatto debiti con finanziarie di cui tuttora dopo 10 anni pago le conseguenze. Ho venduto tutto il mio oro per comprarmi bracciali in argento perché li vedevo su una mia amica e pensavo che con quei bracciali sarei stata più elegante e avrei avuto con gli uomini il successo che aveva lei. Periodo che è durato circa 3 anni. A poco a poco ho smesso, la chat è sparita e per me è stato come svegliarmi in un incubo. Non passa giorno in cui io non pensi a quel periodo, al fatto che il mio ex marito fosse disperato perché non capiva ma poteva essere un momento di lavoro su entrambi e ricominciare. Non ero io quella donna, non mi riconosco. Vivo in una piccola realtà e non oso andare da uno specialista qui. Tra l altro con tutti i debiti che ho fatto non posso permettermelo. Sono in cura da tanto col prozac che mi calma il comportamento col cibo, una volta mi dettero cymbalta ma dopo due settimane volevo suicidarmi per cui me lo tolsero e sparirono i pensieri intrusivi. Passo da giornate in cui sono serena, relativamente, a giornate in cui sto male. Ho provato a smettere col prozac ma se non lo prendo piango sempre. Vivo nel rimorso. Ho cercato di capire, forse sono ciclotimica. Vorrei cercare una struttura pubblica dove io possa fare un percorso e avere le risposte di cui ho bisogno. Nel frattempo chiedo a voi. Grazie. Laura
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
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dopo
Utente
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Buongiorno, io soffro molto per quello che mi è successo e cerco di darmi delle spiegazioni, vorrei sapere se il mio è stato un comportamento patologico, una forma di psicosi sebbene per il resto io ero ancorata alla mia realtà quotidiana anche se devo dire di aver trascurato i figli perchè ero presente ma col pensiero alla successiva conoscenza.. vorrei sapere se quello che mi è successo può essere in parte dovuto o scatenato da una vita molto stressante e da un grandissimo dispiacere visto che ho vissuto la divulgazione delle mie disgrazie come un tradimento. Forse peggio. Secondo lei potrei essere una persona ciclotimica? si può imparare a uscire da questa sofferenza e da questi immensi sensi di colpa?
Grazie