Ssri disfunzioni sessuali
Gentili dottori,
Da un po' di tempo soffro di ansia, astenia e probabilmente un po' di depressione. Credo sia arrivato il momento di curarmi con antidepressivi, ma ho un po' paura degli effetti collaterali, specialmente quelli che riguardano la sfera sessuale. Ho letto un po' in giro che gli ssri creano effetti collaterali legati a disfunzioni erettili, diminuzione della libido e robe simili e che a volte si protraggono negli anni anche dopo la sospensione. Premetto che in passato ho fatto uso di seropram con la quale non ho mai avuto problemi, cosa che non posso dire della sertralina che ho usato per un mese e 1/2 e che ho interrotto proprio per questo motivo.
Volevo sapere informazioni in merito, se posso andare tranquillo e soprattutto se esiste un antidoto/integratore che possa evitare questo effetto collaterale...
Vi ringrazio anticipatamente
Da un po' di tempo soffro di ansia, astenia e probabilmente un po' di depressione. Credo sia arrivato il momento di curarmi con antidepressivi, ma ho un po' paura degli effetti collaterali, specialmente quelli che riguardano la sfera sessuale. Ho letto un po' in giro che gli ssri creano effetti collaterali legati a disfunzioni erettili, diminuzione della libido e robe simili e che a volte si protraggono negli anni anche dopo la sospensione. Premetto che in passato ho fatto uso di seropram con la quale non ho mai avuto problemi, cosa che non posso dire della sertralina che ho usato per un mese e 1/2 e che ho interrotto proprio per questo motivo.
Volevo sapere informazioni in merito, se posso andare tranquillo e soprattutto se esiste un antidoto/integratore che possa evitare questo effetto collaterale...
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
43.5k 992 248
Gentile utente,
Mi sembrano domande poco logiche: li ha già provati...perché porsi il problema quando ne ha provati diversi e quindi sa quale può tollerare in questo senso e quale no ?
Mi sembrano domande poco logiche: li ha già provati...perché porsi il problema quando ne ha provati diversi e quindi sa quale può tollerare in questo senso e quale no ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
dopo
Utente
La sua risposta è abbastanza lecita, in realtà c’e’ un Motivo per la quale non uso il seropram. Ho usato il seropram per anni a periodi in quanto avevo delle ricadute, cominciai a 19 (ora ho 34 anni)... seguito da un cardiologo amico di famiglia. Diciamo che ho gestito il farmaco in maniera autonoma. Avendo provato successivamente la sertralina, mi è venuto il dubbio che in realtà il seropram non abbia mai fatto realmente il suo lavoro oppure questo tipo di molecola non fa più effetto su di me. In realtà le migliorie con il seropram se riuscivo a vederle le vedevo realmente dopo mesi (tipo 3/4 mesi) e non sono neanche sicuro che fossero legate al farmaco, magari riuscivo a superarle psicologicamente. Quando ho provato la sertralina mi sono reso conto realmente che dopo 15 giorni sentivo l’effetto del farmaco. Cosa mai successa con il seropram... quindi sono arrivato alla conclusione che se veramente voglio curarmi devo usare un altro Farmaco.
Ha qualche risposta confortante in merito alla domanda di prima?
Grazie sempre anticipatamente
Ha qualche risposta confortante in merito alla domanda di prima?
Grazie sempre anticipatamente
[#3]
Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
43.5k 992 248
In ogni caso la questione di prima si pone negli stessi termini. Sono farmaci che ha già provato, a parte l'efficacia dell'uno o dell'altro.
Il modo migliore per gestire effetti del genere è scegliere la molecola che a parità di efficacia sia meglio tollerata, oppure far passare la fase iniziale, poiché parte degli effetti migliora dopo le prime settimane.
I casi in cui esiste una sola opzione valida, e l'effetto persiste comunque, si affrontano cercando rimedi di vario tipo, ma non vedo motivo per doverci ragionare a priori.
Il modo migliore per gestire effetti del genere è scegliere la molecola che a parità di efficacia sia meglio tollerata, oppure far passare la fase iniziale, poiché parte degli effetti migliora dopo le prime settimane.
I casi in cui esiste una sola opzione valida, e l'effetto persiste comunque, si affrontano cercando rimedi di vario tipo, ma non vedo motivo per doverci ragionare a priori.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 26/10/2017.
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