Paure notturne di mio fratello con sindrome di down

Buon pomeriggio.
provo a chiedere il vostro aiuto in merito al problema specificato nel titolo.
Mio fratello, 54 anni, affetto da sindrome di Down è in uno stato di veloce decadimento cognitivo. Negli ultimi tempi manifesta una forte paura al momento di coricarsi. Inizia a piagnucolare, si agita, non vuole assolutamente mettersi a dormire. Io cerco di rassicurarlo, lascio la luce accesa in camera, mi corico vicino a lui. Ma niente. Le sue crisi durano qualche decina di minuti, poi, a volte riesce ad addormentarsi. Altre volte no.
Il medico di base e il neurologo mi hanno suggerito di iniziare a trattarlo con Serenase ma io faccio resistenza. La psichiatra che lo ha visitato questa estate era piuttosto contraria alla sedazione per gli effetti collaterali che questa può procurare. Ma la situazione è diventata davvero pesante.
La mia impressione è che abbia visioni o allucinazioni o ricordi alla base di queste paure. Qualche sera fa ha nominato i nostri nonni, scomparsi ormai da anni. Lui attualmente dorme nella camera che fu di mia nonna (scomparsa nel 1994). Mai avuto problemi fino a qualche mese fa.
Devo aggiungere che per una questione organizzativa, l'anno scorso, nel mese di agosto, ho cambiato la disposizione dei mobili, mettendo il letto dove dorme, nella stessa posizione in cui stava quello di mia nonna. Che è morta in casa, in quella camera.
E' possibile che Fabio, andando indietro nel tempo, riveda quella scena e ne abbia paura?
Lui durante il giorno è tranquillissimo, molto disorientato, ma sempre sorridente e pacato. I problemi iniziano subito dopo cena, al momento di andare a letto. Comincia ad agitarsi, dicendo che vuole andare a casa sua, che sul letto non ci può stare, chiede continuamente di andare via.
Poi però, passata la crisi, si addormenta e sta tranquillo.
Mi potete aiutare a capire e a suggerirmi cosa fare? Confido nel vostro aiuto che già in passato, per questioni mie personali, è stato molto prezioso. Grazie a chi vorrà rispondere.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

Gentile utente,

le crisi possono essere collegate anche al decadimento cognitivo,
che in certi momenti
- come quello del passaggio veglia sonno -
rende problematico alla persona Down comprendere o ricordare dove è e perchè.

Allucinazioni possono essercene,
ma occorrerebbe fare una verifica come da indicazione dello psichiatra.

Quanto al problema.
"Serenase sì o no"
occorre che gli specialisti valutino assieme a Lei l'obiettivo preciso da raggiungere.
Farmaci per indurre il sonno hanno caratteristiche tali da limitare gli effetti secondari di giorno;
lo specialista di riferimento è lo psichiatra,
che conosce il soggetto e la sua patologia
ed inoltre valuta le possibili interazioni con gli altri farmaci che eventualmente assume.

Se ritiene,
terminate le nostre risposte,
posso "girare" il Suo consulto agli psichiatri.



Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dott.ssa Brunialti per la chiara e sollecita risposta. La ringrazio molto. Sì, può girare la questione agli psichiatri. Cordialità
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Lo faccio ora.

Saluti cordiali.
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La condizione potrebbe essere una condizione di pre-demenza o demenza precoce.

L'utilizzo di aloperidolo è corretto in queste situazioni e non si tratta di "sedazione".

Se la psichiatra non condivide il trattamento è tenuta a risolvere il sintomo con altri tentativi.

Dr. F, S, Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie anche a lei.