Dipendenza droghe leggere. aiutatemi per favore!!

Buongiorno, chiedo questo consulto perchè non so più dove sbattere la testa.
Ho un fratello, ha 25 anni, e temo che si sia veramente "fumato" il cervello...
Abbiamo un anno di differenza (lui è + grande) quindi capita di confidarci l uno con l altro.
All età di 17 anni, inizia con la brutta abitudine di fumare spinelli...anche se è sempre stato un atteggiamento molto controllato (capitava una, o al massimo 2 volte al mese) io ero seriamente preoccupato, ma col tempo ci feci l abitudine finchè non succede il "patatrac".
Nel 2004 si fidanza con una ragazza. Dire "lavaggio del cervello" è dire poco...TUTTI, avrebbero scommesso DI TUTTO che quella storia sarebbe durata per sempre. TUTTI invidiavano COME stavano insieme e come STAVANO BENE...NESSUNO aveva MAI visto dei ragazzi più innamorati di loro. Per mio fratello i due voalori in assoluto più importanti sono : amore e famiglia... Mio fratello è buono come il pane e venera questi due valori in maniera maniacale. La motivazione è semplice: parlando coi nostri coetanei, siamo quelli con i genitori "+ vecchi"... Quando nacque lui, mio padre aveva ben 40 anni, e la mamma 35. Questa enorme differenza di età ha causato non un brutto rappoprto, ma uno scarsissimo dialogo tra noi e i nostri genitori. E lui ha sofferto molto questa cosa. Diceva sempre "io non voglio avere figli a 40 anni"....ecco perchè confidava molto in quella storia....e aveva letteralmente dato l anima affinchè potesse durare per sempre e dargli quella famiglia che ha sempre sognato...
Dopo due anni la sua storia d amore finisce. E li è iniziato il suo (e anche mio) inferno. Dopo soli 2 mesi si spacca 4 dita della mano destra e altre 3 della mano sinistra tirando pugni contro il muro... Passano altri 3 mesi e tenta il suicidio, nel box di casa, tagliandosi le vene col collo rotto di una bottiglia di vetro. Di tutto questo, i nostri genitori sono totalmente all oscuro. Da quando è finita quella storia d amore, lui si è "chiuso" in una maniera allucinante...fuma "almeno" 3/4 spinelli al giorno perchè dice che sono l unica cosa che gli alleggerisce il peso che si porta dietro. Ha cambiato numero di cell e si è reso irreperibile con tutti gli amici, ha troncato tutti i contatti tranne quelli con la famiglia. Parla pochissimo anche con me. Io gli ho fatto capire che voglio che smetta di fumarsi quella merda, perchè ci sto male...e lui mi rispone "non puoi capire, e comunque non ci riesco, perchè solo quando fumo mi sento QUASI bene"... Ha smesso di vivere la sua vita, e si sta lasciando vivere da tutto quello che lo circonda. Ha smesso da due anni di festeggiare natale capodanno compleanni, per lui ogni giorno equivale a un altro... Passa giornate intere in un bosco, perchè in questo bosco ha scoperto una vecchia torre medioevale abbandonata e diroccata...passa più tempo in quella torre che a casa.... Dice che deve stare lontano da tutto e da tutti perchè più nessuno deve sapere che lui esiste, e più nessuno deve essere in grado di ridurlo come lo ha ridotto "lei".... Ho cercato di dargli bigliettini da visita di psicologi, o di fargli capire le mie intenzioni di farlo parlare con qualcuno, ma ha sempre rifiutato tutto... Una settimana fa mi ha letteralmente spaccato il cuore: andai di nascosto in quella torre e lo spettacolo che mi trovai davanti fu come una pugnalata : mio fratello sdraiato a terra, avvolto in una coperta di pile, come i barboni, gli occhi iniettati di sangue e la bocca "impastata" per quanto aveva fumato...per terra la zona circostante era letteralmente "tappezzata" di sigarette aperte, pacchetti di sigarette vuoti, sartine tagliate e mozziconi di spinelli. Io l ho abbracciato e sono scoppiato a piangere, e l ho implorato per l ennesima volta di farsi vedere da qualcuno e lui mi ha risposto "questo è l unico modo che ho per andare avanti, le giornate sono troppo lunghe, DEVO fare qualcosa per farle durare di meno, e solo così ci riesco. Dallo psicologo ci vanno i pazzi, e io non sono pazzo, sono un bravo ragazzo come tanti altri, che sognavo di avere una famiglia, e che ho capito che i sogni non esistono"....
E' stato bruttissimo sentirlo parlare così....mi disse anche che non voleva + avere figli, perchè i figli vanno educati e cresciuti secondo i nostri valori e il nostro vissuto....e lui se avesse avuito dei figli avrebbe dovuto insegnargli che il vero amore (il suo valore più importante, come detto poco fa) non esiste, e che quindi la vita fa schifo....
Quando parla di se stesso, non la chiama VITA, ma la chiama NON-VITA....
Quando fuma, dice che queso peso enorme che sente dentro di se, diventa + leggero.... Hashish, cartine, sigarette e cartoncini li tiene in una scatoletta di latta. E' arrivato al punto che quella scatoletta se la sogna anche la notte....sogna quella maledetta scatoletta che gli dice "io sono qui, ti aspetto perchè so che tornerai da me"... E questo succede quasi tutte le notti....
Io sono disperato perchè soffro terribilmente nel vederlo così e non so più cosa fare per aiutarlo....ho parlato di persona con qualche psicologo ma tutti mi dicono "devo vederlo, devo parlarci di persona"...
Si sta "fumando" quelli che dovrebbero essere gli anni più belli della sua vita...tutti lo conoscono come una persona buona come il pane, di una bontà incredibile, e non merita questo.... Lui è convinto che "il destino" abbia deciso fin dall inizio che lui dovrà passare tutta la sua NON-VITA soffrendo per la consapevolezza di non poter realizzare il sogno di trovare il suo vero amore, e di avere una famiglia.
Soffre nel vedere bimbi piccoli, soffre nel vedere abiti nunziali, soffre nel vedere la felicità delle persone che lo circondano (ecco perchè si rintana sempre in quel bosco) soffre nel vedere una chiesa, soffre nel vedere qualsiasi cosa che sia rivolto ai bimbi piccoli, soffre tremendamente nel vedere qualsiasi cosa che rimanda il suo pensiero a quei sogni che è fermamente convinto che non saranno mai realtà.
Dice che ognuno di noi, prima o poi arriva al punto in cui capisce il senso della propria vita...ovvero lo scopo per cui ti alzi al mattino e vivi ogni giornata. Lo scopo della sua vita è una donna da amare per tutta la vita, e con la quale fare una famiglia...ma dice che ormai ha GIA' 25 anni e ha fallito... Questo pensiero è diventato un ossessione fortissima, una vera e propria galera...
Qualcuno mi deve aiutare perchè sto soffrendo tantissimo per questa cosa...e non so più cosa fare... Scusate se sono stato prolisso, spero di vero cuore che qualcuno abbia la pazienza di leggere e la possibilità di aiutarmi, perchè vi posso assicurare che mio fratello è tanto buono, e non merita tutto questo.

Grazie
[#1]
Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 391 1
Gentile utente capisco perfettamente la sua sofferenza e quella di suo fratello,e mi permetta di considerare che al momento il vero problema per suo fratello non è tanto l'uso di sostanze(da non sottovalutare in ogni caso!) quanto un disturbo dell'umore di tipo depressivo che suo fratello cerca disperatamete di autocurarsi con i cannabinoidi i quali come tutte le droghe sono degli psicofarmaci,pertanto è indispensabile che suo fratello si rivolga la più presto possibile ad uno specialista psichiatra o al SERT della vs zona (dove potrà trovare sia un appoggio farmacologico che psicoterapeutico);indubbiamente,in questa situazione lei sta portando un carico molto faticoso che sarebbe bene lo condividesse con il resto della famiglia considerato,come ha accennato,che questa è uno dei valori fondamentali per suo fratello;mi perdoni la franchezza ma faccio molta fatica a capire come in famiglia possa essere passato inosservato un tentativo di suicidio o la condizione quotidiana di suo fratello anche se il dialogo è scarso ma i rapporti non sono cattivi

Tommaso Vannucchi

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Gentile Dr. Vannucchi, io e mio fratello viviamo da soli (non nella stessa casa) a partire da poco tempo prima che finisse la sua storia d amore. Conviveva con la sua compagna prima che la storia finisse, e ora (come me) vive da solo. La mamma è casalinga, e papà essendo consulente, passa parecchio tempo lontano da casa. Quando siamo con papà e mamma, fa il semplice passaggio da "triste" a "serio"... Mamma ha notato che è cambiato, che non è più quello di prima...ma lui dice solo che soffre per il peso dei ricordi... Mamma insisteva nel chiedere ulteriori spiegazioni visto che il cambiamento di personalità era troppo evidente ma lui urlando e sbattendo i pugni sul tavolo urlò che non voleva più tornare sull argomento, che era "solo" sofferenza causata dai ricordi e che andava bene così. Io non riesco a parlare con loro, senza il suo consenso...
Mia mamma pensa "quella storia lo ha molto provato, col tempo passerà", punto... Ma non sa che è un problema ben più serio... Io ho una paura folle che senza rendersi conto, varchi quel sottile ma pericolosissimo confine tra "amante della solitudine e totale eremita"... Nella sua mente si sta "fossilizzando" la rassegnazione che lui DEVE soffrire perchè il destino ha deciso così.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

L'uso di cannabinoidi in genere non produce la vera dipendenza. Produce però sindromi psichiatriche gravi, che a volte hanno un'impronta depressiva (sindrome a-motivazionale), a volte agitata-aggressiva e spesso parte comportano alterazione del pensiero. La cosa migliore è di convincere suo fratello a farsi valutare, nell'eventualità non remota che il suo stato affettivo sia trattabile. Non mi concentrerei sull'uso di droghe, ma sul fatto che sta male, altrimenti prenderebbe l'insistenza per un tentativo di "togliergli" le droghe a cui adesso è legato. Partendo invece da una considerazione sul suo stato mentale, si possono proporre soluzioni che probabilmente passeranno anche attraverso un contrasto degli effetti tossici di quelle droghe, ma prima lui deve vedere la differenza, altrimenti potrà sempre pensare che sia meglio la sua soluzione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini