Non so se continuare ad essere seguita dallo specialista che mi segue attualmente.

Gentilissimi dottori,
scrivo per chiedere un parere esterno in merito ad un dubbio che mi attanaglia da alcuni mesi, dapprima però chiarisco la mia situazione.
Sono seguita principalmente da uno psichiatra con relativa terapia farmacologica da circa un anno, a cui si è affiancata la psicoterapia con la figura di uno psicologo.
La diagnosi non mi è a tutt'oggi del tutto chiara, poiché a mio avviso l'approccio con me usato non è mai stato molto "rude", o meglio diretto e chiarissimo, cosa che avrei di gran lunga preferito.
Inizialmente si pensava ad una psicosi indotta dall'assunzione di alti dosaggi di cortisone; in seguito si è ipotizzato un disturbo borderline della personalità. Mi è stato poi detto, dietro mia continua insistenza all'inizio della terapia farmacologica, che quest'ultima sarebbe durata sino a tot mese. Arrivato tale periodo la terapia è stata continuata sino ad alcuni mesi dopo in cui mi era stato indicato nuovamente un termine, ovviamente anch'esso di nuovo posticipato.
E' chiaro che questi episodi hanno scaturito in me una parziale sfiducia nei confronti dello specialista, poiché mi sembra che venga a mancare la coerenza tra il dire ed il fare; con questo non è assolutamente mia intenzione sostituirmi al medico e decidere della mia terapia in maniera autonoma, cosa dannosa ed errata; semplicemente avrei voluto maggiore chiarezza. Per intenderci preferisco una brutta verità ad una bella bugia.
Oltre alla questione dell'andamento della terapia farmacologica e della sua ipotetica durata, dosaggio ecc, faccio presente che mi è spesso capitato di arrivare all'esasperazione, poiché alle mie domande seguivano risposte chiaramente evasive e ciò non faceva che aumentare la mia frustrazione ed il mio dispiacere nel non "vederci chiaro". So bene, o meglio immagino che non sia facile rapportarsi con noi pazienti affetti da disagi psichici, ma mi chiedo se questa sia la giusta modalità.
E' per i motivi sopra elencati che vi chiedo un parere esterno ed oggettivo, pronta ad accogliere qualsivoglia suggerimento, prima di compiere l'ennesima scelta, in maniera impulsiva.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La diagnosi è necessaria anche per il trattamento che starebbe assumendo nonché il trattamento psicoterapeutico scaturisce dalla diagnosi per cercare di gestire alcuni aspetti disfunzionali.

Con due professionisti dovrebbe essere inquadrata bene la situazione e può richiedere chiarimenti quando vuole.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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La ringrazio per la sua risposta dottore.
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