Alcol

Buongiorno,
Avrei bisogno di capire se è giusto “
Abbandonare “ un alcol dipendente che non riconosce di avere un problema. Ho frequentato per pochi mesi una persona con evidenti problemi di dipendenza da alcol : riconosce il problema , ma non accetta di esserne dipendente. Dopo qualche tentativo vano di aiuto con il
Suggerimento di rivolgersi ad uno specialista , ho deciso di chiudere drasticamente qualsiasi tipo di rapporto con lui per evitare di esserne coinvolta e quindi di soffrirne. Fermo restando che sono pienamente consapevole di non avere colpe o responsabilità , mi chiedo soltanto se avrei potuto fare qualcosa di più o di diverso per lui.

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Due cose.
Se non ha ricevuto una diagnosi, tecnicamente parlando non si può dire che abbia una dipendenza, diciamo genericamente si può supporre che abbia un problema con l'alcol.

La persona che ha un problema con l'alcol tende a non ammetterlo, il che non significa che non lo sappia. Lo nega comunque, più c'è dentro. E fa resistenza alla terapia, anche perché spesso crede che gli verrà chiesto di non bere.

Poiché non funziona così, forse sarebbe meglio almeno far presente alla persona che le cure per l'eventuale alcolismo o quello che è non si basano sul rimproverare la persona o bacchettarla, ma sono cure il cui risultato è quello di resistuire il controllo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della tempestiva risposta. Effettivamente non c’e Stata alcuna diagnosi , ma solo un quotidiano uso di alcool che in taluni giorni si è mostrato davvero eccessivo ( una bottiglia a pranzo ed una cena prima di arrivare a 2-3 amari ) , in altri addirittura ha iniziato dalle primissime ore del mattino e non si è mai verificato un giorno senza.
Mi dispiace solo aver abbandonato questa persona per tutelare me stessa e con una modalità abbastanza drastica nella speranza di smuovere in lui una reazione che , a quanto pare , non c’e Stata e non so se mai se ci sarà. Si mostrava coinvolto e si dichiarava pronto a smettere da solo, ma traspariva poca convinzione. Di fatto , di fronte ad una mia chiusura , ha “ mollato la presa “ e ha fatto perdere le sue tracce.
Ha tante risorse , peccato perdersi così!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Questo è quindi un uso, che ha in ogni caso delle prevedibili conseguenze anche mentali di solito. La diagnosi di abuso e dipendenza non equivalgono ad una stima del quantitativo, ma si riferiscono alla modalità controllata o meno e alle dinamiche dell'uso.
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Utente
Utente
Che intende per “ conseguenze mentali”?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Intendo che essendo una sostanza che una un'azione sul cervello, il consumo anche se perfettamente controllato, un effetto lo ha. Un bevitore anche non alcolista può avere un cervello condizionato dall'effetto dell'alcol, acuto e cronico.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore. Ho provato a seguire i suggerimenti e ho invitato la persona a sentire uno specialista che avrebbe potuto consigliargli “come controllare l uso “ ma, la risposta é stata negativa. Continua a sostenere che si è trattato di un periodo circoscritto e che sta già provvedendo da solo a ridurre le dosi. Ovviamente sono delle bugie. Non c’e Proprio la volontà di smettere e a questo punto posso solo augurargli il meglio per lui.