Sertralina per disturbo disforico premestruale
Gentili medici,
Il mio psichiatra mi ha diagnosticato un disturbo disforico premestruale.
Mi ha prescritto dapprima "paroxetina" che si è rivelata molto efficace anche a dosaggio basso 10 mg.
Purtroppo mi procurava disturbi sessuali e quindi me lo ha sospeso, sostituendolo con "sertralina" al dosaggio di 25 mg.
Vorrei sapere se anche sertralina è adatta per il mio disturbo benché nessuno dei due abbia indicazione ufficiale.
E vorrei sapere se rispetto a paroxetina darebbe ugualmente disturbi sessuali. Il mio curante mi ha anche riferito che è lievemente più attivante di paroxetina.
In che termini si esplica questa azione attivante? Da' nervosismo?
Grazie in anticipo
Saluti cordiali
Il mio psichiatra mi ha diagnosticato un disturbo disforico premestruale.
Mi ha prescritto dapprima "paroxetina" che si è rivelata molto efficace anche a dosaggio basso 10 mg.
Purtroppo mi procurava disturbi sessuali e quindi me lo ha sospeso, sostituendolo con "sertralina" al dosaggio di 25 mg.
Vorrei sapere se anche sertralina è adatta per il mio disturbo benché nessuno dei due abbia indicazione ufficiale.
E vorrei sapere se rispetto a paroxetina darebbe ugualmente disturbi sessuali. Il mio curante mi ha anche riferito che è lievemente più attivante di paroxetina.
In che termini si esplica questa azione attivante? Da' nervosismo?
Grazie in anticipo
Saluti cordiali
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Chiaramente essendo prescritti entrambi off-label la risposta è variabile per quanto attiene ai risultati sul disturbo.
Genericamente, il dosaggio minimo terapeutico e non sottodose come attualmente sono stati introdotti entrambi funziona sul disturbo in modo più efficace.
La considerazione di "attivante" trova riscontro in alcuni casi ma non in questo in quanto i due farmaci sono quasi sovrapponibili recettorialmente.
Eventualmente, una volta avuto un effetto collaterale andava pensato l'uso di un prodotto con un minore impegno recettoriale in modo da ridurre il fastidioso effetto.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Genericamente, il dosaggio minimo terapeutico e non sottodose come attualmente sono stati introdotti entrambi funziona sul disturbo in modo più efficace.
La considerazione di "attivante" trova riscontro in alcuni casi ma non in questo in quanto i due farmaci sono quasi sovrapponibili recettorialmente.
Eventualmente, una volta avuto un effetto collaterale andava pensato l'uso di un prodotto con un minore impegno recettoriale in modo da ridurre il fastidioso effetto.
Dr. F. S. Ruggiero
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 08/04/2019.
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