Ansia nervosa

Mia moglie,ricoverata al pronto soccorso per svenimento(piccolo male) e curata con Tegretol sciroppo diagnosticato da un neurologo nel 1983..nel 1996 sviene con crisi epilettiche,portata al P.S. gli viene diagnosticato"Ansia nervosa" là mia domanda è la seguente: Possibile che l'ansia nervosa possa addirittura portare una persona ad avere delle crisi convulsive? Da premettere che il rapporto con il suo ex marito era molto conflittuale.Aggiungo sarebbe meglio eseguire una risonanza magnetica encefalica?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Ci possono essere crisi convulsive di natura psicogena, non epilettiche. La diagnosi si fa su base clinica e con l'elettroencefalogramma.

Franca Scapellato

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Credo che per arrivare a fare diagnosi di piccolo male gli siano stati fatti degli esami (elettroencefalogramma) e non capisco perchè non gli è stata fatta anche una Rmn encefalica sarebbe stato ( a mio avviso) più completa la diagnosi o no?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
No
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In che senso "no" scusi visto che l'elettroencefalogramma gli è stato fatto già all'inizio dove fu posto diagnosi di "Piccolo male"
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Se ho capito la diagnosi è stata fatta anni fa ed era di piccolo male. Ora se sua moglie ha presentato convulsioni occorre verificare le terapie che sta assumendo, eventuali patologie associate, l'anamnesi recente, lo stato clinico al momento del ricovero. La risonanza magnetica non è un esame di primo livello in questo caso.
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All'epoca dell'ultima convulsione lei (purtroppo ) aveva smesso di prendere il Tegretol da oltre 10 anni e dopo la crisi gli è stato proposto di prendere il Depakin crhono 200 mg dal medico di famiglia e confermato poi dal suo neurologo e portato a 800 mg al giorno perchè lamentava di trovarsi a disagio con le persone tutto questo nel 1998
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
La diagnosi era di epilessia, disturbo bipolare o altro? Lei parla di episodi di 20 anni fa, è troppo tempo. Non ha più fatto visite di controllo da allora?
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Allora la diagnosi nel 1983 era di piccolo male fatta da un neurologo e dopo che lo stesso successivamente nel 1998 a seguito di questo disagio che lei riferì porto il Depakin a 800 mg dopo 10 anni quindi nel 2008 a seguito di una visita neurologica ( da precisare che non era lo stesso che gli aveva prescritto il Depakin) per rinnovare la patente il neurologo gli disse che secondo lui dopo 5 anni in mancanza di crisi (a meno che non ci siano stati altri problemi di fondo si poteva ritenere guarita e così sospese i farmaci( e dopo 2 anni di sospensione dal farmaco è stata ricoverata in SPDC per agitazione psicomotoria con diagnosi in uscita "stato depressivo" dopo aver smesso di nuovo i farmaci nuovo ricovero diagnosi"depressione psicosi reattiva fino ad arrivare nel 2013 con diagnosi"disturbo bipolare circolare misto..e attualmente in comunità psichiatrica dal 2017 per questo ho fatto la domanda iniziale cioè se tra queste 2 patologia ci sia una qualche forma di legame
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Quindi la diagnosi attuale è psichiatrica. Lo psichiatra che la segue dovrebbe verificare se sua moglie assume farmaci che possono favorire crisi epilettiche (alcuni tranquillanti e antidepressivi), ed eseguire un elettroencefalogramma di controllo. Questo non vuol dire che i farmaci vanno sospesi, ma bisogna tener conto di una maggiore sensibilità di sua moglie. La risonanza magnetica, come le ho detto, non serve. Il disturbo bipolare non ha relazione con i disturbi epilettici. Per fare diagnosi del tipo di crisi convulsiva bisognerebbe vedere la crisi, valutare lo stato di coscienza, la risposta agli stimoli e altro. Non è escluso che la causa sia uno stato di "agitazione", ma data la storia clinica è il caso di approfondire.
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Quello che fino ad ora sono riuscito a capire è che mia moglie ha sofferto di "Piccolo Male"diagnosticato da un neuropsichiatra infantile del Ex Cim dagli 11 anni fino ai 14 anni curato con Tegretol sciroppo il cui neuropsichiatra infantile disse ai suoi genitori che il Tegretol lo doveva prendere per sempre e lei invece all'età di 14 anni lo sospese e dopo 15 anni ha avuto una ricaduta e al pronto soccorso gli dissero che era ansia nervosa curata successivamente da altro neurologo che gli prescriveva di prendere il Depakin crhono da 800 mg
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
La prognosi del piccolo male, ammettendo che la diagnosi fosse corretta, spesso è benigna, tant'è vero che sua moglie non ha più avuto episodi nonostante l'interruzione della terapia. A questo punto bisognerebbe sapere qual è la diagnosi attuale, dato che il depakin è utilizzato come stabilizzatore dell'umore oltre che come antiepilettico.
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Sono venuto a conoscenza di altre notizie cioè: lei prendeva da 11 anni fino ai 14 tecretol sciroppo e che il neuropsichiatra infantile gli aveva prescritto sia per il piccolo male e sia per stabilizzare
" l'umore " che doveva prenderlo per sempre e dopo 15 anni a seguito di questa ricaduta (assenza ) gli fu fatto diagnosi al P.S di ansia nervosa.lei si è sposata solo per andarsene da casa dei genitori la quale non aveva dei buoni rapporti...lei pensi che oltre al neurospichiatra infantile e stata fatta vedere anche da "stregoni esorcisti" ha due fratelli gemelli di 4 anni più piccoli di lei con problemi psichiatrici il suo matrimonio è stato molto conflittuale tanto che i suoi figli sono stati costretti a metterli in un istituto...insomma per proteggerli da questa loro conflittualità
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
L'ultima visita che sua moglie ha fatto da uno psichiatra o un neurologo quando è stata? Adesso come si sente? Assume farmaci?
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Adesso dal gennaio 2017 ad oggi si trova in Comunità psichiatrica riabilitativa dove è in cura per disturbo bipolare 1 invece l'ultima visita che fece da un neurologo fu nel 2008 dove lei( siccome non era il neurologo che la seguiva) gli disse che il Depakin poteva smetterlo se erano passati almeno 5 anni dall'ultima crisi e lei così fece e dopo 2 anni dalla sospensione del farmaco ebbe un attacco di panico ,dissociazione sono stato costretto a ricoverata in SPDC di stato ansioso depressivo
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Quindi ora sua moglie è ricoverata al Servizio di Diagnosi e cura?
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Se intende SPDC No è proprio una comunità Residenziale terapeutica dove vanno anche al lavoro,per un progetto fatto dalla regione lazio..lei personalmente a ottobre finisce il percorso e dovrebbe ritornare a vivere con me e il figlio...i suoi altri due figli ( nati dal precedente matrimonio ) non hanno voluto rimanere con lei
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Quindi ora, come le ho già scritto, sua moglie ha un problema psichiatrico, che non riguarda il piccolo male di cui ha sofferto da bambina.
Giustamente le è stato sospeso il depakin dopo 5 anni senza assenze.
Lo psichiatra che la segue terrà sicuramente presente che alcuni farmaci possono abbassare la soglia epilettogena in alcune persone, ma se la terapia è ben tollerata, l'umore è stabile e sua moglie appare serena soprattutto nei periodi che trascorre con voi a casa in permesso non vedo motivi per fare altri esami per ora. Se non ha ancora provato a tornare a casa per qualche ora o per il fine settimana, sarà il caso di parlarne coi responsabili, perché uscire da una comunità da un giorno all'altro può essere destabilizzante.
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Lei ritorna a casa una volta al mese...io la sento quasi tutti i giorni al telefono però nonostante la cura che sta facendo alle volte mi sembra che non ce la fa ad andare avanti come prima del tipo dorme molto e delle volte ha fatto delle cose che ci ( sia a me che al nostro figlio ) ha lasciati un pò perplessi e la situazione è molto delicata (nostro figlio a causa di tutto ciò è in cura dalla neuropsichiatra infantile da 2 anni e mezzo e curato con zoloft quindi capisci la mia preoccupazione? a soli 17 anni) io ho finito da poco un percorso psicologico per aiutare nostro figlio
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Lei ritorna a casa una volta al mese...io la sento quasi tutti i giorni al telefono però nonostante la cura che sta facendo alle volte mi sembra che non ce la fa ad andare avanti come prima del tipo dorme molto e delle volte ha fatto delle cose che ci ( sia a me che al nostro figlio ) ha lasciati un pò perplessi e la situazione è molto delicata (nostro figlio a causa di tutto ciò è in cura dalla neuropsichiatra infantile da 2 anni e mezzo e curato con zoloft quindi capisci la mia preoccupazione?) Nostro figlio in cura dalla neuropsichiatra infantile da 2 anni..ora ne ha 17 io ho fatto un percorso psicologico per cercare di aiutarlo
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
E' importante riferire queste cose alle persone che seguono sua moglie per capire come aiutarla, sia per i comportamenti che per la terapia (se dorme molto può essere un problema di farmaci o di depressione, questo lo valuta lo psichiatra). Suo figlio ormai ha 17 anni, ha fatto un percorso terapeutico, magari ha interessi fuori casa, può tollerare meglio la situazione di quando era più giovane.
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Il problema è, che se io chiedo come è il suo comportamento in comunità ai sanitari ( se dorme molto o poco) queste notizie non me le possono dare loro ( i sanitari ) per una questione di privacy e di conseguenza io non saprei con cui parlare per capire se è un problema di farmaci o di depressione.io su questo rimango allibito..anche perchè nel 2012 al secondo ricovero in SPDC il primario mi ha chiamato lui,essendo il marito,se secondo me era il caso di ricoverarla..e ora che è entrata in comunità di colpo C'è la privacy. La cosa mi lascia un pò sgomento del tipo ma lei è veramente intenzionata a rimanere con noi oppure vuole andarsene con i propri figli nati dal precedente matrimonio?..vorrei una vostra opinione
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Mi sono spiegata male: siete voi, lei e suo figlio, che dovreste riferire ai sanitari e chiedere consigli.
Mi sembra comunque che lei abbia la preoccupazione che il ritorno di sua moglie a casa disturbi un equilibrio che si è creato tra lei e suo figlio. Se è questo il problema è opportuno ragionare su questo e non su diagnosi o terapie di anni fa. Soprattutto è importante che sua moglie abbia un supporto a casa, cioè che il servizio sul territorio sia presente e aiuti davvero, in particolare nel primo periodo.
Se sua moglie capisce che lei ha paura, e teme che non la vogliate in casa, può tirare fuori il discorso degli altri figli perché la sua paura è di uscire da un posto dove è stata protetta per due anni e restare sola, abbandonata.
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Il fatto è che mio figlio la vuole a casa e anche io per questo purtroppo mio figlio si è vissuto il senso di abbandono da parte della madre e dei suoi figli e ora che i suoi figli vivono da un'altra parte ho paura che con il tempo possiamo ritrovarci d'accapo a 12. . . come si dice.. e mio figlio è ancora in cura dalla neuropsichiatra infantile quindi ancora per lui c'è molto da fare e non vorrei che lo destabilizzasse di nuovo perchè sarebbe una tragedia e non so come andrebbe a finire dopo
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
A volte si ha paura di parlare con le persone che hanno disturbi mentali temendo di provocare strane reazioni, e invece è importante comunicare e parlare del presente, dei problemi e delle cose di oggi, giorno per giorno. E' un equilibrio difficile tra ignorare la malattia (far finta di niente, che non va bene) e iperproteggere la paziente (non dico niente, sopporto, perché poveretta se no chissà come reagisce): la via di mezzo è difficile, non si trova sempre e subito, ma è l'unica che dà risultati.
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Stamane ho scoperto fra le nostre carte un elettroencefalogramma del 2010 e facendolo vedere al medico di famiglia che ci segue da molti anni mi ha detto che leggendo quel referto secondo lui,lei non ha mai sofferto di piccolo male e di conseguenza io mi chiedo ( avendo un figlio 17 anni che non è proprio in forma per la sua età) perchè mi ha mentito..oppure i genitori fino ad ora la hanno depistata facendogli credere che quello che gli accadeva fosse dovuto solo all'epilessia?HO PAURA
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Continua a preoccuparsi di cose passate, cosa che non serve a niente; il servizio di salute mentale è informato della situazione, è disponibile a supportare la famiglia quando sua moglie tornerà? Sarebbe anche utile che lei, che ha tante paure e dubbi, chiedesse un appuntamento con un medico del servizio prima del rientro di sua moglie. Se invece sente di non voler più vivere con sua moglie, allora se ne assuma la responsabilità.
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