dipendenza da videogiochi ; strie rubre

Mio figlio,16 anni, non frequenta più il liceo, da ottobre, perchè stato assente per lungo tempo, accusando dolori di pancia; gli specialisti, però, non hanno rilevato nulla. Mio figlio ci ha detto che a scuola era in perenne stato di ansia.
Gioca con xbox in rete tutto il giorno, ha rinuciato agli amici già da un anno; non esce più di casa. Con noi ha un dialogo quasi inesistente e spesso è iroso. Ha molte strie rubre orizzontali sulla schiena,ha alti cortisolo (26.6)e acth (52.0), però l'endocrinologo ha escluso Cushing.
L'abbiamo portato da uno psicologo ma molte volte rinuncia all'appuntamento e inoltre dopo esserci andato solo 2 volte ha detto che nelle sedute lo psicologo non fa altro che ripetere le cose che già diciamo noi genitori e quindi è inutile. Chiediamo aiuto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

probabilmente non e' stata ancora indirizzata al neuropsichiatra infantile oppure quando parla di psicologo intende proprio il neuropsichiatra?

Una volta che l'endocrinologo ha escluso il morbo di Cushing come mai i valori di suo figlio sono alti?

E' stato dato un trattamento?


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[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile Dr. Ruggiero,
quando ho parlato di psicologo, intendevo dire che siamo andati da uno psicologo clinico, laureato in psicologia. Prima della sua risposta, stavamo valutando se non ci fosse la necessità di passare a un aiuto psichiatrico: tenendo conto che ha 16 anni, dobbiamo cercare un neuropsichiatra infantile, o uno psichiatra dell’età evolutiva?

Per il problema endocrinologico: una volta che il medico ha escluso il morbo di Cushing
(somministrandogli desametasone, dopo di che i parametri scesero a livelli normali, e anche più bassi), non ci è stata richiesta nessun altra analisi né fatta nessuna terapia.
Fino a due anni fa il ragazzo era pieno di amici, faceva sport, ed era molto attivo; ora sembra aver rinunciato a tutto ciò che una volta gli piaceva. Inoltre è molto refrattario ad andare dai medici.

Molte grazie per il suo sollecito interessamento.

E. e L.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Neuropsichiatra infantile o dell'età evolutiva sono la stessa cosa.
A Milano, ci sono dei servizi specifici dove lavorano anche più figure professionali (psichiatra, psicologo, etc.) che potranno indirizzarla al meglio.

Lo psicologo clinico, da cio' che racconta, ha fatto solo un paio di colloqui, mentre in questi casi la psicodiagnosi è fondamentale e deve essere tempestiva.

Oltretutto, discutere con un medico (neuropsichiatra) delle questioni relative anche alle altre problematiche mediche di suo figlio puo' essere piu' efficace.

Non perderei altro tempo.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
In effetti ci appoggiamo presso un CPS di un ospedale milanese, pero' non ci hanno ancora indirizzati verso uno psichiatra, ma solo presso uno psicologo non medico.
Grazie ancora per la risposta.

E. e A.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Il comportamento come quello di suo figlio, non va più a scuola, non ha più amici ed è chiuso in casa al computer o videogame, con sovvertimento spesso dei ritmi quotidiani e atteggiamento irascibile, non è raro di questi tempi, anzi sta diventando sembra più frequente. Si può chiamare fobia scolare o fobia sociale, tanto per indicare il sintomo più evidente, ma è verosimilmente la manifestazione di una 'crisi' adolescenziale che deve essere affrontata non solo col ragazzo individualmente ma anche con la sua famiglia. Si ritrova di solito quando ci sono aspetti familiari più o meno disfunzionanti, nell'organizzazione, nei rapporti, nelle abitudini, aspetti che bene o male non hanno interferito troppo con lo sviluppo nelle epoche precedenti, ma che con l'adolescenza non sono più compatibili con la crescita psicologica del ragazzo e la 'gestione' di questa fase. Se crede può descrivere un po' la situazione della famiglia e l'evoluzione negli anni precedenti, comunque credo che sarà necessario un intrevento importante di conoscenza della situazione e di aiuto sia familiare che individuale. Qualche volta l'incontro con tutta la famiglia (genitori, paziente, eventuali fratelli o altri conviventi) è in grado di illuminare aspetti prima sottovalutati, e di modificare gli equilibri e i vincoli che impediscono i cambiamenti, permettendo la ripresa della scuola e della vita sociale e dello sviluppo. Ma spesso può esser un processo lungo e difficile.
Credo che vadano anche meglio definiti gli aspetti medici endocrinologici perchè a quest'età gli aspetti fisici sono spesso mescolati con gli aspetti psichici e si possono influenzare reciprocamente.

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringraziamo per i consigli.

E. e A.