Effetto collaterale cipralex?

Salve, sto prendendo 12gocce al mattino di cipralex da 18 giorni, per curarmi il disturbo ansioso-depressivo che mi causa mal di testa da 3 mesi.
Avverto quanto al mal di testa miglioramenti, però da 3 giorni la mattina puntualmente dopo 1 ora e un quarto che prendo Cipralex mi viene un mal di stomaco terribile, a seguirsi anche disturbi intestinali come avessi aerofagia e dissenteria ma nulla. Nel giro di 2 ore si placa, e in tutto in 3 ore torno alla normalità.
Mi è successo martedì 31 marzo, mercoledì 1 aprile e oggi giovedì 2 aprile sempre con le medesime tempistiche di attacco, passaggio e sintomatologia gastro-intestinale. Combaciano col giorno 16°, 17° e 18°. Finora nessun altro disturbo collaterale PRESUNTO. Dico presunto perchè non ne ho la certezza, o almeno non ne avevo, poteva essere un caso per 2 volte, ma ora 3 mi viene il dubbio. Il medico generico mi ha dato un gastroprotettore, ieri, da assumere dopo 1 ora dal cipralex ma oggi ho tristemente notato che non è servito a nulla. La psicologa invece mi ha detto che se non lo sopporto proprio di smettere altrimenti reggere ancora 1-2 settimane per far iniziare l'effetto terapeutico sulla cefalea tensiva.

Ora, secondo voi, questo disturbo gastro-intestinale è dovuto a quello? Devo ridurre la dose? Devo smettere? Rischio danni all'apparato diferente a perseverare questa cura terapeutica con cipralex?

Grazie, saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Il cipralex può dare questi disturbi, ma non è detto che c'entri l'acidità gastrica, quindi il gastroprotettore può non servire. Questi farmaci alterano la motilità del tubo digerente, per cui si hanno ristagni di aria, contrazioni protratte di alcuni segmenti, reflusso acido perché lo stomaco invece di svuotarsi tende a fermarsi come se dovesse "vomitare", e infatti può dare la sensazione di apertura "al contrario" e nausea.
I giorni sono ancora pochi per giudicare la parte positiva, quindi per adesso come previsto sta avendo qualche effetto collaterale e nessun beneficio. Si giudica in genere dopo 4 settimane.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

un effetto simile e' più frequente se assume il farmaco a digiuno, infatti e' consigliato assumerlo dopo un pasto o colazione.

Cosa c'entra la psicologa nella valutazione del trattamento farmacologico?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
Utente
Quante probabilità ho che domani dopo l'assunzione mi ricapiti per la quarta volta? Se riduco tipo a 8 goccie può andare meglio? Il dolore è davvero acuto da stare a letto fino alle 11 di mattina e impedire d'andare all'università. Il senso di vomito si mi viene pure. Spero non durino fisse queste gastriti, perchè son tremende.
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dopo
Utente
Utente
Dr Ruggiero, il farmaco me l'ha prescritto il medico generico, in comune accordo con la neurologa (che mi ha diagnosticato la cefalea muscolo-tensiva) e poi ben appoggiato anche dal parere della mia psicologa. Il farmaco m'han detto di prenderlo a stomaco vuoto 5minuti prima di fare colazione, e l'assunzione è sempre così da 18 giorni.
Dovrei invertire? Prima colazione e poi le goccie?

Grazie tante a tutti per le pronte risposte.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Perché è importante sapere se capiterà una quarta o una quinta volta ? Visto che la psichiatra (credo che la psicologa sia la psichiatra) ha evidentemente giudicato che siano effetti collaterali previsti e teoricamente sopportabili, è lei a dover decidere se attendere qualche giorno come le è stato indicato oppure no.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Ma non mi torna: perché la psicologa sta dando indicazioni sul farmaco ?
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dopo
Utente
Utente
E' psicoterapeuta, pensavo potesse.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gestire un farmaco che non si è prescritto o comunque confermato con una diagnosi propria non è una gran "trovata". Se è psicoterapeuta medico può capirne in linea generale, se è psicologa non medica ovviamente no.
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