Disturbi da ansia/attacchi di panico

gentili dottori, vi scrivo per un problema che non riesco a risolvere..ne soffro da quando ero ragazzo (ora ho 38 anni). soffro di disturbi dovuti all'ansia (almeno mi è sempre stato diagnosticato questo) e spesso ero colpito da attacchi di panico con forti dolori al petto, arti intorpiditi e forte senso di confusione e svenimenti apparentemente senza nessun fatto scatenante.. così , improvvisamente. Qando mi trovo in posti affollati o con molti input visivi mi sento gli occhi ingrossarsi e ho una forte confusione che mi porta alla sensazione di svenimento..stessa cosa quando guido la macchina o gioco alla playstation o sto molto al computer. crescendo i disturbi si sono evoluti, nel senso che mi dava forti disturbi amche solo assaggiare una birra, fumare una sigaretta o bere caffè: ho smesso naturalmente di bere e fumare, non ho mai fatto uso di droghe. Poi anche salire in montagna (anche a basse altitudini)diventò un problema (stessi sintomi), fare sport e persino camminare semplicemente: non potevo neanche fare una piccola passeggiata..evitavo tutti e nuove amicizie a causa di questi disturbi. sono sempre stato curato con vari ansiolitici per passare allo "seroxat" che mi fece stare proprio bene, provai anche una psicoterapia ma senza risultati (ovviamente in strutture pubbliche).
quando vidi che non riuscivo neanche a fare qualche scalino senza avere tachicardie, dolori al petto, e giramenti di testa vari, mi rivolsi ad un nurologo che mi prescrisse l'"efexor" da 75mg una al giorno: tornai a vivere! dopo 5 anni passai a 37,5 mg e poi a mezza di 37,5.. nel frattempo mi detti allo sport, trovai una donna speciale, e mantenni il lavoro che stavo per lasciare. All'improvviso, invece di curarmi l'efexor mi scatenava fortissimi malori,tanto che finivo in pronto soccorso..10 gocce di tranqilit e a casa. Quindi da un'anno e mezzo non prendo più l'efexor. e continuo a stare male: forte peso sulla "bocca dello stomaco"con difficoltà a respirare, pesanti palpitazioni salendo in montagna (in macchina),
difficoltà a fare sport (mi devo bloccare perchè mi sento impossibile respirare e palpitazoni pesanti me lente). sto provando diversi farmaci ma tutti mi danno quei disturbi che hanno causato lo stop con l'efexor..anche gli ansiolitici..risultato nn riesco a curarmi. Tra parentesi confesso una storia simile all'utente 108740. Vi chiedo, quindi:l'efexor mi può in qualche modo aver danneggiato? può esistere un farmaco che non abbia effeti indesiderati così importanti?
mi fermo qui anche se avrei molte altre cose da riferire e da chidere.
ringraziandovi per la cortese e paziente attenzione vi porgo i miei più sentiti saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Presumo che il neurologo le abbia diagnostica un disturbo di panico, indicandole quindi l'efexor. Non comprendo perché attribuisca il successivo peggioramento ad un improvviso effetto negativo del farmaco (?), che nel frattempo era stato ridotto e portato a dose minima.
Il ragionamento più ovvio è che essendo il farmaco a dose non efficace, il disturbo di è ripresentato.
Non comprendo neanche come mai all'epoca non sia stato semplicemente ripristinato il regime terapeutico che aveva portato alla risoluzioen il quadro.
So che la terapia durata per cinque anni dà l'idea di un problema che dovrebbe essersi risolto, ma non sempre è così perché il panico può essere cronico o comunque ritornare dopo periodi di quiete.
Peraltro, esistono tanti altri farmaci antipanico, ma non vedo una ragione per cambiare molecola. Contatti lo psichiatra e faccia reimpostare la cura.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
gentile utente,

il suo lungo trattamento farmacologico non ha dato risultati perché sottodosato ed inefficace.
L'aumento posologico sarebbe stato la scelta terapeutica migliore.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Spettabili dottori, vi ringrazio per le vostre pronte risposte.. Si in effetti si attribuisce al farmaco i malori perchè si manifestavano dopo l'assunzione dello stesso.
con lo specialista ero d'accordo, dopo molto tempo che tutto era a posto, che si saremmo sentiti al bisogno..solo che dopo la seconda volta che mi vedevano in pronto soccorso mi hanno detto di interrompere la terapia e di contattatre lo specialista..e da allora assieme cerchiamo un farmaco che non mi dia particolari noie: tutti mi scatenano forti disturbi. Il fatto è che proprio perchè si tratta di "sottodosaggio" non dovrebbe darmi nessuna noia e invece anche una briciola mi da forti disturbi. Ora ho paura di prendere qualsiasi farmaco e preferisco stare senza; questa settimana inizio una psicoterapia che durerà fino a Dicembre..
devo dire inoltre che non mi sembrava proprio sottodosato quando ero a 75 mg di efexor: anzi mi sembrava anche tanto, per quello poi sono passato a 37.5.
speravo io..
Comunque mi sembra di aver capito che il lungo trattamento non po' essere responasabile di queste risposte che il mio corpo da ai farmaci e che si tratta di altra cosa..
Ero inoltre curioso se qualcuno conosceva casi analoghi, di crisi scatenate dall'ascensione in montagna, se entrava nel novero dei sintomi dell' attacco di panico o se può essere dovuto qualcos'altro;
se il fatto che io lavoro di notte (finisco alle 03:00 di notte) possa piano piano avermi portato a questa situazione (sono sempre molto stanco);dormo anche più ore del solito ma poi al pomeriggio mi sento sempre molto rimbambito: non licido come dovrei...Il riposo notturno è in effetti migliore di quello diurno o sono solo storielle?
O tutto nasce dall'inconscio? ci sono analisi che non sono di rutine e che possono essere di aiuto per capire meglio la mia situazione? tra poco inizierò una psicoterapia..speriamo bene ma di speranze ora non ne ho nessuna..
Vi ringrazio ancora per il vostro prezioso e gentile aiuto.
distinti saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Spettabili dottori,
vi ringrazio per le vostre pronte risposte.. Si in effetti si attribuisce al farmaco i malori perchè si manifestavano dopo l'assunzione dello stesso.
con lo specialista ero d'accordo, dopo molto tempo che tutto era a posto, che si saremmo sentiti al bisogno..solo che dopo la seconda volta che mi vedevano in pronto soccorso mi hanno detto di interrompere la terapia e di contattatre lo specialista..e da allora assieme cerchiamo un farmaco che non mi dia particolari noie: tutti mi scatenano forti disturbi. Il fatto è che proprio perchè si tratta di "sottodosaggio" non dovrebbe darmi nessuna noia e invece anche una briciola mi da forti disturbi. Ora ho paura di prendere qualsiasi farmaco e preferisco stare senza; questa settimana inizio una psicoterapia che durerà fino a Dicembre..
devo dire inoltre che non mi sembrava proprio sottodosato quando ero a 75 mg di efexor: anzi mi sembrava anche tanto, per quello poi sono passato a 37.5.
speravo io..
Comunque mi sembra di aver capito che il lungo trattamento non po' essere responasabile di queste risposte che il mio corpo da ai farmaci e che si tratta di altra cosa..
Ero inoltre curioso se qualcuno conosceva casi analoghi, di crisi scatenate dall'ascensione in montagna, se entrava nel novero dei sintomi dell' attacco di panico o se può essere dovuto qualcos'altro;
se il fatto che io lavoro di notte (finisco alle 03:00 di notte) possa piano piano avermi portato a questa situazione (sono sempre molto stanco);dormo anche più ore del solito ma poi al pomeriggio mi sento sempre molto rimbambito: non licido come dovrei...Il riposo notturno è in effetti migliore di quello diurno o sono solo storielle?
O tutto nasce dall'inconscio? ci sono analisi che non sono di rutine e che possono essere di aiuto per capire meglio la mia situazione? tra poco inizierò una psicoterapia..speriamo bene ma di speranze ora non ne ho nessuna..
Vi ringrazio ancora per il vostro prezioso e gentile aiuto.
distinti saluti
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

la cosa più soprendente è che nessuno in questi anni sembra averle spiegato il senso di questa malattia e delle cure. Tirare in ballo concetti magici tipo inconscio o chiedersi se esistono casi analoghi (decine di migliaia) mi sembra un livello "zero" di conoscenza del proprio disturbo. E' inutile iniziare una psicoterapia perché lo decide lei, il disturbo di panico ha una farmacoterapia specifica. Non vedo che senso abbia che lei giudichi le dosi alte o basse, non ha senso questo tipo di ragionamento. Erano basse e poi sono state minime, assolutamente inefficaci.
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
egregi dottori,
la psicoterapia non l'ho certo decisa io come del resto i disturbi.. e sono daccordo con voi, spettabili dottori, come sia sorprendente che in tutti questi anni nessuno mi parli in modo da farmi capire, invece di rispondermi con altre domande che in me fanno crescere ulteriore inquetudine..
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