Problemi con zoloft

Buongiorno, il mio problema è questo: da circa 3 settimane ho cominciato a soffrire ansia e attacchi di panico. Circa 6 anni fa ne avevo sofferto, ma tramite sedute da una psicologa ero riuscito a debellare il problema. In questi giorni invece,tramite il mio medico di base sono stato indirizzato ad uno psichiatra che, dopo aver analizzato la mia situazione, mi ha prescritto ZOLOFT 50 mg, e TAVOR in pastiglie orosolubili solo in caso di bisogno. Ho assunto (come da indicazione medica) ZOLOFT i primi 4 giorni mezza pastiglia, e poi i successivi successivi 2 giorni una pastiglia intera. Purtroppo ho interrotto dal settimo giorno l'utilizzo del farmaco poichè sono stato malissimo. Infatti ho iniziato ad avere più ansia di prima che costantemente è sfociata in forti attacchi di panico. La cosa che più mi ha spaventato sono stati i pensieri (che prima dell'uso di ZOLOFT non avevo mai fatto) che sono cominciati a sorgere, quali la paura di essere impazzito, la paura di perdere il senno della ragione e poter ferire la mia compagna o i miei familiari. Dopo aver raccontato tutti i sintomi al mio psichiatra abbiamo deciso di fare un periodo di sospensione di
ZOLOFT senza graduarlo, ma di interrompere immediatamente e vedere come va. Oggi è il terzo giorno di sospensione del farmaco e da qui sorge la mia domanda: è possibile che sia ancora sotto l'effetto del farmaco? Infatti continuo ad avere forte ansia la mattina, stomaco chiuso, nausea, ritardo nell'eiaculazione, difficoltà nel dormire.I pensieri ossessivi sono notevolmente diminuiti, ma non spariti del tutto e non ho più avuto attacchi di panico, tanto da riuscire ad andare in luoghi affollati senza star male. Cerco di distrarmi il più possibile uscendo, vedendo amici e tenendomi occupato, ma purtroppo il mio umore è letteralmente a terra. Parallelamente alla cura psichiatrica, sto seguendo anche una psicoterapeuta. Ogni mattina mi sveglio come se da questo problema non ne riuscissi a venire più fuori ed è terribile.Ho in testa solo quest'idea. La mia speranza è che senza l'aiuto del farmaco e con una serie di sedute dalla mia psicoterapeuta, riesca a debellare il problema dell'ansia e di questi pensieri ossessivi.Chiedo quindi un parere a questa mia situazione. Vi ringrazio anticipatamente dell'attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,


l'errore e' iniziale cioe' la non introduzione della benzodiazepina unitamente allo zoloft nelle prime settimane di trattamento.
Poi si sono susseguiti i soliti errori di sospensione e le false speranze di poter fare tutto senza farmaco e di non doverne prendere.

Secondo me, farebbe meglio a consultare un nuovo psichiatra.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie per la tempestiva risposta. Lei quindi mi consiglia, oltre che a rivolgermi ad un altro psichiatra, di ricominciare ad utilizzare lo ZOLOFT in concomitanta di una benzodiazepina?E per quanto riguarda i pensieri ossessivi quale consiglio può darmi?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

io da questa postazione non le posso certo consigliare di assumere un farmaco che richiede una prescrizione specifica da parte di un medico che l'abbia visitata almeno una volta.
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Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra, Psicoterapeuta
Gentile utente
Non è affatto raro che alcune persone rispondano al trattamento con antidepressivi in modo abnorme.
Alcuni lamentano un peggioramento dell'ansia, altri l'insorgenza di pensieri "strani", altri ancora un forte senso di perdita del controllo sulle sensazioni corporee.
Questi disturbi sono assolutamente reversibili e prevedibili qualora si comprenda bene la natura del problema.
Consiglierei di farsi seguire da un solo specialista, psichiatra e psicoterapeuta.
Durante le prime sedute di valutazione sarà più semplice trovare e utilizzare i farmaci giusti ed i dosaggi più idonei alla specifica situazione clinica.
Ricordi che non esiste una cura uguale per tutti!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Gli effetti iniziali non sono molto importanti se di tipo ansioso, oltretutto lei descrive quelle che sembrano delle ossessioni, quindi rientrerebbero anche quelle nella stessa categoria, anche se "nuove".
Il peggioramento iniziale non è un criterio per sospendere la cura. Soprattutto non mi sembra abbia senso sospendere "e vedere come va". Come deve andare ? Bene che vada, continuerà ad avere i sintomi per i quali ha iniziato la cura, che forse dopo un periodo più o meno lungo smetteranno come la prima volta.
Ma non c'è logica: se è stato deciso di iniziare un trattamento, dopo pochi giorni lo si sospende e si sceglie si non fare nessun trattamento e "vedere come va" ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Vi ringrazio davvero di cuore per avermi risposto in maniera così tempestiva per di più in un giorno festivo.Da lunedi verrò seguito solamente da un unico dottore e reputeremo se è meglio ricominciare la cura o cambiarla.
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