Non so come smettere di prendere ansiolitici

Buongiorno, ho 41 anni e dall'età di 16 soffro di doc, nevrosi ossessive.
Ho avuto 5 episodi di depressione maggiore e due ricoveri e sono stato seguito da svariati psichiatri provando parecchi farmaci che mi hanno aiutato a ristabilire l'umore ma non a ridurre l'ansia derivante dai pensieri ossessivi.
Sono seguito da Gennaio 2020 da una brava psichiatra che mi ha prescritto anafranil 75 rp al mattino (essendo alla quinta ricaduta mi ha detto che dovrò continuare per 4 anni) che un po' mi aiuta ma negli ultimi 10 anni il mio medico mi ha sempre prescritto il tavor per placare l'ansia.
All'inizio prendevo 1 mg al giorno saltuariamente, poi 2, 5 probabilmente per assuefazione.
La psichiatra sostiene che il tavor provochi demenza e me lo ha sostituito con EN 2mg.

L'effetto ansiolitico dell'EN è più duraturo e più morbido ma credo che non cambi molto a livello di effetti collaterali, anzi ho letto che la demenza è più probabile con benzodiazepine a lunga emivita.

Durante l'ultimo incontro con la psichiatra valutava anche la possibilità di introdurre un antipsicotico per calmare le ossessioni (Risperdal 0.5 offlabel o Zyprexa 5 mg) ma poi non me li ha prescritti per possibile aumento ponderale.

Sono un po' demoralizzato perchè l'unico farmaco che veramente mi aiuta è l'ansiolitico ma so anche che è solo un sintomatico e quindi non risolvo niente.
Ho sentito parlare di Latuda, mi sembra uno Zyprexa con meno effetti metabolici, vi risulta che abbia un'azione antiossessiva?

Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il problema è la presenza del disturbo che non si riduce con la terapia presente.

Anche la considerazione che fa sui farmaci sembra avere un sottofondo ossessivo.

E' utile che la terapia possa essere personalizzata con una variazione appropriata.


Dr. F. S. Ruggiero


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