Blocco studio, burn out

Salve, sono una studentessa di 26 anni.

Scrivo qui perché mi trovo a un punto di non ritorno.

Ho avuto un blocco all’università per circa due anni e mezzo e ora sto cercando di riprendere con gli esami, sono motivata e desidero fortemente raggiungere il mio sogno tuttavia mi capita una cosa assurda in loop continuo: organizzo meticolosamente lo studio, volenterosa e positiva verso il progetto di studio ma quando mi siedo alla scrivania e devo iniziare a studiare comincio a creare scuse, inizio a sbrigare cose, a pulire casa, a stare ore al cellulare sui social senza fare nulla, arrivo a sera avendo cancellato impegni ed essendo stata anche 10 h alla scrivania senza aver iniziato nulla, frustrata e delusa vado a letto sperando di fare meglio il giorno dopo ma ricapita tutto esattamente uguale, non riesco a far nulla neanche a pochi giorni per poi rimandare e rimandare gli esami.


Premetto che sono sempre stata la prima della classe, sempre col massimo dei voti e tutto è iniziato quando non ho superato il test di medicina e sono entrata tramite ricorso, mi sono trovata una classe di colleghi ostili che mi ritenevano non meritevole ed io per prima non mi perdonavo quell errore.

Credo di aver sofferto di depressione (ho smesso di truccarmi e curarmi, non uscivo di casa, provavo angoscia all’idea di andare all universita, temevo di apparire stupida qualsiasi cosa facessi, non avevo piu interessi, sono arrivata a sperare che mi accadesse qualcosa di brutto pur di non andare agli esami).

Ho deciso di prendere una pausa e ho ritrovato la serenità, capendo che quel fallimento non mi rendeva totalmente una fallita nella vita e che potevo comunque essere felice.

Dopo tempo Ho ricominciato a vedere l università come l opportunità di realizzare un sogno e non come un inferno angosciante.

Oggi sono serena, ho accettato l idea d essere fuoricorso e che qst non mi renderà un medico meno capace di altri, voglio ricominciare con gli esami tuttavia non riesco a comprendere cosa mi succede e perché non riesco proprio ad iniziare a studiare, pur sacrificando tutto il resto per dedicarmi solo allo studio, è come se si inserisse un pilota automatico, passano le ore e capisco di non aver fatto nulla decido di riprovare dopo pranzo/cena/l’indomani ma va sempre uguale, anche provandoci mi ritrovo poco dopo a fare tutt’altro.

Da cosa potrebbe essere dettato cio?

Cosa posso fare per superarlo e rompere questo loop?

Ho provato due diversi percorsi di psicoterapia (uno di tipo cognitivo comportamentale) ma non sono stati efficaci.

Cosa posso fare?

Che genere di terapia potrebbe fare al caso mio?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Si direbbe che ancora abbia un'inerzia rispetto ai compiti tipo studio o lavoro, mentre ha recuperato sui comportamenti ricreativi.
In che cosa consisteva l'approccio psicoterapico, ovvero cosa si chiedeva che Lei facesse e cosa non è riuscita a fare invece ?

Ha anche una terapia farmacologica ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio innanzitutto della Sua risposta. La prima psicoterapia era di tipo cognitivo comportamentale e consisteva nello svolgimento di esercizi e tabelle nei momenti di blocco (tipo: cosa provo? Cosa posso fare per superarlo ? Quali sono le conseguenze di questo comportamento? Ecc),tuttavia pur portando a termine i compiti assegnati dallo psicoterapeuta non riuscivo a riprendere efficacemente lo studio.
La seconda terapia era piu discorsiva e colloquiale e mirava a ricercare le cause del mio comportamento e del mio perfezionismo , individuate nel rapporto con i miei genitori(entrambi docenti universitari estremamente esigenti dal punto di vista scolastico e degli studi e aspramente critici verso cugini e amici che disattendevano le aspettative) che hanno instillato in me la convinzione di valere ed essere degna del loro amore solo raggiungendo l’eccellenza. Tuttavia anche in questo caso pur avendo compreso le cause piu profonde non sono riuscita ad andare oltre e a riprendere gli studi come vorrei.
Nessuna terapia farmacologica.
Passano i mesi ,mi innamoro sempre di piu della professione medica ma non riesco proprio a studiare ,nonostante le ore alla scrivania e le continue rinunce.
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dopo
Utente
Utente
Dimenticavo: secondo Lei sarebbe il caso di associare una terapia farmacologica? Fino ad ora mi sono affidata a degli psicologi, sarebbe il caso di valutare una visita psichiatrica? Quali potrebbero essere le diagnosi possibili?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Le cure farmacologiche sono modi comuni di trattare molte malattie di ambito psichiatrico. Quella che riporta più che una terapia comportamentale sembra una specie di approccio alla gestione pratica dei problemi, che però risente ovviamente dei sintomi centrali di un disturbo.

Dr.Matteo Pacini
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