Depressione o cosa

Non ho potuto più rispondere al gentile medico, perché non ho avuto la notifica o forse l'ho persa.

Sono in cura ormai da dicembre 2020 per un'ansia che era diventata insostenibile, dopo varie terapie tutte fallite o per troppa sensibilità al farmaco o per troppa poca (sto facendo un riepilogo) decisero di farmi un wash out anche perché le transaminasi erano a 900, mi lasciarono solo il clonazepam 20 GTT la sera, proprio in quel frangente ho subito un durissimo trauma di abbandono e l'ansia mista a rabbia ha ripreso il sopravvento, sono stata di nuovo ricoverata e han deciso sulla linea del mio psichiatra che mi seguiva dal cps di mantenere il clonazepam ma portarlo a 70 GTT al giorno più 100 mg di quietiapina 25 +25+50 mattina pomeriggio e sera e un terzo di trittico.
Per un bel po' di tempo son stata bene, una volta dimessa il mio psichiatra mi ha fatto scalare alcune gocce arrivando a prenderne 20+15+20 e ce l'ho fatta, dopo un po' mi ha detto di scalare ogni tre giorni le gocce mattutine, arrivata alla 16^ è iniziato il calvario: pianto, idee suicidarie, stanchezza, subito mi ha ripristinato alla dose di 20 dopo un paio di giorni ho cominciato a stare meglio, son passati tre mesi e mi ha chiesto di riprovare a scalare questa volta una goccia a settimana, come l'altra volta arrivata alla 16^ sono iniziati i sintomi che non auguro a nessuno, ripreso di nuovo il dosaggio consueto...ma questa volta c'è qualcosa che non va, soprattutto dopo pranzo mi sale l'angoscia, pianto, pensieri bui, tristezza infinita e mancanza d'affetto.
Verso sera si allevia un po' e anche la mattina non è così tragica anche se un po'di tristezza la avverto.
Non capisco cosa mi stia succedendo, so di avere tantissimi problemi, so di avere parecchi conflitti in famiglia perché non capiscono la malattia, so che ho un disperato bisogno di affetto come se ne fossi dipendente, ma ho paura che tutto questo clonazepam mi abbia fatto venire la depressione o comunque ci sia qualcosa di non giusto nel dosaggio.
Non so più cosa fare, non voglio essere schiava a vita dei farmaci ma non riesco proprio a dismetterlo, non voglio tornare in ospedale non ho buoni ricordi e qua han bisogno di me.
Ma quei momenti pomeridiani sono veramente tragici e mi spaventano.
A breve avrò l'incontro col mio psichiatra e la mia psicologa.
Grazie per l'ascolto e a chi mi risponderà.
A proposito l'ansia fisicamente non l'avverto più, il cuore batte normale ma a livello di testa c'è, il mio cervello viaggia, ogni imprevisto ed ogni programma sono fonte di eccessiva preoccupazione, continuano a girarmi in testa, così come i miei doc che non se ne sono mai andati.

Riuscirò mai a guarire?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La domanda sul futuro non è funzionale e non serve per poter capire quale sia la sua prospettiva di cura.



Dr. F. S. Ruggiero


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