Paura e confusione

Buongiorno e buone feste Gentili dottori.

rispetto alla situazione del mio post precedente relativo alla situazione estiva ora sto decisamente meglio... però, c'è sempre un però.

Il morale non è male ma nonostante la cura, a mio avviso importante, di 150 zoloft al mattino e 50 quetiapina alla sera, le paure di stare male e di non poter vivere serenamente la mia vita ancora ci sono.

Inoltre sono quasi a completamento di un percorso di psicoterapia che dura da quasi un anno che mi ha aiutato ad affrontare alcune delle mie paure e delle mie ossessioni.

La paura di star male per me è proprio un ossessione, mi fisso sui pensieri cercando ipotesi sulla mia malattia mentale, sul fatto che ho paura ad uscire con gli amici, sul fatto di sentirmi diverso dagli altri...
La mia diagnosi inizialmente è stata di Depressione Reattiva successivamente rivista dal mio attuale psichiatra, che mi segue da anni, in ansia generalizzata con componente ossessiva.

L'inserimento della quetiapina 50 alla sera per dormire tra l'altro mi ha aperto una ulteriore paura di avere patologie diverse che lo specialista non mi vuole dire (forse per non preoccuparmi). . . d'altronde nei vari post leggo spesso risposte del tipo "se è stato inserito un antipsicotico vuole dire che non è una semplice ansia o depressione ma un disturbo dell'umore".
Ovviamente questa cosa mi inquieta maggiormente... ! !
Secondo voi cosa potrei fare per migliorare la situazione?
Un miglioramento della situazione non ottimale ma diciamo discreto è da considerarsi sufficiente o si puo sperare in meglio?
Ho inoltre il timore che la situazione possa solo che peggiorare perchè rispetto ad una volta non sto di certo meglio ma un pochino peggio.
Grazie mille e buone feste...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Ma evidentemente, al di là del fatto che il medico non le risponda perché la cosa è per lui irrilevante, o per evitare di entrare in un discorso ossessivo sulle diagnosi, non vedo cosa cambi di particolare.
Avrà una sua idea sul perché gliele segna, ed è evidente che comunque a questa dose il problema è di integrare con qualcosa che funzioni sul sonno. Perché funzioni sul sonno è un punto interessante, ma il medico presumo ci possa ragionare anche da solo, se questo alimenterebbe domande a raffica sulla diagnosi con implicazioni terrificanti o infinite di dettaglio.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Si diciamo che il tutto è cominciato con un problema di sonno ansia di non riuscire a dormire.. La sua spiegazione è stata che la quetiapina favorisce il sonno e in parte attenua le ossessioni.. ora non so se sia effettivamente cosi.. il sonno di certo è migliorato.
Purtroppo le paure non tantissimo... mi autolimito per paura di non vivere a pieno i momenti. Esempio non esco spesso al sabato sera perché ho paura di avere l'ansia e di non essere un ragazzo "normale".
Inoltre ad agosto di 2 anni fa ho concluso una relazione di circa 7 anni con relativa convivenza, sono tornato a vivere da i miei, ho cambiato lavoro e poi lockdown quindi chiuso a casa... lo psichiatra infatti dice che sono situazioni che segnano una persona e chi è piu sensibile le supera con poi difficolta e comunque incidono un po sullo stato psichico.
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Utente
Utente
Scusi inoltre cosa intende per "implicazioni terrificanti o infinite di dettaglio" e "è evidente che comunque a questa dose il problema è di integrare con qualcosa che funzioni sul sonno".
grazie anticipatamente..
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Utente
Utente
Scusi, un ulteriore precisazione.. quando ho scritto che il medico non mi vuole dire intendevo che secondo lui non ci sono patologie legate a disturbi dell'umore....
diciamo che la ora come ora la paura è proprio paura di star male.. di avere una patologia mentale che mi condizionerà la vita.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
" la paura è proprio paura di star male.. di avere una patologia mentale che mi condizionerà la vita."
No, è una ossessione. Se fosse una para correrebbe a chiarire cosa c'è e a curarla, così non le condiziona la vita, qualunque cosa possa essere. Così invece passa il tempo a rappresentarsi mentalmente una cosa che non esiste se non come minaccia incombente e non fa niente.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Buongiorno,
ringrazio per la risposta che aimè condivido...ma a questo punto mi chiedo cosa dovrei fare di piu di ciò che sto facendo? se le cose non funzionano a questo punto o lo psichiatra che mi segue non ha compreso la situazione o devo semplicemente "rassegnarmi" e convivere al fatto che è una mia caratteristica e che mi accompagnerà.
Lo psichiatra inoltre mi dice sempre che mi vedo piu malato di quanto sono realmente.. ma forse ha sottovalutato la mia situazione.
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Utente
Utente
Scusi, Approfitto della sua gentilezza per spiegarle un po’ nel Dettaglio lo schema di pensiero. Quanto penso a delle attività che generalmente dovrebbero rendere felice (esempio uscire con gli amici, fare un viaggio ecc..) mi sale L ansia e di conseguenza mi rattristo e non mi sento una persona normale.. aumentando l’ansia e la ricerca di spiegazione oltretutto penso alla terapia (già impegnativa a mio avviso) e penso che la terapia non funzioni più e che quindi sia peggiorata la mia situazione psichica ! Spero di essermi spiegato.. grazie mille ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Dipende dalle cure provate fino ad ora, quella attuale è in fondo una cura classica, quindi non ha niente di indicativo che sia una forma resistente.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Buongiorno,
È la prima e unica cura provata da ormai 11 anni. È stato fatto un tentativo con il trittico 100 ma non funzionava per niente e quindi sono ritornato allo zoloft.
Lei ritiene che sia una forma resistente?
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Utente
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Ora non so cosa intende per forma resistente . Obiettivamente lo Zoloft ha migliorato la situazione ma non guarita del tutto diciamo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non capisco come mai se non ha risolto, in 11 anni non sia stata proposta nessuna alternativa.

Dr.Matteo Pacini
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