Reale situazione amico con problemi

Salve gentili medici.

Mi rivolgo a voi per sapere quanto sia effettivamente grave la situazione di un mio amico, con problemi psichici e di limitata tossicodipendenza.

Si confida spesso con me, che conosco ormai perfettamente le sostanze psicoattive che quotidianamente assume.

E che elenco di seguito.

rivotril 125 gc

remeron 30 mg

largactil 300 mg

tegretol 400 mg

come terapia prescritta.

Autonomamente assume in quantità variabile, ma con costanza quotidiana

valium 30 - 60 mg

flunox 30 - 90 mg

seroquel 300 mg

tavor 10 mg

Associa all' uso di questi farmaci da 1 a 2 lt. di vino, e spesso utilizzo di cannabinoidi.

La sua situazione sociale, come capirete, non è delle migliori, ma in quanto affezionato, vorrei avere un vostro professionale parere anche sugli effettivi rischi che ha riguardo alla sua salute fisica/psichica.

Anche se non potrò essere a lui d' aiuto, vorrei almeno conoscere l' importanza del problema che ha, per capire meglio la sua situazione.

Ringrazio e saluto.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non so a cosa si riferisca con "tossicodipendenza", nè con "limitata", la tossicodipendenza o c'è o non c'è. Non vorrei che volesse dire "uso di droghe" che non è un sinonimo di tossicodipendenza.
Mi sembra che il fattore più preoccupante in linea generale sia l'uso di alcol. Per il quale non è presenta alcuna terapia specifica.
La terapia sembra una terapia per un disturbo dell'umore (disturbo bipolare forse), ma è decisamente "confusa", anche perché c'è dentro il valium che è un farmaco d'abuso non consigliabile come prescrizione a chi ha un problema di abuso di alcolici.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 392 1
Gentile utente
da quanto deduco dalla terapia e da quanto riferisce la situazione è piuttosto seria che se vuole essere d'aiuto al suo amico lo convinca a rivolgersi regolarmente allo specialista o ai Servizi sul territorio facendo rivalutare, se necesario, la terapia che sta assumendo

Tommaso Vannucchi

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Pacini,

penso di essermi spiegato male.

La terapia a lui prescritta, è limitata a rivotril, remeron, tegretol, e largactil, e, come Lei giustamente valuta, è indicata per un disturbo borderline di personalità, unito a fobia sociale.

I farmaci descritti in seguito, quali valium, tavor, flunox..., sono da lui reperiti in modo autonomo e quindi autonomamente somministrati, ai dosaggi sopra indicati.

Penso che si possa dire che ci sia, la tossicodipendenza, visto che l' aggiunta di alcool e cannabinoidi avviene solo per esaltare gli effetti indesiderati delle benzodiazepine in particolare, dei farmaci in generale.

L' uso di queste sostanze, è ormai quotidiano da più di un anno.

Quello che volevo sapere.

Questa persona, rischia?

Al limite non di morire, ma ha coscienza di ciò che accade?

Nel parlargli la conversazione è fluida, ma il suo cervello, capisce quel che succede?

E da un punto di vista fisico/organico, è a rischio?

Ringrazio per l' attenzione e l' immediata risposta alla precedente.

Saluti.

[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Questa persona rischia
a) il peggioramento del disturbo di base, che se usa alcol è scarsamente curabile nonostante le terapie assunte
b) lo sviluppo di alcolismo o doppia dipendenza alcol-benzodiazepine, che forse c'è già o forse no, ma è un secono problema di soluzione non semplice.
c) gli effetti tossici, anche irreversibili, dell'assunzione cronica di alcol, anche se non si è alcoliti.
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