Servizio centro salute mentale

Buonasera.
Scrivo per avere chiarimenti, ma non perché il fatto mi riguardi personalmente.
Volevo sapere: se una persona praticava una terapia farmacologica presso un csm e poi decide di essere seguita da un professionista privato, come può continuare la suddetta terapia?
Grazie anticipatamente per la risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Non si capisce molto bene cosa intende. Uno decide da chi vuole andare, fine del discorso. A meno che non sia vincolato da qualcosa. Le cure le decide il medico.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Mi scusi se non sono stata chiara. Mi riferivo al caso in cui una persona segue ad esempio una terapia depot, in regime volontario e viene seguita da un medico del csm. Poi decide di farsi seguire da uno specialista privato e di sganciarsi dal servizio pubblico. In questo caso come può continuare la terapia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Quel tipo di farmaco è però in alcuni dispensato e in questo caso somministrato dalla Struttura Pubblica. In altri è dispensabile, però solitamente la somministrazione non avviene nell'ambulatorio di uno psichiatra privato. Anche perché tendenzialmente sono farmaci riservati a chi non riesce a seguire le cure per bocca. Questo può anche essere un pregiudizio, magari è più comoda l'iniezione periodica, ma il punto è quale è la modalità di dispensazione del farmaco, la sua "classe" farmaceutica (ad esempio, H significa che è ospedaliero/CSM).

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Ringrazio per il tempestivo chiarimento. Quindi chi seguiva quel tipo di terapia, o rimane legato alla struttura pubblica, o deve cambiare, se ho capito bene.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Può configurarsi una situazione del genere, sì.

Dr.Matteo Pacini
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