Xanax, anafranil e daparox possono essere assunti insieme ?

Salve a tutti, avrei bisogno di delucidazioni in merito alla terapia che segue mia madre a seguito di una forte depressione.

Il primo evento depressivo fu circa 15 anni fa in seguito ad un malore di suo padre.
Il secondo quando quattro anni fa è venuta a mancare sua madre da un giorno all’altro.
Sotto consiglio della neurologa ha assunto daparox Deniban e Xanax ed è stata subito meglio.

Ha continuato con daparox e Xanax fino ad oggi, scalando le dosi.

Per quattro anni sembrava stesse andando bene, ma circa un mese fa ha reiniziato con sintomi depressivi quali inappetenza, ansia, angoscia, paura, voglia di non fare niente.

La neurologa le ha prescritto anafranil, siamo partite da 10 mg e ad oggi siamo arrivate a 75 mg, una pillola alle 19.

Inizialmente le ha prescritto il levopraid che non ha fatto alcun effetto sull’inappetenza per chi dopo venti giorni e con i dovuti scalaggi è stato tolto da mezzo.

Tolto il levopraid, la neurologa le ha aumentato lo xanax a due mg la mattina e uno la sera, e due pasticche di daparox da 20 mg.

Mamma continua a non stare bene.

Sono 22 giorni che prende anafranil daparox e xanax, inizialmente ha fatto anche dei lavaggi con le samyr.

Qualche giorno fa ha avuto forti crisi di nervi e ha difficoltà a deglutire qualsiasi cosa.
Stanotte in seguito ad un mal di testa ha vomitato e stamattina sta molto male.

Mi chiedevo se questi tre farmaci insieme vanno bene, se è normale che stia ancora così dopo 22 giorni, un minimo di miglioramento almeno su qualche sintomo avrebbe dovuto esserci, credo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"ha fatto anche dei lavaggi con le samyr."

Non ha lavato niente, è un blando antidepressivo. Non c'era niente da lavare del resto, almeno non in relazione alla depressione.

In base al vomito farei rivedere la cura, per il resto dopo 22 giorni siamo al limite entro cui attendere ancora l'effetto, che può essere un po' lento a volte. La composizione della cura in sé non ha niente che non vada. Se mai il fatto di aver ridotto nel tempo le dosi di entrambi, senza una sequenza in cui prima si riduce l'ansiolitico, non corrisponde alla pratica più utile.
Adesso comunque il punto è il trattamento dell'episodio acuto. L'aumento delle dosi quindi è avvenuto 20 giorni da 10 a 75, anche questo torna. Forse il contemporaneo aumento del daparox da una dose piccola a 2 da 20 mg ha generato un eccesso degli effetti di tipo serotoninico, potrebbe darsi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini