Apatia e depressione

Buongiorno gentili dottori,
è la seconda volta che vi scrivo per chiedervi un consulto e, anche questa volta come la precedente, lo faccio perchè non so davvero più come trovare una via di uscita alla mia condizione in cui sono immersa da quasi due anni oramai.So che è difficile dare dei parei online e rischio in questo modo di farvi perdere tempo ma sono molto preoccupata. Se prima vivevo uno stato depressivo diagnosticato dal mio medico, che mi ha prescritto Paroxetina, adesso sembra che la mia incapacità di risolvere i problemi relativi alla mia condizione affettiva mi stia portando ad una vera e propria apatia. Mentre prima ero una ragazza molto attiva e piena di voglia di fare adesso la mattina quasi mi dispiace aprire gli occhi e dovermi alzare. Sto arrivando a dormire tantissimo e a non provare più alcuna emozione, forse perchè tutte quelle che ho provato mi hanno devastata e hanno portat solo conseguenze negative. Se vedo una scena di un film che in qualche modo mi turba, subito dopo mi addormento. Ciò che prima mi piaceva fare (sport) adesso per me è solo un dovere che compio per abitudine e per smuovermi un po'. Non riesco inoltre ad immaginare un futuro positivo e quindi a compiere azioni finalizzate. Ho paura, sento la mia vita scorrere quasi senza senso e non lotto più per niente, perchè sento che niente ne vale più la pena. Sono ancora in cura con Paroxetina...cosa mi consigliate?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
la sintomatologia che lei descrive potrebbe indicare una recidiva del problema depressivo per il quale potrebbe essere indicato rivedere il dosaggio della paroxetina o decidere di sostituire la molecola con un'altra. Consulti il suo specialista di riferimento.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

I sintomi che riferisce ovviamente non dovrebbero esserci in caso di buona risposta alla terapia. Si tratta di stabilire se la terapia funzionava e poi non più, oppure non ha mai funzionato più di tanto.
La diagnosi andrebbe definita meglio, perché stato depressivo è vago, ci sono diverse forme di depressione che rispondono a diversi tipi di farmaci.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, allora è possibile che il mio corpo si sia abituato a questo farmaco? Non vorrei diventarne dipendente, attualmente prendo mezza compressa. Mi fu prescritto tempo fa per darmi la forza di affrontare dei miei problemi di ordine affettivo. Adesso che comunque non sono riuscita a risolverli sembra che questi mi stiano schiacciando. Pensate che cambiare farmaco possa aiutarmi?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Mezza compressa non è un dosaggio sufficiente per nessuna delle indicazioni per le quali il farmaco è registrato, compresa la depressione. Probabilmente il suo problema principale è che la terapia è sottodosata. Ne parli con lo specialista.
cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Mezza compressa è una dose inefficace del farmaco, non vedo a cosa possa servire prendere una medicina ad una dose che non può funzionare.
Poi si pone il problema di diventare dipendente (che cosa vorrà dire poi ?) dalla medicina. NOn si capisce se il medico ha deciso per mezza compressa o è una sua autogestione.
Comunque non mi sembra che abbia capito bene lo scopo delle cure. Lei prende una cura per una depressione se è stata questa la diagnosi, il che significa che è come curare una polmonite. I problemi esterni non sono l'obiettivo della medicina, questa agisce sul suo cervello. Per farlo deve essere usata in maniera corretta, oppure cambiata se non funziona.
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dopo
Utente
Utente
E' stata una decisione del mio medico curante, che ha visto dei miglioramenti dati da mezza compressa e non ha ritenuto necessario aumentare la dose.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Dei miglioramenti sono possibili, la remissione è stata misurata in studi fatti in maniera statistica, e da quelli si è visto che determinate dosi "reggono" e altre no.