Psicofarmaci e antipsicotici

Salve a tutti, nel 2018 ho avuto ansie attacchi di panico e angoscie inerenti a situazioni di vita stressanti sia in famiglia che fuori casa.
Sono andata in ospedale perché avevo pure la nausea per la troppa ansia e mi hanno dato lo zoloft ma una pillola sana.

Lo zoloft mi ha fatto subito un effetto bruttissimo, mi sentivo disperata e avevo questo sbagli di umore che non avevo mai avuto in vita mia.
Da lì inizia il mio calvario.
Mi hanno portato in clinica e non solo mi hanno lasciata lo zoloft, hanno cominciato a darmi un mix di farmaci antipsicotici, zoloft, litio ecc sono stata così per tre anni, lamentandomi con la dottoressa perché mi annullavano totalmente e il solo pensiero era quello di mangiare.
Volevo toglierli ma lei diceva di doverli tenere a vita.
Finché dopo tre anni ho incontrato un altro dottore che mi ha aiutata a toglierli piano piano.
Il problema è che dopo averli tolti ho avuto problemi grandi come reflusso extrasistole senso di svenimento ecc...ho fatto vari controlli, mi hanno fatto la gastroscopia con biopsia e mi hanno riscontrato una celiachia.
Io continuo nonostante tutto ad avere problemi alla gola e alla bocca, mi si sono gonfiate le ghiandole del collo e mi rimane tutto lì cibo lì, portando problemi al passaggio dalla bocca allo stomaco, inoltre ho formicolio al viso e il cervello lo sento come se ci fosse ottundimento.
Ho senso di soffocamento in gola e non ce la faccio più... Tra l'altro ho le tonsille gonfie da morire.
Mi hanno visto che ho faringite e placche, ma non capisco cosa mi stia capitando perché non sto bene per niente...mi sento soffocare tutto il giorno, e non c'entra il volo isterico, lo capisco che non c'entra nulla.
C'è qualcosa in più che non va, prendo pantorc, marial ed oggi ho cominciato pure motilex e antibiotico.
Ma questa cosa sta peggiorando ogni giorno...cosa mi consigliate?
Non ce la faccio più...dovrei fare un endoscopica del tratto laringo faringeo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
"e non c'entra il volo isterico, lo capisco che non c'entra nulla."

Quindi la diagnosi sarebbe quella. E cosa vuol dire che capisce che non c'entra ? La diagnosi si fa in base a quel che il paziente pensa di avere ?

Il suo racconto è un insieme di notizie che non torna con quello che è successo. Oppure non c'entra.
- va in ospedale e le danno zoloft , ci tiene a specificare una compressa intera (? che significa quindi ?)
- sta malissimo a causa dello zoloft,...tanto che glielo mantengono quando la ricoverano e lo continua a prendere anche a lungo
- le medicine prese non c'entrano nulla con quello che riporta all'inizio
- il fatto che identifichi in maniera sbrigativa e poco chiara un disturbo d'ansia dovuto a fattori familiari o ambientali, e poi invece le cure indicherebbero altro, forse significa che non ha un'idea precisa delle diagnosi
- toglie i medicinali raccontandolo come se fosse un grande traguardo, per poi stare malissimo subito dopo, ma poi dà ad intendere che il tutto sarebbe legato alla celiachia, alla faringite etc. Però le hanno diagnosticato un bolo isterico.

Presumo le abbiano dato una cura per tutto questo, ma non è chiaro se stia prendendo qualcosa.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Salve, dottor Pacini le spiego meglio.
non posso scrivere troppo.Comunque i dottori mi hanno detto sempre che una pillola sana è stata troppo per me.I mix di farmaci non mi facevano sentire più nulla.Zero sensazioni corporee, zero emozioni.Non elaboravo più i pensieri, pensavo solo a mangiare.Non mi hanno diagnosticato bolo isterico, mi hanno detto che questo nodo potrebbe essere qualsiasi cosa
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
"Comunque i dottori mi hanno detto sempre che una pillola sana è stata troppo per me"

Non per mettere in dubbio, ma non vorrei che questo discorso Lei lo avesse interpretato male. Troppo nel senso che forse non stava male se iniziava con meno, non troppo nel senso che poi quel che è venuto dopo possa dipendere da mezza o una pillola di un medicinale che è poi stato continuato.

Il "bolo isterico" non può essere qualsiasi cosa. E' una diagnosi di arrivo. Non è bolo isterico ma forse anche altro, perché allora non ha senso la diagnosi.

Le ripeto, da come espone le cose si penserebbe che abbia una visione non centrata sul disturbo che può avere, ma su una serie di idee derivanti dallo stesso.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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