Ipotiroidismo e disturbo bipolare

Buonasera.
Scrivo per avere un consiglio sullo stato di salute di mia madre.
Nell' anno 2008, in seguito ad un ricovero in Ospedale, le è stato diagnosticato la SINDROME POLIGHIANDOLARE AUTOIMMUNE TIPO II (SINDROME DI SCHMIDT) (IPOTIROIDISMO, IPOSURRENALISMO, SINDROME DA MALASSORBIMENTO GASTROINTESTINALE CON GASTRITE CRONICA ATROFICA, DEFICIT DI VITAMINA D E OSTEOPOROSI IN TERAPIA).
Per questo è, da allora, che segue una terapia ormonale sostitutiva cronica con ormone tiroideo e corticossurenale, oltre che i farmaci per la vitamina D e l' osteoporosi, il tutto ovviamente seguita da un endocrinologo.

Nell' anno 2015, in seguito ad un forte episodio depressivo seguito da uno maniacale, le è stato diagnosticato il DISTURBO Bipolare, correlandolo ai problemi alla tiroide, Da allora, oltre ai farmaci tiroidei, ha intrapreso un percorso psicoterapeutico per il disturbo bipolare.
Nonostante i vari farmaci, mia mamma purtroppo alterna periodi di depressione (non ha voglia di alzarsi dal letto, di fare le pulizie, si trascura, perdita di concentrazione e interessi) a periodi maniacali (si sente onnipotente, acquisti elevati e insensati, parla incessantemente, non dorme, non ascolta nessuno, litiga con tutti, diventa difficile starle dietro).
I farmaci non ha mai smesso di prenderli, ne quando sta in fase depressiva ne quando sta in fase maniacale, però volevo capire come mai, nonostante i farmaci, non si riesce a trovare un periodo di stabilità e farlo durare nel tempo.

Attualmente, che si trova in una fase che tende verso episodi maniacali iniziando a dormire poco e ad essere sempre attiva in generale, segue questa terapia:
MATTINA
Zyprexa 5 mg
Quetamed 5 mg
Amless 50 mg
Rivotril 0, 5 mg
POMERIGGIO
Quetamed 50 mg
Amless 50 mg
SERA
Quetamed 100 mg
amless 50 mg
Zyprexa 10 mg
Rivotril 2 mh
gocce di Entumin.


Ci tengo a precisare che anche un mese fa, prima di questo ennesimo cambiamento, seguiva la stessa terapia, con la Zyprexa la sera di 5 mg al posto dei 10 mg attuali.
Insomma, lo psicoterapeuta alza o diminuisce le dosi in base all'umore di mia mamma.

Il mio quesito è: E' possibile che mia mamma deve passare tutta la vita a prendere tutti sti farmaci (in più quelli della tiroide che non ho scritto)?
Perchè, nonostante la terapia è costante, incorre da un momento all' altro in questi episodi?
Sarebbe da rivedere come terapia?
Si potrebbe avere un' altra soluzione a questi "infiniti" farmaci per avere una stabilità mentale?
Mia mamma ha 54 anni e inizio a notare anche una perdita di memoria, non vorrei che i farmaci peggiorano la situazione anzichè migliorarla.

Credetemi, le sto sempre dietro ma è veramente difficile.

Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La terapia può essere variata secondo le necessità cliniche di sua madre secondo le valutazioni che lo psichiatra riesce a fare nel corso di queste fasi.



Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
Attivo dal 2022 al 2023
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Però mi permetto un'aggiunta.
Noi non facciamo prescrizioni ma:
- il disturbo bipolare NON nasce da disturbi tiroidei, certo possono scatenarlo e determinarne le manifestazioni cliniche, ma non ne sono la causa
- la terapia è di per sè quella del disturbo bipolare che conta e non vedo gli stabilizzatori dell'umore di prima scelta
- preoccuparsi ora di quanto tempo dovrà durare la terapia è assurdo perchè prima troviamo quella giusta che stabilizzi e faccia star bene la mamma

A disposizione,
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