La mia esistenza mi pesa e non faccio niente nella vita

Salve dottori.
Premetto che non so se mi trovo nella sezione giusta, comunque: sono una ragazza di 20 anni e mi sembra di buttare la mia vita facendo assolutamente niente.
La mia mente è costantemente invasa dai pensieri, maggiormente di svalutazione.
Non faccio mai nulla tutto il giorno, sono a corto di energie sociali, non mi va di uscire (specialmente con questo caldo che mi fa innervosire).
Sto tutto il tempo sul cellulare a fantasticare su una vita migliore e ho spesso pensieri suicidi.
Sono completamente indifferente alla mia vita: non piango sulla mia situazione, perché odio rendere il tutto ancora più pesante di quanto non lo sia già.
Sono solo piatta, e la cosa mi uccide perché vorrei vivere.
Per me "vivere" provoca vergogna (per quanto riguarda la mia vita).
Non ho progetti, nè idee per il mio futuro; vedo tutti i miei coetanei avere enormi aspettative sul futuro e quindi sono sempre motivati, ma mi chiedo "perché io no?
".
Per me il futuro non riserva niente; come sono insoddisfatta ora, lo sarò anche tra 20 e tra 30 anni.
Mi stufa piangere, mi stufa parlare e al momento mi aiuta scrivere, ma l'enorme peso che mi sento dentro non riesco a scrollarmelo di dosso.
Mi sento un peso dentro ma allo stesso tempo estremamente vuota...cosa posso fare per vivere meglio?
sono veramente stufa
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
I disagi che lei riferisce potrebbero rientrare tra i sintomi di un disturbo dell’umore. Se così fosse, una terapia adeguata, farmacologica, psicoterapica o integrata potrebbe esserle di grande aiuto. Il primo passo è consultare uno specialista psichiatra per confermare o meno questa ipotesi e per indirizzarla verso il trattamento più adeguato alle sue esigenze.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, grazie mille della risposta. Una domanda: in base a cosa scelgo se andare da uno psicoterapeuta o uno psichiatra?
Se in base ai sintomi descritti riesce a indicarmi, secondo lei, il migliore percorso da seguire, le sarei molto grata
Un saluto