Perché sto male se il mio ragazzo si guarda i porno e ne sono consapevole ?

Ciao, ho 23 anni e sto con il mio ragazzo da un anno.
Comincio con il dire che guardarsi i porno è del tutto normale!
Ma voglio specificare che nonostante questa consapevolezza, ogni volta che scopro che il mio tipo si guarda quei video mi cominciano le palpitazioni e mi sento male.
Per una cosa così forse sarà che sono fissata con la mentalità maschile, penso a cosa possono pensare, a che tipi di pensiero nonostante hanno la loro tipa di fianco possono avere, forse anche per il fatto che quando mi frequentavo agli inizi con il mio ragazzo lui nel mentre andava a letto con un altra perche non stava insieme a me e quando ci siamo messi insieme ho visto nella sua galleria miliardi di foto di ragazze nude (foto vecchie/recenti prima di me non cancellate) e la sua scusante è stata che ha fatto il backup...
ho lavorato anche con un sito, (Che non ho più) perciò facendo questo tipo di impiego ho anche cominciato a scaturire un odio profondo per i pensieri sessuali che i maschi possono farsi, sopratutto il mio ragazzo, perché, nonostante so che è una normalità, mi da letteralmente fastidio quando lui si eccita per in altra o che si va a guardare qualcosa che vorrebbe fare ma che non se ne ha la possibilità, o la cosa peggiore per me è che si vada a scegliere un prototipo perfetto di tipa per lui.

Perché onestamente, lui, quando io condivido video normalissimi di ragazzi più carini di lui, lui si sente a disagio solo con questa cosa e non vorrebbe che li postassi.

È un bisogno sessuale, bisogno fisiologico, naturale, lo so, ma non riesco a togliermi via questo fastidio, mi sta rendendo insicura di me stessa, come se non potessi piacergli abbastanza, mi vergogno nell atto sessuale e non riesco a dare il massimo, anche perché a lui spesso perde l erezione nell atto e viene solo in una posizione, perciò è complicato già di suo, scusate il testo lungo, attendo risposte.
Saluti
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
forse il sito per cui ha lavorato ha alterato la sua visione di ciò che chiama "normale". Da quel lavoro inoltre, scrive, "ho anche cominciato a scaturire un odio profondo per i pensieri sessuali che i maschi possono farsi".
Lei accetta, in nome di una presunta "normalità" non si capisce stabilita da chi, una serie di cose che le fanno male, mentre il criterio fondamentale per stabilire la sua "normalità", la sola bussola da usare come guida, sarebbe capire bene ciò che le piace e ciò che invece le dispiace.
Sta con un ragazzo che durante il periodo del corteggiamento "andava a letto con un'altra"; che nella sua galleria ha "miliardi di foto di ragazze nude"; sui video porno "va a guardare qualcosa che vorrebbe fare ma che non se ne ha la possibilità" (cosa? scene di violenza, oppure cose che lui non può fare, a motivo del deficit erettile?); che si sente a disagio quando lei condivide "video normalissimi di ragazzi più carini di lui"; che addirittura cerca (sui porno? ma dice sul serio?) "un prototipo perfetto di tipa per lui"?!
Visto il malessere che lei prova fino al punto che "mi vergogno nell atto sessuale e non riesco a dare il massimo, anche perché a lui spesso perde l erezione nell atto e viene solo in una posizione, perciò è complicato già di suo", una sola domanda lei dovrebbe porre a sé stessa: "Ma davvero valgo così poco che pur di stare con un uomo accetto tutto questo? Che cosa ne ricavo?"
Penso che discutendo con un* psicolog* la sua scelta, assieme ad altre sue abitudini e conquiste -o rinunce-, valutando anche il suo rapporto peso/altezza, potrebbe arrivare ad una svolta positiva nella vita.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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