La mia terapeuta guarda whatsapp durante la seduta

Salve.
Come da titolo la mia terapeuta guarda whatsapp in seduta con me.
Me ne sono accorta, essendo online, perché vedevo a volte che guardava altrove, allora finita la seduta ho controllato la sua chat e ho visto che era stata online durante la mia seduta.


Siccome pago 90 euro a seduta, vorrei tutta l'attenzione possibile.
Sto esagerando io, essendo borderline, o è un atteggiamento sbagliato?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

se così fosse, Lei non esagererebbe affatto. Gliene parli direttamente.

Una domanda: come mai ha scelto una terapia online? Perlopiù le persone lo fanno perché le tariffe sono più basse, e dunque per risparmiare.
Ma nel Suo caso non sembra essere questo il motivo; forse non ha la possibilità di condurre una psicoterapia in presenza?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Salve dottoressa e grazie per la sua risposta.

Io vorrei dirglielo, ma come faccio a dirle che ho controllato l'accesso su WhatsApp e ho visto che era online durante la mia seduta?

Passerei per stalker. Non è carino controllare gli altri.

Come posso fare per dirglielo?
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dopo
Utente
Utente
Ho scelto la terapia online perché vivo a Londra e qui le terapie vengono molto più di 100 euro a seduta
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Semplicemente dicendole la prima parte:
"..(Me ne sono accorta) Ho avuto il dubbio che Lei guardasse whatsapp durante la seduta, essendo online, perché vedevo a volte che guardava altrove.., non vorrei proprio.."

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
La ringrazio dottoressa, lei è gentilissima.
Martedì ho la seduta e gliene parlerò, anche se mi vergogno molto a dirglielo.

E se lei mi dicesse che non è vero? Che non guarda il cellulare ma io ho le prove dell'accesso? Cosa devo risponderle?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Se Lei lo presenta in forma dubitativa, lascerà all'altra persona la possibilità di negare che ciò sia avvenuto,
ma nel contempo metterà sull'avviso l'interlocutore che probabilmente - nel caso sia avvenuto realmente - eviterà che ri/accada.
Lei si limiti a questo.

Talvolta porta esiti peggiori mettere con le spalle al muro una persona, piuttosto che instillare un dubbio.

Se ritiene, ci dirà come è andata.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Certo dottoressa, la aggiornerò martedì dopo la seduta.

Intanto grazie mille per il suo tempo
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Prego.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Vorrei però chiarire che il sistema di messaggistica indica online le persone anche se hanno attivato whatsapp web e non stanno utilizzando il servizio.
Quindi l’accesso resta fisso o segna l’orario fino a quando la finestra sul pc resta in primo piano.

Inoltre, la sua terapeuta può anche aver avuto una urgenza ed aver avuto la necessità di aprire l’app.

Fa bene a parlargliene ma non è poi una cosa che ha il peso che in questo momento le sta attribuendo.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori buongiorno.

Ho appena finito la seduta con la mia psicoterapeuta. Mi ha detto che non ha mai guardato il cellulare, ma che a volte anche se distoglie lo sguardo mi ascolta sempre.

Detto questo oggi mi ha detto un'altra cosa che non mi sta bene. Mi ha detto così:

"Se hai bisogno puoi scrivermi, io leggerò tutto, ma non ti risponderò, ne parleremo in seduta".

Vi sembra normale questa cosa? Se io ho una crisi non mi rispondi?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
mi accorgo che lei non ha letto il chiarimento del dr Ruggiero subito sopra la sua ultima replica.
Lo ribadisco qui, a vantaggio di tutti quelli che ci leggono e che possono dubitare dell'attenzione del curante durante una terapia online (dubbio che se investe la fiducia nel curante può essere esso stesso indice di disturbo mentale).
Scrive il dr Ruggiero: "il sistema di messaggistica indica online le persone anche se hanno attivato whatsapp web e non stanno utilizzando il servizio".
Lo ribadisco con altre parole: se WhatsApp è stato attivato sul computer risulta attivo sempre, anche mentre si fanno sedute online; fa comparire il nome dell'autore del messaggio in basso a destra dello schermo e non è possibile disattivarlo se non disinstallando l'intera app.
Questo non distoglie dall'attenzione offerta al paziente, così come non la distoglie il fatto di prendere appunti su quello che dice. Anche in questo caso il paziente vede rivolgersi altrove lo sguardo del curante.
Mi chiedo come farebbe lei, utente, durante una psicanalisi classica, nella quale il curante si trova alle spalle del paziente a lui invisibile.
Con l'occasione rispondo alla sua seconda domanda: "Vi sembra normale questa cosa? Se io ho una crisi non mi rispondi?"
Alcuni terapeuti incoraggiano i pazienti a scrivere le loro riflessioni, ai fini di approfondimento e chiarimento per il paziente stesso, che può anche portare in seduta i suoi scritti, se lo desidera.
Altri terapeuti ampliano il tempo della seduta autorizzando i pazienti a comunicare i loro pensieri via email. E' scontato che il curante non risponda al di fuori del setting regolamentare, ossia in seduta, altrimenti dovrebbe far pagare il tempo professionale impiegato nella risposta, non crede?
In certi casi di impossibilità del paziente a comunicare altro che per scritto si stabilisce un onorario per questi interventi con risposta.
Quanto ad un'eventuale "crisi", che lei cita, si fa curare al pronto soccorso, non via email.
Spero di avere completato le sue curiosità al riguardo, ma rimane il dubbio sul suo scrivere al di fuori del setting che ha scelto, ad altri specialisti, indebolendo l'alleanza terapeutica.
Per finire, il Servizio Sanitario Inglese pubblico è ottimo e gratuito; lo conosco bene, avendo parenti stretti in Inghilterra e anche colleghi che lavorano lì.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#12]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

come può notare, il suo consulto ha aperto un certo dibattito, dato che ben tre specialist* - 2 psicologhe e 1 psichiatra - le hanno risposto (solitamente ne basta uno).

Alcune considerazioni sulle tematiche da Lei aperte.

1. Whatsapp?
Lo/a Psicologo/a in seduta non guarda whatsapp, non risponde al telefono, non legge SMS, ecc.
E' una della regole più stringenti che vengono insegnate nelle Scuola di Specializzazione, quelle che noi psicologi dobbiamo frequentare per diventare Psicoterapeut*.
Essendo che la psicoterapia condotta di psicolog* è basata unicamente sulla 'relazione', qualsiasi fuoriuscita da essa e dall'attenzione esclusiva che si deve alla persona che si ha difronte porta ad una perdita di intensità/efficacia. E realmente il/la paziente lo coglie come uno sgarbo (oltre che una indebita sottrazione di tempo retribuito).

E le eventuali urgenze o chiamate? I chiamanti saranno eventualmente richiamati tra una a seduta e l'altra, se l* specialista lo riterrà.
Questo vale per il setting dell* Psicolog* anche Psicoterapeuta; altre professioni magari valuteranno diversamente e di conseguenza agiranno in altro modo.

2.
La psicoterapia online in videochiamata?
E' recente, sia pure già molto diffusa; anche facilitata dai molti expat che in seduta desiderano esprimersi nella propria lingua madre, è naturale.
Pur esistendo studi approfonditi sulle tipicità del setting online, essi sono poco conosciuti. Un esempio: è consigliabile che all'inizio della seduta venga reciprocamente mostrata la stanza, in modo da avere reciproche garanzie di privacy.
Una delle specificità del setting online riguarda le corporeità, non più compresenti fisicamente nello stesso spazio fisico, e non più visibili per intero: dell'altra persona si vede reciprocamente solo il volto e il busto.
Di conseguenza c'è necessità che il/la terapeuta espliciti il proprio non-verbale attraverso le parole, ad es: "Se vede che abbasso il capo è per prendere appunti su questo foglio".

3.
Psicologo sempre disponibile per le "crisi"?
La psicoterapia è un percorso, non un pronto soccorso. Eventualmente il/la paziente può chiedere di anticipare di qualche giorno la seduta.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/