Ho perso la mia vita

Buongiorno, ho 30 anni Chiedo aiuto perchè sto affrontando il periodo in assoluto più brutto della mia vita.
Da qlk mese non riesco più ad essere me stesso.
Io sono sempre stato eterosessuale.
Già da piccolo andavo pazzo per le ragazze.
Sono state per tutta la vita il centro del mio mondo.
Per mancanza di spazio mi limiterò a dire che in adolescenza la mia attenzione era rivolta solo ed esclusivamente alle donne (dalle prime masturbazioni, rivolte principalmente al seno in quanto l'ho sempre ritenuta la parte più bella del corpo di una donna, alle prime cotte).
Cresco con 2 ragazze di cui una bellissima.
Ricordo che Fingevamo di baciarci e ricordo di essere eccitatissimo.
Non mi sono mai considerato bello.
A 16 anni mi innamoro per la prima volta di una ragazza, usciamo insieme la prima sera, non succede nulla solo carezze e baci (eccitazione alle stelle, non potevo credere che una ragazza così bella si interessasse a me).
Mi molla dopo una settimana e ci resto malissimo.
Due anni dopo conosco la ragazza con cui faccio per la prima volta l'amore.
Meraviglioso, mai una defaillance, mi eccita da morire.
Termina anche quella storia e ci resto malissimo.
Sono sempre stato un ragazzo molto socievole con tanti amici e ben voluto da tutti.
Mai avuto nessun impulso verso uomini.
MAI.
Prima di conoscere mia moglie si insinua questa maledetta domanda dal nulla (non è che sono gay?).
Ebbi possibilità di andare a letto con due ragazze ma non riuscii per ansia.
Comunque i primi mesi non riesco a fare l'amore, (ma ero sempre convintissimo che mi piacessero le donne) quando poi riesco di nuovo inizia un periodo meraviglioso.
Facciamo l'amore, stiamo bene insieme.
3 anni dopo ho la prima crisi dal nulla.
Inizio a sentire ansia (sono cmq sempre stato ansioso ma a livelli normali, niente di eclatante) inizio a provare sensazioni terribili all'inguine quando sono in presenza di uomini, non riesco più a fare l'amore con la mia ragazza.
Passo 6 mesi di inferno con il terrore di essere diventato gay.
Mi sentivo male, non riuscivo più ad essere sereno.
Lei mi è sempre vicino.
Dopo 6 mesi quando ero quasi rassegnato riesco di nuovo a fare l'amore con la mia ragazza, è di nuovo appagante e meraviglioso.
Fu come uscire fuori da un incubo.
La guardavo e pensavo "amore sono tornato, sono di nuovo io".
La mia vita torna normale.
Sono felice.
Mi sveglio la mattina con voglia di fare, di divertirmi.
Ho tanta energia.
Mi sento uomo come è sempre stato.
Ci sposiamo.
Qualche mese fa sono ripiombato nell'incubo.
All'improvviso è come se mi fossi staccato da me stesso (anche nei sogni).
Questo mostro oscuro che abita dentro di me mi vuole distruggere.
Non mi sento più io.
Non ho più emozioni.
Tutto ciò che mi dava gioia (stare con lei, giocare a calcio, stare con gli amici, guardare le donne) non mi fa più nulla.
Mi sento un automa e non so più come tornare indietro.
Io ho sempre amato le donne ma è come se i miei occhi fossero cambiati.
E' terribile.
Ho bisogno di aiuto.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
lei descrive dettagliatamente un disturbo ben noto in psicologia.
Naturalmente è proibito fare diagnosi online, ma portando l'email che ci ha scritto da un* psicolog*, anche alla ASL o al Consultorio, verrà certamente aiutato.
Tenga conto che i centri che le ho citato sono gratuiti o a costo di ticket, e che molti psicologi privati fanno comunque un primo colloquio gratuito, permettendo in tal modo di verificare se ci sono le basi per costruire una valida alleanza terapeutica.
Molti auguri. Ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Lo so che dovrei andare dottoressa. Il mio era anche uno sfogo. Mi creda sono a pezzi. Guardo le mie vecchie foto e non mi riconosco, mi guardo allo specchio e non mi riconosco. Non auguro neanche al mio peggior nemico tutto il dolore che sto passando. Non so se riuscirò mai ad uscire ma quello che provavo era reale. Mi ripeto sempre che se non fosse stato così non avrei mai dovuto eccitarmi così tanto con le donne. Anche alla sola presenza o allo sfioramento. Ma non c'è verso. Sono in un loop senza fine.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
la frase "Sono in un loop senza fine" è destituita di fondamento, perché la fine di quello che lei chiama "loop", e che ha il nome tecnico di "ossessione", è nella cura del suo disturbo.
Non esiti più a lungo a cercare un curante.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com