D.e. in mantenimento

egr. dr,
da circa sei mesi soffro di disfunzione erettile in fase di mantenimento.
Dopo svariate analisi ormonali e terapie prescritte dall’andrologo, nonostante i conseguenti esiti incoraggianti del testosterone, ad oggi accuso ancora mancanza di desiderio sessuale, stanchezza, cambiamenti di stati d’animo, sonnolenza. L’andrologo, sulla base di ciò, sostiene che il mio sia un problema di tipo psicologico.
Ora mi preme sapere se intraprendere un’eventuale terapia psicologica/psicoterapeuta possa davvero essermi d’aiuto per modificare la situazione patologica in questione e quindi risolvere questo problema di mantenimento erettile?
In attesa di una vostra gentile risposta, i miei distinti saluti.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo segua il consiglio del suo andrologo, una visita presso uno psicologo-sessuologo potrebbe darle l'aiuto che cerca.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, da ciò che descrive potrebbe essere implicato anche un calo del tono del suo umore. In ogni caso una psicoterapia potrebbe essere efficace e risolutiva, ma prima dovrebbe fare almeno dei colloqui psicodiagnostici per valutarlo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Utente
i sintomi che lei elenca (mancanza di desiderio sessuale, difficoltà di erezione, stanchezza, cambiamenti di stati d’animo, sonnolenza) non mi fanno pensare ad una disfunzionalità sessuale ma ad un disturbo dell'umore che quasi sempre produce una riduzione o appiattimento del desiderio e dell'attività sessuale.

In quest'ottica il problema primario (quindi oggetto dell'intervento) non è quello sessuale che, invece, rappresenta la conseguenza di una sofferenza più generale. In quanto tale è ovvio che non risponda ai trattamenti effettuati.

Le consiglio di chiedere al più presto una valutazione psichiatrica e psicologica per poter affrontare il problema mediante un approccio globale.

Cordialmente

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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