Mio figlio di quasi 3 anni si masturba: come mi devo comportare?
Sono mamma di un bimbo di quasi 3 anni che compirà a febbraio.
Da un po' di tempo a questa parte mio figlio ha cominciato ad avere degli impulsi sessuali (mettiamola così) nel quale lui si mette a pancia in giù, mette le mani nel suo genitale ed inizia a simulare l'atto sessuale.
Prima lo faceva ogni tanto e soltanto a casa nel divano adesso invece lo fa molto spesso anche nella culla, a terra, a casa di altre persone.
Adesso io ho letto qualcosa in merito e ho capito che questa è una fase che sta attraversando e che tutto è normalissimo, ma ciò che mi chiedo io è: cosa posso fare io da mamma quando me ne accorgo? È giusto interrompere ciò che fa? È giusto dirgli di smetterla?
Perché davanti a ciò non so come comportarmi...quando cerco di distrarlo dura pochissimo l'attenzione e ritorna a fare ciò che aveva iniziato, quindi non so proprio come gestire questa sua fase.
E poi ci sono altre due cose che mio figlio fa a livello comportamentale che non riesco a fargli passare: tirare qualunque oggetto trovi davanti e alzare le mani con chi lui ha molta confidenza.
Non so come fargli capire che non deve farlo perché provoca del male all altro.
Ci sono dei momenti che lui lo fa intenzionalmente e volte in cui lui lo fa senza pensarci come gioco tant'è che in quell'occasione poi se ne rende conto e chiede scusa.
Anche in questo non so come comportarmi.
Da premettere che mio figlio a scuola non si comporta assolutamente così perché mi informo con la maestra.
Spero che qualcuno mi dia delle risposte alle mie richieste di guida e di aiuto.
Ringrazio in anticipo.
P.s: la vita da genitore è dura, molto...non credevo così, so di non essere la mamma migliore del mondo perché mi rendo conto che la mia pazienza ha un limite e vado fuori molto facilmente, ma so che lui non ha colpe e sbaglio io ad essere così perché alle volte non riesco a comprenderlo sempre e a capire come poterlo aiutare a migliorare.
Però di una cosa sono sicurissima che mio figlio è la mia vita, il mio sole, la mia fortuna e darei la mia vita per lui, lo amo da morire e spero che quando sarà grande sarà lui a riconoscere se sono stata una buona mamma oppure no, io comunque ci metto del mio meglio per fargli arrivare tutto il mio amore.
Ringrazio di nuovo chi sta leggendo queste mie parole e confido di nuovo in una pronta risposta.
Una buona giornata.
Gentile utente,
è possibilissimo che avvenga. Noi adulti siamo in dovere di riflettere su ciò, anche se il/la pediatra tranquillizza: non è psicologa, né sessuologa.
Noi adulti non ci meravigliamo se i bambini si stimolano le mucose della bocca succhiando il seno (proprio analogamente agli adulti) o il dito o il ciuccio in sostituzione.
Ci meravigliamo però se scoprono che altre zone corporee danno piacere. Tra i due e cinque anni sono proprio i genitali la nuova frontiera.
Non è necessario che i bimbi "abbiano visto" qualcosa di sessuale, che del resto non comprenderebbero. Talvolta è lo strusciare casuale del pannolino sulla zona genitale, strusciare che poi diventa intenzionale.
La noia può facilitare la trasformazione dell'esperienza in abitudine, con l'unico "giochìno" che il bambino/bambina ha sempre a disposizione.
L'adulto può dunque chiedersi se offre al bambino sufficienti occasioni di gioco, interazione, rilassamento; oppure se gli rende necessario cercarsele da sé; oppure se il bambino abbia dei disagi, per es. tirare le cose contro gli alti/e, che non sa come gestire; e dunque si consola toccandosi.
In tutti questi casi occorre che i genitori si attrezzino opportunamente, offrendogli altro opportunità e situazioni. Affinché da una fase transitoria di scoperte di sè non diventi un atto ripetitivo e compulsivo (avviene): dalla scoperta alla compulsione, con il conseguente disagio sociale ed emarginazione.
L'altro aspetto riguarda il farlo in pubblico.
Solo nella propria stanza o nel proprio lettino si è nel privato; nelle altre situazioni si è nel pubblico (anche in soggiorno a casa propria). In questi casi la frase può essere "Qui non si può".
Anche perché francamente se il bambino lo farà in aula, le insegnanti saranno obbligate a richiamarlo, dato che altrimenti saranno loro stesse ad essere richiamate dai genitori degli altri bimbi e bimbe. Essere richiamati - lui e Voi - è fonte di grande imbarazzo.
Per completezza aggiungo che tale scoperta PUO' (non a tutti) avvenire anche prima dell'anno di età,
al momento ad es. dell'inserimento al nido, quando il piccolo deve prendersi affettivamente cura di sè e consolarsi dell' "abbandono" da parte dei genitori.
Se avesse ulteriori dubbi o interrogativi, non esiti a intervenire nuovamente.
Dott. Brunialti
Per approfondire: La masturbazione infantile
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Intanto la ringrazio per la risposta imminente, a seguire le rispondo che si, ultimamente ho dato poche occasioni di distrazione perché siamo in balia di un trasloco e le cose da fare sono molte, ma in tutto ciò cerco di fare del mio meglio per fargli fare qualcosa.
La mia domanda è : nel momento in cui io me ne accorgo e cerco di proporgli altro, lui si rifiuta e continua a fare ciò che stava facendo, è giusto in un certo senso lasciarlo "rilassare" per un tempo breve senza che io gli dico nulla?
E se nel momento in cui diventa un atto compulsivo o di abitudine è qualcosa di preoccupante o è solo una fase che devo aspettare che passi?
Cioè vorrei capire proprio questo.
La ringrazio in anticipo.
La professionalità dello psicologo non sta nel distribuire consigli o regole in pillole;
bensì di attivare la riflessione delle persone o coppie che ci viene portata, da cui scaturirà poi il "saper fare" genitoriale.
È quello che ho cercato di fare nella risposta precedente facendole presente che nel fenomeno della masturbazione infantile sono presenti parecchi elementi e in più, sicuramente, due attori:
- il bambino/a
- la persona adulta.
Le ho presentato alcuni elementi di riflessione (validi per lei e per i tanti che ci leggono),
ma non sembra siano stati incisivi.
Ho pensato allora di scrivere una news di approfondimento, https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9366-masturbazione-infantile.html
proprio per evitare che si vada alla ricerca di una inutile ricettina,
quando invece occorre interrogarsi su
- la propria disponibilità di genitori nei confronti dei figli nonostante "il trasloco",
- l'attenzione che si offre concretamente loro ogni giorno, aiutandoli nel loro comportamenti apparentemente strani ("tira le cose verso le persone")
- il come si declina quotidianamente quell'amore verso un figlio che "è la mia vita, il mio sole, la mia fortuna", ma che poi "la mia pazienza ha un limite e vado fuori molto facilmente".
Chi di noi ha (avuto) figli sa benissimo per esperienza diretta che avere figli e crescerli con attenzione e competenza è complesso, impegnativo e costante negli anni.
Raccomando a Lei e a chi ci legge di non cercare scorciatoie sul "cosa fare", bensì innanzi tutto di chiedersi:
> "Cosa posso fare IO per ANTICIPARE comportamenti problematici quali il tirare oggetti, masturbazione che non può essere interrotta, ecc..
Si tenga conto che "I bambini di oggi sono stressati e i genitori con se ne accorgono" presi dalle loro cose; riflessioni e suggerimenti sono reperibili qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6000-oggi-i-bambini-sono-molto-stressati-ma-i-genitori-non-lo-vedono.html .
Con partecipazione,
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
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