Cosa fare per stare bene?
Mi chiamo Andrea, ho 25 anni, e sono bloccato in un momento della mia vita in cui tutto sembra essersi complicato irrimediabilmente.
Fino a qualche mese fa, ero fidanzato con una ragazza meravigliosa.
Stavamo insieme da due anni, e all'inizio sembrava che nulla potesse separarci.
Ma col tempo, qualcosa si è incrinato, qualcosa che non riuscivo più a ignorare.
Ho provato a parlarle, a dirle come mi sentivo.
Sentivo che il nostro rapporto si stava raffreddando, che le attenzioni che una volta ci scambiavamo erano diminuite, soprattutto sul piano intimo.
Le ho confessato i miei disagi, sperando che potessimo trovare una soluzione insieme.
Lei ci ha provato, ma niente è cambiato davvero.
Non è stata colpa sua, ma la distanza emotiva cresceva.
Poi è successo.
Ho iniziato a cercare altrove quello che non riuscivo più a trovare con lei.
Con una sua amica, tra l’altro.
Non so neanche spiegare come sia accaduto.
Con lei c’era qualcosa di travolgente, una passione fisica che mi mancava da troppo tempo.
Non gliel’ho mai detto.
Non sono mai stato scoperto.
Eppure, il senso di colpa mi divora, non tanto per il tradimento in sé, ma per il fatto che non la amavo più come lei meritava.
Alla fine, ho deciso di lasciarla.
Non perché non mi importasse di lei, ma perché sapevo che non potevo darle quello di cui aveva bisogno, quell’amore pieno e sincero che lei provava ancora per me.
La sua reazione mi ha spezzato il cuore: mi ha detto che mi amava ancora e che sarebbe stata pronta a riprovarci, magari con più spazi per entrambi, senza vivere insieme per forza.
È stata una decisione che avevamo preso insieme, quella di convivere, ma col senno di poi, mi chiedo se sia stata troppo affrettata.
Adesso mi sento perso.
Continuo a sentire entrambe.
Con la ragazza con cui l’ho tradita ci sono momenti intensi, ma la connessione è quasi solo fisica.
Con la mia ex, invece, c’è un conforto che non riesco a spiegare.
Quando sto con lei, mi sento a casa.
È come se nulla fosse mai successo, ma so che non posso fingere.
Tornare insieme non sarebbe giusto.
Non l’amo quanto lei ama me, e non voglio ferirla di nuovo.
Sono intrappolato tra due mondi.
Da un lato, il sesso, la passione.
Dall’altro, l’amore che non riesco più a sentire completamente.
Ma la verità è che forse il problema sono io.
Mi sento solo, vuoto.
Provo un senso di colpa costante per il dolore che le ho causato, e odio me stesso per non essere stato all’altezza.
Non so cosa fare.
Non voglio fare altre scelte sbagliate.
Ma forse, prima di tutto, devo capire chi sono e cosa voglio davvero, prima di poter amare o stare con chiunque altro.
So cosa voglio fare, ma non so come farlo...
Fino a qualche mese fa, ero fidanzato con una ragazza meravigliosa.
Stavamo insieme da due anni, e all'inizio sembrava che nulla potesse separarci.
Ma col tempo, qualcosa si è incrinato, qualcosa che non riuscivo più a ignorare.
Ho provato a parlarle, a dirle come mi sentivo.
Sentivo che il nostro rapporto si stava raffreddando, che le attenzioni che una volta ci scambiavamo erano diminuite, soprattutto sul piano intimo.
Le ho confessato i miei disagi, sperando che potessimo trovare una soluzione insieme.
Lei ci ha provato, ma niente è cambiato davvero.
Non è stata colpa sua, ma la distanza emotiva cresceva.
Poi è successo.
Ho iniziato a cercare altrove quello che non riuscivo più a trovare con lei.
Con una sua amica, tra l’altro.
Non so neanche spiegare come sia accaduto.
Con lei c’era qualcosa di travolgente, una passione fisica che mi mancava da troppo tempo.
Non gliel’ho mai detto.
Non sono mai stato scoperto.
Eppure, il senso di colpa mi divora, non tanto per il tradimento in sé, ma per il fatto che non la amavo più come lei meritava.
Alla fine, ho deciso di lasciarla.
Non perché non mi importasse di lei, ma perché sapevo che non potevo darle quello di cui aveva bisogno, quell’amore pieno e sincero che lei provava ancora per me.
La sua reazione mi ha spezzato il cuore: mi ha detto che mi amava ancora e che sarebbe stata pronta a riprovarci, magari con più spazi per entrambi, senza vivere insieme per forza.
È stata una decisione che avevamo preso insieme, quella di convivere, ma col senno di poi, mi chiedo se sia stata troppo affrettata.
Adesso mi sento perso.
Continuo a sentire entrambe.
Con la ragazza con cui l’ho tradita ci sono momenti intensi, ma la connessione è quasi solo fisica.
Con la mia ex, invece, c’è un conforto che non riesco a spiegare.
Quando sto con lei, mi sento a casa.
È come se nulla fosse mai successo, ma so che non posso fingere.
Tornare insieme non sarebbe giusto.
Non l’amo quanto lei ama me, e non voglio ferirla di nuovo.
Sono intrappolato tra due mondi.
Da un lato, il sesso, la passione.
Dall’altro, l’amore che non riesco più a sentire completamente.
Ma la verità è che forse il problema sono io.
Mi sento solo, vuoto.
Provo un senso di colpa costante per il dolore che le ho causato, e odio me stesso per non essere stato all’altezza.
Non so cosa fare.
Non voglio fare altre scelte sbagliate.
Ma forse, prima di tutto, devo capire chi sono e cosa voglio davvero, prima di poter amare o stare con chiunque altro.
So cosa voglio fare, ma non so come farlo...
Gentile Andrea,
comprendo il turbamento che sta vivendo, caratterizzato dal conflitto tra il desiderio di trovare una connessione emotiva profonda con l'Altro e l’attrazione per la passione fisica.
Il senso di colpa che prova, sia per il tradimento sia per non aver dato alla sua ex l'amore che meritava, è un’emozione difficile da gestire, ma da non condannare completamente, perché è anche il riflesso del suo desiderio di essere onesto con se stesso e con gli altri.
Quello che sta vivendo potrebbe indicare una fase di esplorazione emotiva e identitaria, nonché una difficoltà nel connettersi con le sue esigenze autentiche.
Le suggerirei di intraprendere un percorso di supporto psicologico, che possa aiutarla a orientarsi tra le scissioni che in questo momento dividono il suo mondo in due metà. Questo potrebbe condurla a ritrovare un senso di unitarietà utile a stabilire le sue priorità future.
Resto a disposizione.
comprendo il turbamento che sta vivendo, caratterizzato dal conflitto tra il desiderio di trovare una connessione emotiva profonda con l'Altro e l’attrazione per la passione fisica.
Il senso di colpa che prova, sia per il tradimento sia per non aver dato alla sua ex l'amore che meritava, è un’emozione difficile da gestire, ma da non condannare completamente, perché è anche il riflesso del suo desiderio di essere onesto con se stesso e con gli altri.
Quello che sta vivendo potrebbe indicare una fase di esplorazione emotiva e identitaria, nonché una difficoltà nel connettersi con le sue esigenze autentiche.
Le suggerirei di intraprendere un percorso di supporto psicologico, che possa aiutarla a orientarsi tra le scissioni che in questo momento dividono il suo mondo in due metà. Questo potrebbe condurla a ritrovare un senso di unitarietà utile a stabilire le sue priorità future.
Resto a disposizione.
Dott. Davide Giusino, Psicologo | 3271367964 | davide.giusino@libero.it | https://www.psicologi-italia.it/psicologo/davide-giusino.html
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 152 visite dal 08/01/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Altri consulti in psicologia
- Ansia da prestazione: è normale e come affrontarla?
- Ansia, isolamento e futuro: terapia è sufficiente?
- Disagio in terapia: le espressioni della terapeuta compromettono il lavoro?
- Sessualità stravolta: aumento desiderio e attrazione per uomini (genitali).
- Dipendenza dagli orgasmi: è possibile?
- Ansia dubbio voglia di vivere oppure morire