Calo del desiderio

Ho un relazione con un uomo da circa 7 anni, lui ha quasi 70 anni.
All’inizio della relazione lui era molto attivo sessualmente nei miei confronti e, avendo avuto lui una vita sessuale molto spenta prima di me, perché ha avuto sempre e solo rapporti occasionali, ma mai relazioni durature e serie, era molto curioso della sessualità.
Essendo anche molto cattolico, è sempre stato legato da una serie di sensi di colpa legati alla sfera sessuale.
Io ero molto innamorata di lui, quindi all’inizio questa situazione non mi pesava molto.
Lui era sempre molto voglioso nei miei confronti e anche se i problemi legati a queste sue fisime erano presenti, non mi creavano molto disagio, anche perché pensavo che col tempo e l’abitudine si sarebbero attenuate.
Purtroppo così non è stato.
Negli anni lui si è molto più legato a me, ma la sfera sessuale è stata sempre più messa sullo sfondo.
Io, dopo i primi tentativi di riaccendere la passione, mi sono impigrita e, detto francamente, ho perso totalmente la voglia di tentare di incuriosirlo o di attirarlo.
Ne abbiamo parlato diverse volte, per lui la cosa non è un problema e dice anzi che ora mi ama molto più di prima Inoltre quando lamento la cosa, spesso a distanza di poco tempo vengo accontentata, ma anche questo mi rattrista perché mi fa capire che la cosa viene fatta più per me che per reale esigenza, quindi ho smesso anche di lamentarmi.
Lui da qualche anno prende dei farmaci per la pressione e per la prostata.
Quando siamo in situazioni particolari come in vacanza ecc abbiamo rapporti sessuali più frequenti, cosa che mi fa sospettare che non sia un problema fisico (anche se alle volte ha difficoltà a concludere).
Mi sento invisibile e brutta e spesso gli lancio battutine molto cattive per cercare di fargli capire che soffro molto, ma con scarsi risultati.
Non ho voglia di andare con altri perché mi piaceva molto la nostra sessualità, ma questa morte mi rattrista tantissimo.
Esiste qualcosa che posso fare, secondo voi?
Grazie.
Dr.ssa Amalia Prunotto Psicoterapeuta, Psicologo 40
Gent.le navigatrice,
La sua richiesta e' stata spostata su questa parte di consulto.
Presubilmente Lei cercava una risposta medica che potesse dare risoluzione immediata alla problematica.
Che e' in realtà molto o quasi del tutto una tematica di relazione di coppia .
Dalle sue parole traspare una modalità di controllo/ potere che a mio avviso lei sta attivando con la sessualità, come se questa fosse un poco termometro della relazione .
Parla del suo compagno come ins persona che ha forse scoperto?, la sessualità appagante con lei e di questo ne è stata penso felice, forte del fatto di piacere tanto.
Per questo temo che il calo del desiderio, fisiologico, lei lo possa vivere come un aspetto relazionale mortificante dell' interesse che viene a provare per lei .
Il desiderio sessuale, la sessualità può assumere varie forme, non necessariamente penetrative d comunque appaganti e intime .Questo per scriverle che baci, carezze, abbracci, intimita non dovrebbero mancare, mentre mi pare che questo linguaggio sia venuto meno.Ma da parte di chi? Solo l del suo compagno?, e lei ?
Mortificata da questa mancanza, cerca comunque altro aspetti?, hanno possibilità desiderio di confidenza e complicità?come sta la loro coppia ?Questa persona così ' cattolica ' come vive il rapporto con lei ? E lei? Che cosa l' ha fatta innamorare di lui?Che cosa vi ha legato ?, che cosa insieme vi lega ?.
E lei oltre lo storia, che e? Ecco risponda a queste domande e vedra che scioglierà un poco dj grovigli.
Un percorsi di terapia di coppia potrà poi aiutarli ulteriormente.
Davvero.
Un saluto cordiale
A.Prunotto
Www.amori4puntozero.it
www.amaliaprunotto.com

Dr.ssa Amalia Prunotto
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicoterapie Dinamiche brevi
WWW.AMALIAPRUNOTTO.COM
Padova-Parma- Bologna

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Utente
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Gentile dottoressa, la ringrazio molto per la risposta. Lei ha centrato il punto! Io controllo spesso la relazione sulla base dell’attrazione che questa persona mostra di provare nei miei confronti, e questo alle volte mi rende anche un po’ fredda nelle mie manifestazioni di affetto e di passione perché prevale la dimensione del controllo a quella dell’emozione. Pone domande importanti, in effetti. Ci sono alcune cose che mi hanno fatto innamorare di lui, come proprio questo suo essere tanto osservante e credente perché lo rendeva diverso dagli altri, però dopo del tempo ho scoperto che questa sua perfezione era solo di facciata in quanto ho scoperto che mi aveva detto alcune bugie sul suo passato, cosa che per del tempo ha messo a durissima prova la nostra relazione e la mia fiducia nei suoi confronti. Così come il fatto che sia restio a esplicitare i suoi sentimenti a parole, mi fa sentire spesso non amata e inadeguata. Ci legano molti interessi comuni come la lettura, i viaggi, il cinema, la buona compagnia, perché insieme stiamo molto bene, anche l’amore per la natura e molti valori come la famiglia, l’idea che abbiamo dell’amore e di molte altre cose Lui mi rimprovera la ricerca del sensazionale, che io ho sempre avuto, perché sono una persona dalla noia facile. Mi piace provare forti emozioni, quando i rapporti si acquietano io finisco per annoiarmi e sentirmi fortemente inappagata. La dolcezza tra noi non manca, ma la passione sì perché i rapporti si sono molto diradati e vedo in questo la fine di qualcosa Mi sento vecchia e spenta. Per il resto io faccio la mia vita: lavoro, ho i miei hobby le mie amicizie. Prima lui era il centro di tutto, adesso alle volte preferisco addirittura stare sola a fare cose che mi piacciono !
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