Problemi di sessualità

Sono disperata.
Da sempre ci sono stati problemi di sessualità tra me e mio marito.
Inizialmente, si manifestavano con i suoi problemi di erezione.
Nel corso del tempo ci sono stati alti e bassi e ho sempre cercato di tollerare questa situazione.
Ora sono incinta e da più di due mesi non abbiamo un rapporto.
Al momento sono entrata nel nono mese e per tutta la gravidanza in totale abbiamo avuto forse tre rapporti.
Inizialmente, il medico ci aveva prescritto l’astensione.
Oggi abbiamo provato ad avere un rapporto, ero felice.
Tuttavia, pur avvicinandomi a lui non ha funzionato.
Confesso che mi veniva da piangere e già nei giorni precedenti ho avuto delle crisi di pianto per questo motivo ma non gliene ho parlato apertamente.
Oggi siamo riusciti a parlarne.
Lui mi ha detto che non riesce ad avere rapporti con me, si sente sotto pressione.
Mi ha anche detto da sempre abbiamo avuto problemi di sesso.
È sempre stato l’unico problema della nostra coppia.
Io mi sento pressato perché tu vorresti essere scopata tutti i giorni.
Sono rimasta basita! Naturalmente se così fosse stato non avrei mai investito in questa relazione.
Ad ogni buon conto queste parole hanno rimarcato in me l’idea che per lui sia un dovere e che effettivamente nonostante sento che mi ami, non abbia un reale desiderio di intimità nei miei confronti.
Cosa posso fare?
Oramai da mesi anche io, credo per la costante percezione o paura di essere rifiutata, ho perso il desiderio sessuale nei suoi confronti.
La mia gratificazione sessuale è esclusivamente legata all’autostimolazione.
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

L'ultimo periodo della gravidanza non è proprio più adatto a effettuare sperimentazioni sessuali. Anche nelle coppie dove andava tutto bene prima, la dimensione della pancia della donna, il dover trovare nuove posizioni, i timore di fare del male al bambino che ormai è basso, frequentemente rappresentano un freno per la erezione.
E dunque, la vostra situazione legata all'attualità non rappresenta un problema, dal nostro punto di vista.

Il problema però è che non andava bene nemmeno prima, la sessualità di coppia.
Ed è un vero peccato che non abbiate pensato di rivolgervi ad un* psicoterapeuta sessuolog* quando avevate tutta la libertà di sperimentare.
Dal punto di vista della coppia, il periodo sessuale che si prospetta non è dei più semplici:
.qualche settimana di astensione necessaria dopo il parto,
.la stanchezza per le nottate e l'allattamento,
.eventuali cicatrici di episiotomia che possono dolere alla penetrazione,
. l'attenzione sul bambino anziché su una coppia,
portano ad una certa difficoltà nella ripresa post parto.

Dato che suo marito ha espresso le proprie difficoltà, perchè non chiede lui stesso aiuto per sè,
riservando alla terapia di coppia momenti migliori?

Conto che la professionista competente è Psicolog*, psicoterapeuta ed anche sessuolog* clinic*.
Nominativi sull'intera area nazionale potrà trovarli nel portale della Federazione italiana sessuologia scientifica FISSonline.it.

Per ulteriori informazioni, replichi pure qui. Le risponderemo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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