Fratello e sorella, incesto
Buongiorno, mi chiamo Irene sono divorziata e mamma di 4 figli gli ultimi due sono gemelli, un ragazzo e una ragazza i primi due già avviati al mondo del lavoro non vivono più con noi.
Gli ultimi due anche se gemelli si sono sempre odiati e non ho mai capito il motivo, al ritorno delle vacanze estive l'anno scorso con mio stupore quell' odio si era trasformato in un amore viscerale, ma già in vacanza avevo notato un piccolo cambiamento
All' inizio pensai che ormai quasi maggiorenni avessero messo un po' di sale in zucca, ero molto contenta di questo, però dopo un po' ho cominciato a notare cose un po' strane, lei mezza nuda o solo con l'accappatoio addosso andava in camera del fratello, la sera stesi sul divano sotto la coperta guardando la TV ma con un secondo fine, toccarsi nelle pati intime, sono una mamma ma non stupida come credono loro
Per non dilungarmi, ho cominciato a cercare tra le loro cose e nascosti sotto un cassetto dell' armadio di Cristina ho trovato delle riviste di cartoni animati giapponesi sull’incesto, sono rimasta scioccata, ho controllato anche il computer portatile di Stefano e guardando la cronologia di navigazione mi sono cadute le braccia tutti video pornografici tema incesto, quasi vomitavo
Dovevo capire cosa stava succedendo, un pomeriggio ho fatto finta di andare a lavoro sono rimasta nascosta in camera mia, dopo un bel po' sono uscita loro erano in taverna, senza farmi sentire ho sbirciato di sotto quello che agghiacciante, mi sono portata la mano davanti la bocca per non urlare, stavano facendo sesso in una maniera vergognosa e vomitevole, mia figlia con indosso biancheria intima particolare sembrava una volgare prostituta, incitava suo fratello a fare di lei ciò che voleva e lui non era da meno, sono andata via piangendo e disgustata, quelli non erano i miei figli.
Un altra cosa che mi ha dato molto fastidio oltre a disgusto e che avendo chiaramente visibile ciò che facevano, mio figlio non indossava nessuna protezioni, non penso che Cristina si sia rivolta al nostro ginecologo per eventuali anticoncezionali, gli ho sempre spiegato tutte le problematiche di rapporti non protetti, e quando si sentiva pronta a avere rapporti con i ragazzi l'avrei portata dal ginecologo io stessa
Cosa devo fare?
Chiedere il perché?
Cacciarli via di casa?
Posso imporgli di parlare con uno psicologo?
Sono maggiorenni
Ho anche il terrore di mettere il padre a corrente della cosa, conoscendolo la sua razione verso i ragazzi sarebbe sproporzionata e peggiorerebbe ancora di più la situazione.
Mi vergogno a dirlo ma nella mia famiglia in epoca non lontana ci sono stati altri due casi, uno tra cugini e l'altro tra fratelli, quest'ultimo fu tenuto nascosto e solo a conoscenza della famiglia, e non penso che mia madre abbia mai detto ai nipoti di ciò che era successo tra i suoi fratelli.
Mi chiedo se per caso c'entri la genetica o il fatto che siano gemelli
Cosa faccio?
Credetemi faccio fatica a guardare in faccia i miei figli
Gli ultimi due anche se gemelli si sono sempre odiati e non ho mai capito il motivo, al ritorno delle vacanze estive l'anno scorso con mio stupore quell' odio si era trasformato in un amore viscerale, ma già in vacanza avevo notato un piccolo cambiamento
All' inizio pensai che ormai quasi maggiorenni avessero messo un po' di sale in zucca, ero molto contenta di questo, però dopo un po' ho cominciato a notare cose un po' strane, lei mezza nuda o solo con l'accappatoio addosso andava in camera del fratello, la sera stesi sul divano sotto la coperta guardando la TV ma con un secondo fine, toccarsi nelle pati intime, sono una mamma ma non stupida come credono loro
Per non dilungarmi, ho cominciato a cercare tra le loro cose e nascosti sotto un cassetto dell' armadio di Cristina ho trovato delle riviste di cartoni animati giapponesi sull’incesto, sono rimasta scioccata, ho controllato anche il computer portatile di Stefano e guardando la cronologia di navigazione mi sono cadute le braccia tutti video pornografici tema incesto, quasi vomitavo
Dovevo capire cosa stava succedendo, un pomeriggio ho fatto finta di andare a lavoro sono rimasta nascosta in camera mia, dopo un bel po' sono uscita loro erano in taverna, senza farmi sentire ho sbirciato di sotto quello che agghiacciante, mi sono portata la mano davanti la bocca per non urlare, stavano facendo sesso in una maniera vergognosa e vomitevole, mia figlia con indosso biancheria intima particolare sembrava una volgare prostituta, incitava suo fratello a fare di lei ciò che voleva e lui non era da meno, sono andata via piangendo e disgustata, quelli non erano i miei figli.
Un altra cosa che mi ha dato molto fastidio oltre a disgusto e che avendo chiaramente visibile ciò che facevano, mio figlio non indossava nessuna protezioni, non penso che Cristina si sia rivolta al nostro ginecologo per eventuali anticoncezionali, gli ho sempre spiegato tutte le problematiche di rapporti non protetti, e quando si sentiva pronta a avere rapporti con i ragazzi l'avrei portata dal ginecologo io stessa
Cosa devo fare?
Chiedere il perché?
Cacciarli via di casa?
Posso imporgli di parlare con uno psicologo?
Sono maggiorenni
Ho anche il terrore di mettere il padre a corrente della cosa, conoscendolo la sua razione verso i ragazzi sarebbe sproporzionata e peggiorerebbe ancora di più la situazione.
Mi vergogno a dirlo ma nella mia famiglia in epoca non lontana ci sono stati altri due casi, uno tra cugini e l'altro tra fratelli, quest'ultimo fu tenuto nascosto e solo a conoscenza della famiglia, e non penso che mia madre abbia mai detto ai nipoti di ciò che era successo tra i suoi fratelli.
Mi chiedo se per caso c'entri la genetica o il fatto che siano gemelli
Cosa faccio?
Credetemi faccio fatica a guardare in faccia i miei figli
Buongiorno Irene,
Anche se shoccata, è importante che non resti sola ad affrontare questa situazione. La dinamica che descrive non si può ridurre a colpa o genetica , ma va letta nella complessità dei legami familiari, dell’età e delle fragilità individuali.
Essendo ormai maggiorenni, non può imporre un percorso, ma può proporlo con fermezza e affetto: un supporto psicologico individuale o familiare sarebbe utile sia a loro, per comprendere cosa stanno vivendo, sia a lei, per elaborare lo shock e trovare strategie di gestione.
Le consiglio di parlarne in uno spazio protetto con uno psicoterapeuta, senza agire impulsivamente.
Resto a disposizione,
Anche se shoccata, è importante che non resti sola ad affrontare questa situazione. La dinamica che descrive non si può ridurre a colpa o genetica , ma va letta nella complessità dei legami familiari, dell’età e delle fragilità individuali.
Essendo ormai maggiorenni, non può imporre un percorso, ma può proporlo con fermezza e affetto: un supporto psicologico individuale o familiare sarebbe utile sia a loro, per comprendere cosa stanno vivendo, sia a lei, per elaborare lo shock e trovare strategie di gestione.
Le consiglio di parlarne in uno spazio protetto con uno psicoterapeuta, senza agire impulsivamente.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Buongiorno, lei mi consiglia di parlare con i ragazzi e dire loro quello che ho visto e chiedere loro di parlarne con uno psicoterapeuta?
O prima fare la mamma premurosa e chiedere il perché di quello che fanno e come sono arrivati a quello se prima erano come cane e gatto?
Parlare con loro due assieme o prima parlarne con uno per volta?
O prima fare la mamma premurosa e chiedere il perché di quello che fanno e come sono arrivati a quello se prima erano come cane e gatto?
Parlare con loro due assieme o prima parlarne con uno per volta?
Utente
Parlare con Stefano è molto più semplice e penso di riuscire a fagli vedere uno psicoterapeuta è parlarne con Cristina che mi fa un po' paura, la ragazza e molto permalosa, presuntuosa e convinta che lei non sbaglia, stesso oggi cercherò di parlare con lei
Parlare insieme potrebbe arrivare in un secondo momento, solo quando entrambi hanno avuto modo di riflettere individualmente e accettare il supporto. L’obiettivo è ridurre il rischio di conflitto e favorire un percorso di ascolto e comprensione.
Resto a disposizione,
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Buonasera dottoressa, oggi dopo che ho letto quello che mi ha scritto sono riuscita a parlare singolarmente ad ognuno di loro, e penso che la cosa sia un po' più complicata di quello che sembra, parlando con Stefano prima ha negato e mi ha dato della malata di mente ma quando ho detto ciò che avevo visto non ha più potuto negare, cercando di farlo ragionare e capire che quello che fa con la sorella non e giusto sia geneticamente che moralmente, lui mi ha gelato il sangue dicendomi mamma noi ci amiamo e vogliamo stare assieme, parlando con lui mi sono resa conto ma forse sbaglio che lui e più attratto dalla parte sessuale e non dall' amore inteso come rapporto di coppia. Prima che potesse mettere a corrente la sorella lo chiamata da parte e abbiamo parlato, anche lei all'inizio ha negato ma dopo non ha potuto più negare anche lei con la storia dell' amore a me è sembrato che fosse una storiella preparata in caso mi fossi accorta di quello che fanno, ho notato falsità nelle sue parole e come mi guardava, testa bassa e alzava lo sguardo per vedere la mia reazione.
Avevo deciso di parlare al mio ex marito,il padre dei ragazzi, dopo ho pensato che la sua reazione sarebbe stata catastrofica e quel piccolo passo che ho fatto oggi sarebbe stato vano, perciò ho deciso di farmi aiutare da mio fratello e sua moglie, i ragazzi con loro hanno uno splendido rapporto e penso che riescano a farli ragionare e vedere uno psicoterapeuta.
La ringrazio anche se poco dopo che lei mi ha dato risposta sono riuscita a trovare il coraggio di parlare con i miei figli.
Cordiali saluti, Irene
Avevo deciso di parlare al mio ex marito,il padre dei ragazzi, dopo ho pensato che la sua reazione sarebbe stata catastrofica e quel piccolo passo che ho fatto oggi sarebbe stato vano, perciò ho deciso di farmi aiutare da mio fratello e sua moglie, i ragazzi con loro hanno uno splendido rapporto e penso che riescano a farli ragionare e vedere uno psicoterapeuta.
La ringrazio anche se poco dopo che lei mi ha dato risposta sono riuscita a trovare il coraggio di parlare con i miei figli.
Cordiali saluti, Irene
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 20/09/2025.
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