Come reagire quando l'educazione ricevuta si riflette sui rapporti di coppia in età adulta?

Buonasera,
ultimamente parlo molto con una mia amica dei miei problemi di coppia.
Secondo lei, vedendo la situazione dall'esterno, io sono completamente schiacciata dal carattere di mio marito, - cosa tra l'altro che anni addietro affermavano con insistenza anche i miei genitori - e che sono completamente sottomessa a lui.
Parliamoci chiaro, mio marito è una brava persona, ma caratterialmente tende a fare solo ciò che gli interessa fregandosene del tutto di me, adducendo varie scuse (sono stanco, sono stressato, mi fa fatica ecc)...il problema principale è che non abbiamo più una vita intima e lui non fornisce su questo nessuna spiegazione o chiarimento (escludo nella maniera più assoluta un tradimento o un amante...ha sempre detto che non gli interessa).
La mia amica dice che questo è profondamente ingiusto e che io devo pretendere spiegazioni, ma io non riesco ad impormi, a pretendere spiegazioni, tendo a sottomettere me stessa per amor del quieto vivere e non riesco ad uscirne.
Davvero, sembra impossibile ma non riesco a entrare più nell'argomento (anche perchè quando ci sono entrata lui ha cambiato argomento immediatamente o ha fatto qualche stupida battuta in merito evitando poi di dare risposte)
Riflettendo sulla mia vita giovanile, mi sono resa conto di questo:
io ho ricevuto un'educazione molto severa da mia madre.
Avevo molto timore di lei, avevo paura delle brontolate, cercavo sempre di essere la brava bambina che accontenta la mamma.
Ho subito comunque delle privazioni e delle limitazioni da parte sua riguardanti più che altro le uscite serali giovanili (dovevo tornare presto a casa e questo mi impediva, che ne so, di andare in discoteca con le amiche e tornare alle 3)...in sostanza, ero sottomessa sotto questo punto di vista alle sue regole.
Ha comunque avuto comportamenti cattivi nei miei confronti, eccessivamente duri che hanno limitato o condizionato la mia vita.
Questo mi ha portato a cercare di accontentarla anche quando sono stata adulta, discutendo di conseguenza con mio marito che ha quindi subito l'ingerenza della suocera.

Secondo il vostro parere, questo può aver portato alla situazione di oggi?
Che io mi sottometto agli altri e non me ne rendo neanche conto?
Che non sono in grado di farmi valere relativamente a un argomento importante come la sessualità di coppia (la mancanza di quest'ultima mi pesa, ma non riesco a pretendere nemmeno una semplice spiegazione)
Grazie per un vostro riscontro in merito.
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile signora,
la sessualità nella coppia è non solo piacere condiviso, ma alleanza, abbraccio, vicinanza, nella maggior parte dei casi elemento indispensabile dell'amore.
Lei può essere troppo remissiva a motivo dell'educazione ricevuta, ma non è guardando al passato e al rapporto con sua madre che può comprendere e risolvere il presente, e nemmeno affermando che suo marito "caratterialmente tende a fare solo ciò che gli interessa fregandosene del tutto di me".
Quanto al "carattere", per la psicologia non esiste: si tratta di una serie di abitudini acquisite e poi mantenute, perché si sono rivelate vincenti o in caso contrario perché non si è capaci di cambiarle.
Date le abitudini di suo marito, la sprezzante indifferenza alle sue richieste sessuali a quanto pare è la punta dell'iceberg.
A questo punto lei dovrebbe chiedersi non dei perché, ma dei come: non perché lei è così e lui è cosà, ma come conquistare i suoi diritti e come far tornare sulla giusta strada un rapporto che altrimenti andrà sempre più alla deriva trascinando con sé la sua salute psicofisica (ho letto i suoi consulti precedenti).
Un* psicolog* a lei dedicat* potrebbe aiutarla a capire meglio i suoi bisogni e ad agire di conseguenza; ma anche da qui potremmo aiutarla un po' di più se ci dicesse da quanto tempo è sposata, se è economicamente indipendente, se avete figli, insomma tutto quello che attiene alla sua vita e alla sua possibilità di cambiarla in meglio.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la sua consulenza.
Sono sposata da più di 20 anni e ho una figlia ormai grande ,che vive con noi, e sono assolutamente indipendente dal punto di vista economico.
Il fatto è che mio marito non è mai stato interessato alla vita intima di coppia, e non lo ero neanche io in gioventù: solo successivamente negli anni ho capito che si tratta di un aspetto importante della vita, ho iniziato ad apprezzarlo, ma lui invece è rimasto sempre poco interessato alla questione, ha sempre detto che la cosa "non gli interessa" e che ne fa volentieri a meno. Mai chiarite le ragioni. Ma c'è una bella differenza tra avere comunque una vita intima di coppia e non averla per niente; in quest'ultimo caso, ci si sente proprio "abbandonati" senza nemmeno capire perché. C'è da dire inoltre che negli ultimi anni lui è pure parecchio più sereno che nel passato , tranquillo, fa sport, ne trae giovamento, e quindi "pare" proprio che faccia tranquillamente volentieri a meno ! Credo di aver sposato un uomo veramente particolare. Come ripeto, quando ho tentato di capire qualcosa, lui ha cambiato argomento o ha risposto con 2 parole.
Grazie mille
Cordiali saluti
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
il più delle volte questo tipo di "particolarità" in campo sessuale proviene dalle preferenze di genere. A questo farebbe pensare il fatto che suo marito già tanti anni fa abbia scelto una partner indifferente al sesso.
In ogni caso, quello che per lei era forse un blocco legato ad un'educazione repressiva, in seguito si è sciolto; quello che per lui era un rifiuto su basi note invece continua.
Alcune coppie con preferenze di genere non allineate si scambiano comunque tenerezze e attenzioni affettuose, anche se conducono poi segretamente delle relazioni sessuali più consone ai rispettivi gusti; nel vostro caso invece sembra che manchi, da parte di suo marito, perfino l'attenzione più elementare ai bisogni della coniuge.
Questo può costituire una mutilazione del benessere di lei, e ci sono già i segni nelle conseguenze psicosomatiche in atto: ipertensione, contratture, vertigini...
Al di là della sua indipendenza economica e della sua "crescita", ossia del suo attuale risveglio sessuale, segnalato dalla volontà di parlarne a un'amica e scriverne a noi, lei si sente in grado di esplorare le cause che hanno inceppato la sua capacità di tutelarsi e di affermare i suoi diritti?
Sembrerebbe di sì, leggendo il titolo della sua richiesta di consulto.
Se si sente pronta a questo viaggio all'interno di sé stessa, si affidi ad un terapeuta empatico e paziente, e procedete senza fretta in un percorso che può portarla lontano, su lidi ignoti.
Le faccio molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza
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