Come superare il mio disagio dovuto per li mani piccole?
Buonasera mi serve aiuto non so più cosa fare.
Ho 28 anni dovrei essere già un uomo, ma quando entro in una stanza piena di persone penso solo a non guardare le mani degl'altri, ciò mi crea un forte disagio non riesco più a socializzare come un tempo, perché mi rendo conto che non crescerò più quindi faccio i conti con il mio aspetto fisico per lo più ciò che non accetto sono le mie mani piccole.
E la gente me lo fa notare.
In mia presenza quando mi comporto come qualsiasi persona normale, ovvero appoggiando le mani sul tavolo o su qualsiasi altra superficie quindi in bella vista, la gente si guarda le sue mani e fa una faccia molto strana, questo succede perche io prima ho guardato le loro mani per confrontarle con le mie, ma succede anche se non lo faccio, e questo mi crea fastidio, dolore, vergogna.
Ho pensato più volte di farmi vedere da una psicologo/a per superare il problema è accettarmi.
Cosa mi consigliate?
Ho 28 anni dovrei essere già un uomo, ma quando entro in una stanza piena di persone penso solo a non guardare le mani degl'altri, ciò mi crea un forte disagio non riesco più a socializzare come un tempo, perché mi rendo conto che non crescerò più quindi faccio i conti con il mio aspetto fisico per lo più ciò che non accetto sono le mie mani piccole.
E la gente me lo fa notare.
In mia presenza quando mi comporto come qualsiasi persona normale, ovvero appoggiando le mani sul tavolo o su qualsiasi altra superficie quindi in bella vista, la gente si guarda le sue mani e fa una faccia molto strana, questo succede perche io prima ho guardato le loro mani per confrontarle con le mie, ma succede anche se non lo faccio, e questo mi crea fastidio, dolore, vergogna.
Ho pensato più volte di farmi vedere da una psicologo/a per superare il problema è accettarmi.
Cosa mi consigliate?
Buongiorno,
Sembra che il suo pensero vada subito a ciò che teme più degli altri: il confronto, come se le mani fossero diventate un simbolo del suo valore personale, quasi a racchiudere l’idea che un uomo dovrebbe essere fatto in un certo modo . E, il fatto che interpreti le reazioni altrui come giudicanti, mi fa pensare che la vergogna abbia preso molto spazio.
Può davvero essere utile un percorso psicologico, non perché le mani debbano essere accettate a forza, ma per comprendere come sono diventate il punto in cui si concentra un disagio più ampio legato alla Sua immagine e alle aspettative su di sé. Sarebbe utile spostare l’attenzione dal corpo come presunta prova di inadeguatezza a un senso di sé più stabile e meno dipendente dal confronto continuo.
Resto a disposizione,
Sembra che il suo pensero vada subito a ciò che teme più degli altri: il confronto, come se le mani fossero diventate un simbolo del suo valore personale, quasi a racchiudere l’idea che un uomo dovrebbe essere fatto in un certo modo . E, il fatto che interpreti le reazioni altrui come giudicanti, mi fa pensare che la vergogna abbia preso molto spazio.
Può davvero essere utile un percorso psicologico, non perché le mani debbano essere accettate a forza, ma per comprendere come sono diventate il punto in cui si concentra un disagio più ampio legato alla Sua immagine e alle aspettative su di sé. Sarebbe utile spostare l’attenzione dal corpo come presunta prova di inadeguatezza a un senso di sé più stabile e meno dipendente dal confronto continuo.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 17 visite dal 25/11/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Consulti su problemi relazionali
- Relazioni complicate: perché attraggo solo donne problematiche?
- Problemi di coppia e ho paura di essere presa in giro
- La mia ex è depressa e io non so come aiutarla, mi sento tremendamente in colpa
- Disagio a casa: ansia, soffocamento e paura di tornare.
- Tradimento alla mia amante
- dilemma di coppia: amore vs. desiderio di un figlio non condiviso.
Altri consulti in psicologia
- Ansia da prestazione: è normale e come affrontarla?
- Ansia, isolamento e futuro: terapia è sufficiente?
- Disagio in terapia: le espressioni della terapeuta compromettono il lavoro?
- Sessualità stravolta: aumento desiderio e attrazione per uomini (genitali).
- Dipendenza dagli orgasmi: è possibile?
- Ansia dubbio voglia di vivere oppure morire