Doversi affrontare un lungo viaggio in aereo per stare con la partner: paura vs rimpianto?
Buonasera, la ragazza con la quale mi frequento da quasi 1 anno mi ha invitato a passare il Natale e capodanno insieme.
Lei è straniera e in questo momento è tornata a casa sua e quindi mi ha chiesto di andare lì e dovrei affrontare un volo di 12 ore però io non me la sento perché sono un momento della vita che non mi sento molto tranquillo e inoltre sono quasi 10 anni che non volo e non ho mai fatto un volo così lungo.
L’idea di partire da solo mi spaventa considerato quello che ho appena detto.
Vi chiedo se secondo voi dovrei cercare di superare questa paura e partire.
Perché da una parte il fatto di non partire mi lascia tranquillo dall’altra mi rattrista perché sicuramente quando arriverà Natale, capodanno avrò molto tristezza e il rimpianto di non essere partito
Lei è straniera e in questo momento è tornata a casa sua e quindi mi ha chiesto di andare lì e dovrei affrontare un volo di 12 ore però io non me la sento perché sono un momento della vita che non mi sento molto tranquillo e inoltre sono quasi 10 anni che non volo e non ho mai fatto un volo così lungo.
L’idea di partire da solo mi spaventa considerato quello che ho appena detto.
Vi chiedo se secondo voi dovrei cercare di superare questa paura e partire.
Perché da una parte il fatto di non partire mi lascia tranquillo dall’altra mi rattrista perché sicuramente quando arriverà Natale, capodanno avrò molto tristezza e il rimpianto di non essere partito
Gentile utente,
la paura di volare è una fobia nota e curabile, e tuttavia... non poche volte dietro un'apparente fobia si nasconde dell'altro.
Ci dice che frequenta da meno di un anno una ragazza che vive molto lontano, addirittura a dodici ore di aereo; presumo che non conosca né i parenti né gli amici né il paese di questa ragazza.
Forse il suo timore di volare vuol nascondere la diffidenza verso questo salto nel buio, il timore di trovarsi in un luogo ignoto tra persone sconosciute; forse lei intuisce qualcosa di fuori luogo nella richiesta della ragazza, qualcosa di sbagliato.
Allora queste sue resistenze potrebbero essere ragionevoli.
Andare con un amico o un parente la farebbe sentire meglio?
Se riuscisse ad organizzare nel suo luogo di residenza abituale delle festività serene e appaganti con la presenza di parenti e amici, vorrebbe lo stesso raggiungere la sua ragazza così lontano?
Perché non tenta un colloquio di persona con un* psicolog*, allo scopo di leggere meglio dentro sé stesso? Tanto più che ha scritto: "sono un momento della vita che non mi sento molto tranquillo".
Auguri.
la paura di volare è una fobia nota e curabile, e tuttavia... non poche volte dietro un'apparente fobia si nasconde dell'altro.
Ci dice che frequenta da meno di un anno una ragazza che vive molto lontano, addirittura a dodici ore di aereo; presumo che non conosca né i parenti né gli amici né il paese di questa ragazza.
Forse il suo timore di volare vuol nascondere la diffidenza verso questo salto nel buio, il timore di trovarsi in un luogo ignoto tra persone sconosciute; forse lei intuisce qualcosa di fuori luogo nella richiesta della ragazza, qualcosa di sbagliato.
Allora queste sue resistenze potrebbero essere ragionevoli.
Andare con un amico o un parente la farebbe sentire meglio?
Se riuscisse ad organizzare nel suo luogo di residenza abituale delle festività serene e appaganti con la presenza di parenti e amici, vorrebbe lo stesso raggiungere la sua ragazza così lontano?
Perché non tenta un colloquio di persona con un* psicolog*, allo scopo di leggere meglio dentro sé stesso? Tanto più che ha scritto: "sono un momento della vita che non mi sento molto tranquillo".
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 164 visite dal 30/11/2025.
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