Calo libido: farmaci (alprazolam, slinda) o psicologico?

Sono una ragazza di 34 anni.
Fin da piccola ho sempre avuto problemi di gestione dell'ansia e attacchi di panico e sto affrontando un percorso psicoterapeutico per via di depressione minore diagnosticata più di dieci anni fa.
Sto assumendo da circa 3anni alprazolam (10 gocce la sera) per la gestione dell'ansia e la pillola slinda per gestire un flusso mestruale abbondante.
Potrei aggiungere anche che sono obesa di primo grado.

Grazie alla terapia e l'assunzione dell'ansiolitico il mio umore è migliorato di molto e mi sento molto più serena e fiduciosa del futuro, anche se ancora molto ansiosa.
Ma ho notato piuttosto un calo abbastanza drammatico della libido e volevo capire se questo poteva essere ricondotto all'assunzione di questi farmaci.
Io in generale sono una persona che si avventura molto poco in relazioni con l'altro sesso (anche forse per una serie di esperienze traumatiche in adolescenza che hanno lasciato il segno), non ho fiducia negli uomini, e l'ultima relazione avuta risale a ben 5 anni fa.
Nella quale comunque non sentivo un grande trasporto emotivo, credo semplicemente sentissi molta solitudine e curiosità rispetto al sesso.
Ho avuto i miei primi rapporti sessuali con questo partner e non li ho trovati minimamente soddisfacenti e ho interrotto la relazione in pochi mesi anche per questo motivo.
Negli ultimi sei mesi ho invece provato una forte attrazione, anche sessuale, per un coetaneo, che però non si è concretizzata in nulla in quanto poi questo coetaneo si è trasferito altrove e in generale era a senso unico (lui non ricambiava).
Mi sono accorta di poter rientrare nella demisessualità, credo di dover essere molto a mio agio con una persona per desiderare di avere rapporti con lui.
Adesso starei cercando di conoscere altre persone ma mi rendo conto che quel che mi smuove è soprattutto un forte senso di solitudine, infatti dopo qualche uscita provo disinteresse emotivo con le persone con cui esco.
Ultimamente mi è capitato di uscire con un altro uomo che ha già cominciato a farmi avances, ma di provare quasi disgusto pensando alla possibilità di fare sesso con lui.
In generale negli ultimi mesi sento il mio corpo molto "addormentato" dal punto di vista sessuale.
Mi masturbo ma piuttosto raramente (forse 2-3 volte al mese) e sento una grande fatica quando lo faccio, perfino quasi dolore (ho crampi muscolari per lo sforzo, una volta ho perfino avuto un colpo di frusta! ) , non ho alcuna lubrificazione, lo sento come un atto meccanico che "devo fare" solo perchè il mio corpo ne sente il bisogno, ma traggo solo piacere fisico, poco mentale (mentre prima era un atto che trovavo molto stimolante e liberatorio).
pur avendo soddisfatto il bisogno sessuale, mi sento esausta e dolorante dopo l'atto.

Vorrei capire se questo calo della libido sia dovuto all'assunzione di questi farmaci oppure il mio è un problema psicologico.
Grazie per aver letto fin qui.
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

come già la sua psicoterapeuta le avrà detto,
non è sempre possibile distinguere il calo della libido dovuto alla depressione da quello eventualmente indotto dai farmaci o da altre cause.

Del resto lei ci dice poi che negli ultimi sei mesi "ho invece provato una forte attrazione, anche sessuale, per un coetaneo", contraddicendo la percezione che "negli ultimi mesi sento il mio corpo molto "addormentato" dal punto di vista sessuale." E dunque ...

Ne parli apertamnete con la sua psicoterapeuta, che conosce i meccanismi di funzionamento delle sua mente, e che quindi è in grado di aiutarla sia nell'identificare possibili cause intrapsichiche, sia di reindirizzarla allo psichiatra che la segue con i farmaci.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
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Dottoressa intanto la ringrazio per la risposta,
Vengo seguita solamente dalla psichiatra che segue la mia terapia farmacologica (facciamo delle sedute psicologiche). Posso dire che l'intensa attrazione che ho provato per il coetaneo é stata un caso improvviso e insolito per me, ed é stato isolato, questa 'passione' si é anche spenta velocemente. Ho comunque l'impressione che sia la pillola che sto assumendo a determinare alcuni aspetti della mia libido, normalmente prima dell'assunzione ero regolata dal ciclo mestruale e sapevo cosa aspettarmi (c'era sempre un aumento del desiderio in concomitanza con l'arrivo delle mestruazioni, che poi calava naturalmente) mentre con l'assunzione di questo farmaco mi trovo invece in una situazione in cui non c'é nessuna regolaritá, nessuna fase, e ogni giorno mi sento in maniera differente, cosa che trovo un po' spiazzante. Ne parlerò con la mia ginecologa. La ringrazio ancora per aver risposto al mio consulto
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

Lei ha scritto qui in area psicologica, però nella realtà preferisce privilegiare l'aspetto medico: ginecologa, psichiatra ... Come mai?

".. con l'assunzione di questo farmaco mi trovo invece in una situazione in cui non c'é nessuna regolaritá, nessuna fase, e ogni giorno mi sento in maniera differente..", e dunque è improbabile che un farmaco causi effetti ramdon sulla libido. Le suggerivo di approfondire l'aspetto psicologico (intrapsichico e relazionale) legato alla sessualità.
Le "sedute psicologiche" con la psichiatra non sempre corrispondono ad una psicoterapia (anche perchè non tutti gli psichiatri sono psicoterapeuti). Se invece si sente supportata da tale professionista, porti anche in quella sede l'aspetto della libido altalenante.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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