Giovane donna sopraffatta: come affrontare stress, famiglia e dolore?
Salve vi scrivo dalla provincia di Padova.
Ho 28 anni.
Sono una figlia, mamma e compagna.
Convivo da circa 4 anni.
Ho una bambina.
Va all' asilo.
Ultimamente con quello che mi sta accadendo ultimamente non mi sento più giovane.
Ma ultimamente mi sento una persona anziana dentro di me.
Il mio corpo è molto cambiato.
Gravidanza, tradimento (che ogni giorno non riesco a perdonare e a dimenticare o a fare finta di niente).
Umiliazioni, prese in giro dalla famiglia del mio compagno perché purtroppo non viviamo (da soli) ma in casa con gli altri.
E la mia vita ultimamente con il tocco finale mi ha ammazzato... mio papà sta combattendo con un tumore ho un papà giovane ma ho tanta tanta paura.
Il mio corpo non è più un corpo.
Non riesco più accettare qualsiasi cosa che regge.
La mia stanchezza psicologicamente, mentalmente e fisicamente è al limite.
La mia sofferenza è al limite.
La mia pazienza è arrivata al limite.
Qui in casa mi tocca stare zitta.
Non parlo con nessuno (se no in macchina col mio compagno).
Purtroppo la mamma è mancata quasi 7 anni fa'.
Suo papà è capace solo di umiliarmi, di dirmi che non faccio nulla dalla mattina alla sera e quando torna a casa (quando va via) trova pappa pronta e tavola pronta.
Pavimento pulito, lavata e profumato.
Senza lasciare uno striscio (un esempio).
Purtroppo la mia unica forza e il mio difetto è quello di rispondere indietro quando vengo attaccata o umiliata.
E mi dicono di portare rispetto?! Ma se non c'è l' ho io, perché devo rispettare gli altri?! Ma da quale mondo e mondo scusate?!
Vorrei buttare tutto all' aria però ho una figlia con il mio compagno.
È x mia figlia e i miei che sopravvivo a tutto ciò.
Se non avesse mia figlia non sarei qui.
E mi dispiace a dire una cosa del genere.
Forse non lo dovrei nemmeno pensare di dire una cosa del genere.
Piango solo e faccio i mestieri quando mia figlia è in asilo.
Il mio compagno mi dice non trovarti lavoro.
Non serve.
A me non piace essere la "mantenuta" che vive nelle spalle degli altri"! La parola "mantenuta non mi è mai piaciuta e così è e così sarà per sempre.
Vi ho scritto perché sono arrivata al limite di tutto perfino della sopportazione.
Non sopporto più la famiglia del mio compagno.
Vi chiedo un aiuto gentilmente.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie.
Attendo risposta
Ho 28 anni.
Sono una figlia, mamma e compagna.
Convivo da circa 4 anni.
Ho una bambina.
Va all' asilo.
Ultimamente con quello che mi sta accadendo ultimamente non mi sento più giovane.
Ma ultimamente mi sento una persona anziana dentro di me.
Il mio corpo è molto cambiato.
Gravidanza, tradimento (che ogni giorno non riesco a perdonare e a dimenticare o a fare finta di niente).
Umiliazioni, prese in giro dalla famiglia del mio compagno perché purtroppo non viviamo (da soli) ma in casa con gli altri.
E la mia vita ultimamente con il tocco finale mi ha ammazzato... mio papà sta combattendo con un tumore ho un papà giovane ma ho tanta tanta paura.
Il mio corpo non è più un corpo.
Non riesco più accettare qualsiasi cosa che regge.
La mia stanchezza psicologicamente, mentalmente e fisicamente è al limite.
La mia sofferenza è al limite.
La mia pazienza è arrivata al limite.
Qui in casa mi tocca stare zitta.
Non parlo con nessuno (se no in macchina col mio compagno).
Purtroppo la mamma è mancata quasi 7 anni fa'.
Suo papà è capace solo di umiliarmi, di dirmi che non faccio nulla dalla mattina alla sera e quando torna a casa (quando va via) trova pappa pronta e tavola pronta.
Pavimento pulito, lavata e profumato.
Senza lasciare uno striscio (un esempio).
Purtroppo la mia unica forza e il mio difetto è quello di rispondere indietro quando vengo attaccata o umiliata.
E mi dicono di portare rispetto?! Ma se non c'è l' ho io, perché devo rispettare gli altri?! Ma da quale mondo e mondo scusate?!
Vorrei buttare tutto all' aria però ho una figlia con il mio compagno.
È x mia figlia e i miei che sopravvivo a tutto ciò.
Se non avesse mia figlia non sarei qui.
E mi dispiace a dire una cosa del genere.
Forse non lo dovrei nemmeno pensare di dire una cosa del genere.
Piango solo e faccio i mestieri quando mia figlia è in asilo.
Il mio compagno mi dice non trovarti lavoro.
Non serve.
A me non piace essere la "mantenuta" che vive nelle spalle degli altri"! La parola "mantenuta non mi è mai piaciuta e così è e così sarà per sempre.
Vi ho scritto perché sono arrivata al limite di tutto perfino della sopportazione.
Non sopporto più la famiglia del mio compagno.
Vi chiedo un aiuto gentilmente.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie.
Attendo risposta
Gentile utente,
questa è la quarta email che ci scrive sullo stesso argomento.
Riassumo la sua storia, perché possa guardarla dall'esterno.
Un uomo fatto, di 32 anni, più di dieci anni fa, quando lei non ne aveva neanche venti ed era stata ferita dal tradimento di tutti e tre i partner ai quali si era accompagnata, ha iniziato con lei una relazione sfociata nella convivenza non in un vostro alloggio, ma nella casa paterna di lui.
Questa convivenza dura a tutt'oggi, assieme al padre di lui e a una vostra figlia nata quattro anni fa.
Non è chiaro da questa ultima email se sia mancata sette anni fa la madre del suo compagno o sua madre.
In casa lei fa i servizi, cucina, si occupa di sua figlia, si presta ai bisogni sessuali del compagno che li richiede non più di due o tre volte al mese e non certo come gesti d'amore, visto che non la abbraccia mai e se lei cerca di baciarlo si sottrae. Anche il puro e semplice erotismo è carente: per quest'attività lui preferisce le prostitute.
Quanto al rispetto per il suo ruolo di compagna, madre e "padrona di casa", non ce n'è nemmeno l'ombra, da parte di suo marito e neanche dei suoi parenti, a quanto lei scrive: la chiamano pazza e visionaria quando lei si lamenta dei numerosi "tradimenti" del suo uomo: si valuta tanto poco da considerare un tradimento lo squallido vizio delle prostitute, e da sprecare le sue energie nel cercare le prove di queste eroiche imprese sul suo cellulare.
Inevitabilmente ci si chiede perché lei si sia messa in questa condizione di semi-schiavitù e ci rimanga. Le stesse attività che fa gratis e disprezzata (pulizia della casa, cucinare, stirare etc.), se fatte come lavoro, le procurerebbero stipendio, ringraziamenti e rispetto.
Perché lei invece fa la schiava, anche sessuale, nel disprezzo?
E crede che a sua figlia vedere questo faccia bene?
Come può uscirne le è stato spiegato più volte dalle mie colleghe nei precedenti consulti, ma lei ancora non vuole farlo.
Pensi al fatto che la vita è sua, e al momento anche la vita di sua figlia è nelle sue mani.
Forse doversi occupare della malattia di suo padre l'aiuterà a uscire dall'incantesimo, a scuotersi, a riscattarsi?
Io glielo auguro, come auguro a lui la guarigione.
questa è la quarta email che ci scrive sullo stesso argomento.
Riassumo la sua storia, perché possa guardarla dall'esterno.
Un uomo fatto, di 32 anni, più di dieci anni fa, quando lei non ne aveva neanche venti ed era stata ferita dal tradimento di tutti e tre i partner ai quali si era accompagnata, ha iniziato con lei una relazione sfociata nella convivenza non in un vostro alloggio, ma nella casa paterna di lui.
Questa convivenza dura a tutt'oggi, assieme al padre di lui e a una vostra figlia nata quattro anni fa.
Non è chiaro da questa ultima email se sia mancata sette anni fa la madre del suo compagno o sua madre.
In casa lei fa i servizi, cucina, si occupa di sua figlia, si presta ai bisogni sessuali del compagno che li richiede non più di due o tre volte al mese e non certo come gesti d'amore, visto che non la abbraccia mai e se lei cerca di baciarlo si sottrae. Anche il puro e semplice erotismo è carente: per quest'attività lui preferisce le prostitute.
Quanto al rispetto per il suo ruolo di compagna, madre e "padrona di casa", non ce n'è nemmeno l'ombra, da parte di suo marito e neanche dei suoi parenti, a quanto lei scrive: la chiamano pazza e visionaria quando lei si lamenta dei numerosi "tradimenti" del suo uomo: si valuta tanto poco da considerare un tradimento lo squallido vizio delle prostitute, e da sprecare le sue energie nel cercare le prove di queste eroiche imprese sul suo cellulare.
Inevitabilmente ci si chiede perché lei si sia messa in questa condizione di semi-schiavitù e ci rimanga. Le stesse attività che fa gratis e disprezzata (pulizia della casa, cucinare, stirare etc.), se fatte come lavoro, le procurerebbero stipendio, ringraziamenti e rispetto.
Perché lei invece fa la schiava, anche sessuale, nel disprezzo?
E crede che a sua figlia vedere questo faccia bene?
Come può uscirne le è stato spiegato più volte dalle mie colleghe nei precedenti consulti, ma lei ancora non vuole farlo.
Pensi al fatto che la vita è sua, e al momento anche la vita di sua figlia è nelle sue mani.
Forse doversi occupare della malattia di suo padre l'aiuterà a uscire dall'incantesimo, a scuotersi, a riscattarsi?
Io glielo auguro, come auguro a lui la guarigione.
Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com
Utente
Salve.
Grazie per avermi letto e ascoltato.
A gennaio 2026 sono esattamente e purtroppo 7 anni che è venuta a mancare la mamma del mio compagno.
Il mio compagno ha anche un fratello più grande che mi vede stare male quando viene qui e ceniamo insieme.
Vede e comprende il mio stato d'animo.
Io sinceramente? Non so più davvero cosa provo,che sentimento provare per il mio compagno.
Io sto facendo di tutto per trovarmi un posto di lavoro,uscire da casa per 3/4 ore quelle che sono finché ho la bambina in asilo.
Qui a casa se resto al telefono il papà del mio compagno si arrabbia....non vuole.
2 settimane fa (porto un banalissimo esempio) sia il mio compagno che suo papà mi hanno tempestata di parole perché ho consumato 80 OTTANTA LITRI DI ACQUA DALLO SCALDABAGNO. A me sembrava strano, impossibile e una cosa fuori dal normale. Stasera il mio compagno mi chiede scusa e mi dice che quando veniva a casa suo papà gli diceva un sacco di parole e così è stato. Si è bruciato il filo per quello scendeva tantissimo l acqua calda dello scaldabagno.Ho detto non voglio scuse da NESSUNO.
Troppo facile e comodo a dare subito la colpa a chi non ne ha! Ho fatto stare zitti sia il mio compagno che suo padre.
Il mio compagno purtroppo per le "mani" ha una cogliona mi scuso per il termine inappropriato. Perché ho tanti pregi e difetti...... e chi non li ha mi scusi un attimo? Ma in primis ho tanto a freno la lingua. Perché ho una lingua che "taglia e cuce"piuttosto chiedo consigli su cosa io mi devo migliorare? Ho paura che tutto quello che dico o faccio è sempre e tutto sbagliato (per loro x mio compagno e suo padre).
Attendo risposta grazie.
Grazie per avermi letto e ascoltato.
A gennaio 2026 sono esattamente e purtroppo 7 anni che è venuta a mancare la mamma del mio compagno.
Il mio compagno ha anche un fratello più grande che mi vede stare male quando viene qui e ceniamo insieme.
Vede e comprende il mio stato d'animo.
Io sinceramente? Non so più davvero cosa provo,che sentimento provare per il mio compagno.
Io sto facendo di tutto per trovarmi un posto di lavoro,uscire da casa per 3/4 ore quelle che sono finché ho la bambina in asilo.
Qui a casa se resto al telefono il papà del mio compagno si arrabbia....non vuole.
2 settimane fa (porto un banalissimo esempio) sia il mio compagno che suo papà mi hanno tempestata di parole perché ho consumato 80 OTTANTA LITRI DI ACQUA DALLO SCALDABAGNO. A me sembrava strano, impossibile e una cosa fuori dal normale. Stasera il mio compagno mi chiede scusa e mi dice che quando veniva a casa suo papà gli diceva un sacco di parole e così è stato. Si è bruciato il filo per quello scendeva tantissimo l acqua calda dello scaldabagno.Ho detto non voglio scuse da NESSUNO.
Troppo facile e comodo a dare subito la colpa a chi non ne ha! Ho fatto stare zitti sia il mio compagno che suo padre.
Il mio compagno purtroppo per le "mani" ha una cogliona mi scuso per il termine inappropriato. Perché ho tanti pregi e difetti...... e chi non li ha mi scusi un attimo? Ma in primis ho tanto a freno la lingua. Perché ho una lingua che "taglia e cuce"piuttosto chiedo consigli su cosa io mi devo migliorare? Ho paura che tutto quello che dico o faccio è sempre e tutto sbagliato (per loro x mio compagno e suo padre).
Attendo risposta grazie.
Gentile utente,
mi fermo alla sua frase: "Io sto facendo di tutto per trovarmi un posto di lavoro,uscire da casa per 3/4 ore quelle che sono finché ho la bambina in asilo".
Ha messo degli avvisi nei negozi e su Facebook offrendosi per le pulizie domestiche?
Non sappiamo quale sia il suo titolo di studio, ma penso che nei lavori di casa sia brava e allenata, dunque perché non partire da questo, per crearsi la condizione più importante che esista per una persona, cioè l'indpendenza economica?
Tutto il resto poi segue a questa prima fondamentale libertà.
Lei chiude questa richiesta di consulto, come tutte le altre che ci ha scritto, chiedendo soluzioni.
Ma la risposta le è stata data molte volte: si consulti con un* psicolog* di persona, alle ASL, al Consultorio o dove meglio crede, ma soprattutto prenda in pugno la sua vita, e la smetta di spiare i vizi squallidi del suo compagno. Questo comportamento non è rispettoso di lei stessa.
Soprattutto, impieghi il suo tempo lavorando, facendo cose buone per sé e per sua figlia.
Auguri.
mi fermo alla sua frase: "Io sto facendo di tutto per trovarmi un posto di lavoro,uscire da casa per 3/4 ore quelle che sono finché ho la bambina in asilo".
Ha messo degli avvisi nei negozi e su Facebook offrendosi per le pulizie domestiche?
Non sappiamo quale sia il suo titolo di studio, ma penso che nei lavori di casa sia brava e allenata, dunque perché non partire da questo, per crearsi la condizione più importante che esista per una persona, cioè l'indpendenza economica?
Tutto il resto poi segue a questa prima fondamentale libertà.
Lei chiude questa richiesta di consulto, come tutte le altre che ci ha scritto, chiedendo soluzioni.
Ma la risposta le è stata data molte volte: si consulti con un* psicolog* di persona, alle ASL, al Consultorio o dove meglio crede, ma soprattutto prenda in pugno la sua vita, e la smetta di spiare i vizi squallidi del suo compagno. Questo comportamento non è rispettoso di lei stessa.
Soprattutto, impieghi il suo tempo lavorando, facendo cose buone per sé e per sua figlia.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 317 visite dal 01/12/2025.
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