La terapia mi sta aiutando

Buonasera,
volevo chiedere un'opinione rispetto a quanto mi sta succedendo, nonostante stia seguendo una terapeuta da circa 1anno, di cui mi fido e che mi sta aiutando molto, rispetto a questo argomento, però, ho alcuni problemi ad aprirmi.La terapia mi sta aiutando a recuperare la mia sfera emotiva e la mia fisicità al femminile distrutte negli anni da diversi meccanismi costruiti per affrontare una situazione familiare difficile (mio padre soffre di disturbo bipolare,mia madre ha perso la sua identità in lui e nn ho un buon rapporto con loro).Da circa 7 mesi sto con un ragazzo che amo moltissimo e che mi ha fatto fare un vero "salto di qualità" nel recupero delle emozioni che credevo di non essere più in grado di provare e per cui ho lasciato 1persona cn cui stavo da 7 anni.Arrivo al punto della mail,negli ultimi anni ho spesso associato la mancanza di desiderio sessuale alla possibilità di essere omosessuale, quest'estate, però, dopo aver conosciuto il mio attuale ragazzo, il desiderio è "ricomparso" e con lui, grazie anche alla terapia, ho imparato a lasciarmi andare alla piacevolezza che l'intimità può regalare e il pensiero ossessivo è scomparso.Negli ultimi mesi, però, questo timore è ricomparso ed è sempre più ossessionante, nonostante la mia intimità con lui sia sempre soddisfacente.
Mi accorgo che tale pensiero ossessivo si accompagna a momenti di forte ansia quando ho paura di perdere la possibilità che sto conquistando di vivermi e vivere le emozioni a 360° (ad esempio quando ritrovo il mio ragazzo che vive all'estero o dobbiamo salutarci prima della partenza).Mi capita di guardare spesso e a volte in modo ossessivo le altre ragazze e quando succede in un primo momento mi sembra di voler cercare in loro un confronto all'io femminile che "sto costruendo" (ho sempre rifiutato il modello femminile offertomi da mia mamma), ma dopo un primo pensiero "io non sn bella come loro" mi soffoca il pensiero che in realtà questa attenzione morbosa possa nascondere qualcosa di diverso.Mi ritorna alla mente quando da piccolina, giocando con le amichette ci baciavamo in bocca (non so quanto sia normale!) o quando nell'adolescenza mi capitava spesso di praticare autoerotismo guardando scene erotiche in cui in alcuni casi c'erano solo donne (mi ricordo però che quelle immagini non erano "eccitati" come quelle di sesso eterosessuale)o ancora il fatto che di fronte a immagini sensuali di donne sento una sorta di "stimolo" genitale istantaneo (che non ha nulla a che vedere con le sensazioni forti che ho quando sono in intimità con il mio ragazzo, anche sl se mi sfior).
Dopo aver parlato con la mia terapeuta di questa paura, anche se in termini meno puntuali, credevo che questi pensieri sarebbero passati invece non è stato cosi. Nei momenti di maggiore serenità mi dico che questa ossessione è legata al fatto che sto cercando 1immagine di me coerente, ma in altri mi sembra di impazzire.Mi piacerebbe avere 1vostra opinione.
Grazie davvero per l'aiuto!
[#1]
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazza,
innanzitutto credo che la persona più indicata per rispondere ai suoi quesiti sia la sua terapeuta proprio per il percorso che avete fatto e che state facendo e che lei reputa fruttuoso. Anche se ne avete già parlato credo sia importante che lei riporti la persistenza di questi pensieri e di queste sensazioni perchè è possibile che non sia stato ancora affrontato il vero nocciolo di questi pensieri.

"Mi accorgo che tale pensiero ossessivo si accompagna a momenti di forte ansia quando ho paura di perdere la possibilità che sto conquistando di vivermi e vivere le emozioni a 360°"

Personalmente da quanto racconta i suoi sembrerebbero più pensieri ossessivi piuttosto che una vera e propria omosessualità, ma considerati tutti i limiti di questo contesto ritengo importante che lei affronti nuovamente questo argomento in terapia.
In bocca al lupo.

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

[#2]
Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
Gentile utente,
da ciò che scrive mi pare di intuire che al suo timore di essere omosessuale non si sia associato mai un autentico desiderio sessuale sperimentato nella realtà per una persona del suo stesso sesso, è così?

Se fosse così, perchè teme così fortemente di essere omosessuale?
A cose le serve oggi temere una cosa che, nella realtà, non si è mai verificata?

"Mi accorgo che tale pensiero ossessivo si accompagna a momenti di forte ansia quando ho paura di perdere la possibilità che sto conquistando di vivermi e vivere le emozioni a 360° (ad esempio quando ritrovo il mio ragazzo che vive all'estero o dobbiamo salutarci prima della partenza)."

Lei stessa si è accorta che questo pensiero ossessivo la tormenta di più proprio quando è fisicamente (ed emotivamente, forse) più vicina alla persona che ama.
E' possibile, secondo lei, che questo pensiero ossessivo serva a "distrarla" dal timore di perderla?

Da ciò che scrive mi sembra di intuire che lei stessa abbia "intravisto una pista" e identificato delle ipotesi esplicative di ciò che le accade e del perchè accade.

Provi a esplorare insieme alla sua terapeuta le riflessioni che ha condiviso con noi stasera.

Un grande in bocca al lupo

Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le vostre risposte e per il tempo che mi avete dedicato..
Volevo sapere cosa ne pensate rispetto a questa parte della mail
"Mi ritorna alla mente quando da piccolina, giocando con le amichette ci baciavamo in bocca (non so quanto sia normale!) o quando nell'adolescenza mi capitava spesso di praticare autoerotismo guardando scene erotiche in cui in alcuni casi c'erano solo donne (mi ricordo però che quelle immagini non erano "eccitati" come quelle di sesso eterosessuale)o ancora il fatto che di fronte a immagini sensuali di donne sento una sorta di "stimolo" genitale istantaneo (che non ha nulla a che vedere con le sensazioni forti che ho quando sono in intimità con il mio ragazzo, anche sl se mi sfior)"
perchè in realtà sono questi i pensieri che mi mettono più in difficoltà, vorrei sapere se questo tipo di esperienze possono essere ritenute "normali" benchè inserite in un contesto di disagio anche inconsapevole che posso aver avuto da piccola e ancora oggi.

Grazie davvero per la vostra gentilezza!
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