Ansia o problemi cardiaci o respiratori?

Gentili esperti,mi rivolgo a voi per un ulteriore consulto dopo essermi recata da due medici e fatte relative analisi che andrò poi a riportarvi.Ho 25 anni,da diversi soffro di attacchi di panico che,esclusi i primi periodi,son comunque sempre riuscita bene o male a gestirmi,o quantomeno non ho permesso che mi condizionassero la vita.I sintomi eran sempre gli stessi,sentivo un formicolio alle gambe e quello era l’incipit, dopodiché nel giro di pochi minuti arrivavano vampate di calore,sudorazioni e senso di nausea;questo m’ha portato ad esser aragofobica,ma col tempo ho imparato a non farmi ostacolare ad uscire;”vincevo” la mia paura di esser fuori con persone con le quali non ero propriamente in confidenza ,prima d’uscire prendevo 4 gocce dei fiori di Bach –rescue remedy- ed uscivo,e la maggior parte delle volte la serata si svolgeva nel migliore dei modi,senza che mi venissero attacchi.Un po’ per via del fatto che questi attacchi non mi precludessero una vita sociale normale,un po’ perché riuscivo a “dominarli” e tornar calma nel giro di pochi minuti ( credo che ero in grado di farlo forse grazie ai miei studi che mi hanno portato a conoscere ed accettare il disturbo,sono infatti laureanda in psicologia,forse grazie alle esperienze precedenti che mi aiutavano a capire che eran attacchi che duravano poco nei quali non mi accadeva nulla di quel che di terribile temevo ) ,non hanno quasi mai rappresentato un problema, e con gli anni diventavano sempre più rari ( passavano anche mesi senza che ne avessi uno, sottolineo che non mi insorgevano né in situazioni stressanti,né in situazioni particolari, ma cosi,dal nulla, esami e situazioni che portavano un’attivazione o comunque stress li ho affrontati senza avere questi disturbi ). Purtroppo,da circa sei-sette mesi,soffro di una sorta di “evoluzione” dei disturbi provati in precedenza,come se fosse un’ansia generalizzata,mai provata prima. Hanno iniziato a venirmi dolori al petto e dietro la schiena,fra le scapole,spesso il dolore (lo paragonerei a quelli intercostali ) si estendeva a collo e spalle,senso strano al petto,quasi pesantezza. Visibilmente agitata per questi dolori, iniziavo ad avere un senso di soffocamento,sentivo l’aria mancare,un nodo alla gola come se mani me la stessero stringendo, finivo con un pianto irrefrenabile e paura di morire da un momento all’altro ( per infarto o asfissia ).Ho aspettato qualche giorno sperando mi passassero,i dolori ( sfortunatamente ? ) si concentravano soprattutto dalla parte del cuore,cosi ho iniziato a temere d’aver una patologia a quest’organo,quelli che parevan esser attacchi di panico non riuscivo più né a controllarli,nè a riconoscerli in quanto tali perché diversi da quelli sempre provati durante questi anni, cosi mi sono rivolta a due medici. Ho fatto un elettrocardiogramma :
ritmo sinusale 74 bpm, asse verticale, rotazione oraria, ripolarizzazione nella norma

E un rx torace
Nella duplice proiezione, normale trasparenza di entrambi i campi polmonari.
Area cardiopeduncolare nei limiti di norma. Seni costofrenici acuti e pervi.

Dopo varie visite( in una delle quali mi son sentita male,credevo di non respirare più ma il dottore ,con lo stetoscopio mi ha rassicurato che il respiro era regolare) la pressione è stata controllata più volte al giorno per più giorni, quasi sempre nella norma,a volte un po’ bassa,battiti sempre compresi tra gli 80 e i 90,dati i risultati,entrambi son giunti alla conclusione che la mia è solo ansia,i dolori che provo a petto schiena e spalle son dolori muscolari a causa di contrazioni,infatti mi è stato spiegato che se tocco la zona dolorante e sento male,non sto toccando né cuore né polmoni,ma la fascia muscolare e nervi che mi fanno male (ansia che provoca contrazioni,non faccio attività fisiche,anzi ho una vita parecchio sedentaria), un dottore mi ha prescritto un ansiolitico che mi son rifiuata di prendere,l’altro mi ha proposto la cura omeopatica fiori di bach-rescue remedy- da prender con regolarità 4 gocce al mattino e 4 la sera.
Dopo gli esami io son stata bene,non meglio,BENE,scomparso tutto da un giorno all’altro. Non ho più avuto disturbi,fino a pochi giorni fa,nuovi dolori al petto e alla schiena,che riesco a non far sfociare in un attacco di panico,ma che comunque mi preoccupano nuovamente.Premesso che questi disturbi sono ricomparsi in concomitanta di una grave malattia di un mio caro,al quale son molto legata,vi chiedo se gli esami da me fatti bastano per escludere totalmente una patologia a cuore o polmoni,visto che entrambi i medici mi hanno rassicurata in questo senso,spiegandomi che quelli eran i primi esami da fare,step base da cui partire per o escluder patologie fisiche oppure punti di partenza per approfondimenti successivi qualcaso avessero rilevato qualche problema.Mi sta tornando la paura che non bastino quegli esami per escludere una malattia e che sia data colpa all’ansia quando invece ho un diturbo a livello cardiaco o all’apparato respiratorio…
Perdonate la lunghezza del mio scritto,ho voluto tentare di essere il più precisa possibile nell’esporvi il mio problema.
Vi ingrazio anticipatamente,cordialità
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente,

come confermato dai colleghi e' probabile che Lei non abbia nulla di organico.
Purtroppo ha trattato male i suoi sintomi psichici con prodotti inadatti portando il problema per le lunghe e creando le condizioni per la cronicizzazione dello stesso.
Ora e' necessario che si rivolga ad uno psichiatra che possa impostare l'adatto trattamento farmacologico nella speranza che i suoi sintomi possano essere ridotti in un tempo ragionevole.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottor Ruggiero,la ringrazio per la celerità e l'esaustività della risposta.Da una parte mi rincuora sapere che anche Lei appoggia l'ipotesi già avanzata dai due medici,dall'altra il fatto di esser a suo parere stata curata male mi fa preoccupare ; in questi anni ho cercato di evitare di ricorrere a farmaci quali ansiolitici o simili per non incappare in una dipendenza o per non doverne subire effetti collaterali a lungo termine.In casa ho l'esempio di mia madre che dopo una depressione durata anni, anni e anni fa, ancora non ha smesso il proprio farmaco ( anche se ormai la dose è davvero minima quasi fosse una sorta di placebo ); preferirei dottore,detto col cuore in mano, non dover dipendere da un farmaco a vita,credevo che i rimedi omoepatici potessero darmi sollievo che in anni precedenti mi hanno dato.Se però lei ipotizza che la mia condizione attuale ( perdoni se ho capito male e mi corregga qualcaso fosse cosi ) è dovuta al peggiorarsi di una condizione pregressa ( devo aspettarmi quindi un peggioramento nel tempo se non la tampono con farmaci ? )che deve esser curata con farmaci che non appartengono alla categoria omoepatia perchè questi ultimi non hanno utilità,posso rivalutare l'idea di una cura farmacologica.La mia convinzione ( illusione ?? ) era quella di,escluso con certezza ( questo era l'intento del mio scritto ) un problema fisico, lavorare sulla mia sintomatologia d'ansia con cure omoepatiche da cui ho tratto giovamento anni orsono.Una domanda diretta,secondo il suo parere, c'è la possibilità ( so che dipende caso per caso e che non si può generalizzare ) che peggiori se non mi curo con questi farmaci?Nuovamente la ringrazio
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente,

il trattamento per patologie di tipo psichiatrico prevede l'utilizzo di farmaci psichiatrici e non dell'omeopatia, che ad oggi non ha avuto riscontro ufficiale per numerosi disturbi.
L'errata convinzione che la dipendenza sia un buon motivo per non intraprendere un percorso valido anche se farmacologico non fanno altro che rendere il problema psichico cronico e difficile da eradicare successivamente.
Tanto piu' che Lei ha familiarita' per patologie di tipo psichiatrico.
Il trattamento farmacologico, una volta stabilizzato, puo' anche essere supportato da un trattamento psicoterapeutico eventuale.
La realta' attuale e' che i suoi sintomi sono in peggioramento ed a mio avviso, piuttosto che rendere cronico il problema, e' preferibile farsi visitare al piu' presto da uno psichiatra.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

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