Traumi in età pediatrica

Gentili dottori, vi sottopongo il mio problema.
Tutte le visite pediatriche che ho avuto in età infantile (parlo degli anni '70) sembravano concentrarsi esclusivamente sul pene e sulla leggera fimosi che presentava. Tutti i pediatri, nonostante io non volessi assolutamente, mi praticavano la manovra di abbassamento del prepuzio senza utilizzare alcuna crema anestetica nè lubrificante, provocandomi dolori e soprattutto impressionandomi moltissimo. L'ultima volta che questa cosa mi venne fatta, fui tenuto fermo da due infermiere ed il medico, dando un fortissimo strattone, mi provocò un'evidente lacerazione con fuoriuscita di sangue, notevole rigonfiamento, dolore indicibile, e soprattutto shock emotivo.
Ora, poichè soffro di eiaculazione precoce - per non dire istantanea -, il frenulo è piuttosto corto, ed il pene in fase di erezione non presenta alcuna curvatura, vorrei sapere se queste cose mi sono state provocate dalle manovre (a mio dire errate) effettuate dai medici in quegli anni. Senza contare che tutto ciò mi ha portato in un profondo stato depressivo e di rifiuto totale del sesso: ora ho quarant'anni, non ho mai avuto un rapporto sessuale, sono in terapia da psicologi e psichiatri, ma non se ne vede via d'uscita.
Ho il terrore di dovermi sottoporre ad un intervento chirurgico, perchè non sono disposto a tollerare alcun dolore, nemmeno lieve. Mi è stata consigliata una visita andrologica, ma ho il terrore anche di quella.
Ritenete possibile, previo un colloqui col medico andrologo, che la visita si effettui in maniera per me accettabile, ovvero il medico guardi ma senza toccare assolutamente nulla?
Vi chiedo scusa per la lunghezza del post, ma ho preferito illustrare tutto in maniera estesa.
Vi ringrazio fin d'ora per quanto vorrete consigliarmi.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,capisco il disagio ma non posso approvare la stretegia impiegata.Senza una visita diretta il Suo post e' solo uno sfogo.Cordialita'.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Utente
Utente
Gentile dott. Izzo,
mi potrebbe spiegare che cosa intende per "strategia impiegata"? Io al momento non ho adottato alcuna strategia.
Inoltre, comprendo che a Lei del mio stato d'animo possa interessare meno che nulla, ma mi permetto di dirLe che anche da parte dei medici ci vorrebbe un po' di sensibilità umana in più.
Inoltre, La prego di non pensare che si tratti di uno sfogo, perchè non è questa la sede per farlo, e nemmeno è il mio intento: ho semplicemente chiesto un parere.
Liquidare la faccenda così, come il capriccio di un sempliciotto, mi irrita alquanto e mi fa pensare che voi andrologi attendiate il paziente già col bisturi in mano.
Grazie ugualmente.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...e' fuori strada o ha compreso male la mia risposta.Non vedo come si possa porre una diagnosi senza poter visitare il Paziente.Tralaltro non sono nemmeno un chirurgo...Mai pensato che il Suo fosse un capriccio ma,proseguire nell'atteggiamento tenuto fino ad oggi (strategia) non porta a nulla.Cordialita'.
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Utente
Utente
La ringrazio.
Desidererei dunque che qualche suo collega chirurgo mi potesse rispondere, sempre in linea teorica.

Per correggere l'attuale leggera fimosi e la non sufficiente lunghezza del frenulo, sarebbe praticabile una terapia alternativa all'intervento chirurgico (quale ad esempio la cosiddetta "ginnastica prepuziale")?

Inoltre, in caso che l'intervento fosse assolutamente necessario, quali sarebbero generalmente i tempi di completa guarigione?

Ho letto su internet che qualcuno sostiene la necessità di rimanere completamente immobili a letto per alcuni giorni, al fine di una migliore cicatrizzazione. E' vero oppure no?

Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

come già detto dal collega Izzo, anch'io che chirurgo sono, senza una valutazione clinica diretta non posso indicarle alcuna strategia terapeutica.

Comunque, se desidera avere informazioni precise, sul versante chirurgico, su questo tema specifico del frenulo corto, le consiglio di consultare sul nostro sito anche l'articolo scritto dal collega Pescatori :

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/642-il-frenulo-del-pene-tutto-quello-che-c-e-da-sapere.html

Qui troverà molte delle indicazioni da lei desiderate.

Ed ancora, se desidera infine altre notizie più dettagliate su eventuali problemi di natura andrologica generale, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato, sempre sul nostro sito, e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/196-la-prevenzione-andrologica-nell-eta-pediatrica-e-puberale.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Grazie dott. Beretta.
Ho letto l'articolo che Lei mi ha indicato, e le cito questo brano:

"...l' eta' media di inizio della masturbazione e' piuttosto elevata (15 anni), come pure l' eta' del primo rapporto sessuale (21 anni)...".

Sebbene si riferisca all'ipospadia - patologia di cui non sono affetto - mi ha colpito l'indicazione dell'età. Se dunque si indica come "elevata" l'età di 21 anni per il primo rapporto sessuale, come dunque tutto questo può rapportarsi a me, che non ho mai avuto un rapporto sessuale nè completo, nè parziale, e nemmeno alcun preliminare, e ho 40 anni?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

per lei bisognerebbe usare il termine "elevatissima".

Risenta il suo medico curante e poi a ruota risenta anche il suo attuale psicologo.

Per avere poi altre indicazioni utili ad affrontare i suoi complessi problemi indirizzo il suo quesito anche in area "psicologia".

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
La ringrazio molto.
Aggiungo questa considerazione, che riguarda appunto l'area di psicologia.
Negli ultimi vent'anni ho intrapreso numerosi cicli di terapia psicologica, associandola a farmaci che mi venivano prescritti di volta in volta dal medico di base, dal neurologo e dallo psichiatra.
Inutile precisare che tutte queste cure e terapie non hanno sortito alcun risultato, se non quello di acuire la mia depressione.
Ora, preso atto che il medico andrologo considera elevatissima la mia età in merito all'assenza di rapporti sessuali, vorrei sapere - se possibile - a quali conseguenze posso andar incontro e la gravità del quadro complessivo generale (questo in funzione della eventuale possibilità di richiedere l'invalidità civile).
Grazie.